L'Ersilia Belloro era sola al mondo, senza mamma, senza babbo, senza fratellini, senza cuginette. Erano tutti morti nel terribile terremoto che aveva
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, e nel dettato ha messo molti errori. Certo dovrà ripetere la prima classe e forse resterà sempre un piccolo ignorante. Che vergogna per lui; che
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il rischio di restare schiacciata! E tutto per la gola di quelle belle ciliege che erano nel cesto della fruttivendola dall' altra parte della strada!
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svegli saltano dal letto, respirano l'aria fresca, vanno più lieti e più volentieri alla scuola, con le ciliege e le pere nel panierino. Peccato che
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L'Emilia e la Maria avevano preso una buona abitudine. Si alzavano prestino, e, prima di andare a scuola, facevano ogni mattina una corsa nel
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III. II mazzo dí fiori. Lucio e la Maria si alzarono presto. Nel giardino v'erano tanti alberi fioriti: peschi, peri, mandorli. Ramoscello di pesco
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», nel passare dinanzi alle persone. Non parlava più a voce alta nè con la bocca piena. Non crollava mai le spalle. Interrogata, non rispondeva «sì,no
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. Lucio e la Maria vollero anch'essi mettergli nel cappello un soldo per ciascuno e fare una carezza alla bestia. Il vecchio ringraziò e sorridendo disse
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, ebbe la sua parte nel piatto. Siccome Tonino non c'era, il gatto pensò di far le sue veci a tavola. Piano piano ghermì e si mangiò la parte del buon
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