Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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supina, con le braccia aperte, come un gufo inchiodato.  Nel  cadere, la berretta erale scivolata dal cranio calvo,
orribile; sotto di esso apparivano due fondi buchi rossi  nel  viso tumefatto e già chiazzato di verdognolo. Le galline
appena un soldato entrava dalla strada principale  nel  viale d'accesso di Tara. Ogni straccione barbuto poteva
poteva avere sue notizie. Bianchi e negri si precipitavano  nel  porticato ogni volta che si udiva uno scalpiccio di piedi.
non giungeva, Tara riprese il suo sistema solito di vita.  Nel  cuore di Rossella cominciò a sorgere il timore che gli
facendo; Rock Island era molto lontana e poteva darsi che  nel  momento in cui era stato messo in libertà Ashley fosse
il suo ritorno. «Diletta, ritorno a casa, accanto a te...»  Nel  primo impulso di gioia, quelle parole avevano voluto dire
amaramente perché Melania non era morta ad Atlanta,  nel  dare alla luce il bimbo. Le cose si sarebbero sistemate
difficile procurarsi delle provviste; e il denaro contenuto  nel  portafogli dello yankee non durerebbe sempre. Rimanevano
in forze dopo la nascita di Beau, induceva Pork a mettere  nel  suo piatto pochissimo cibo, per dividere fra gli ospiti
lungo il viale dei cedri. Seppellirono il giovinetto  nel  piccolo cimitero di famiglia, accanto ai tre bimbi O'Hara;
Nulla lo sorprendeva; e che Rossella ignorasse ciò che era  nel  cuore di sua sorella non gli sembrò strano. Altrettanto
po' di conforto. - Oh, storie! - esclamò Rossella; ma sentí  nel  cuore una piccola punta di gelosia. Guardò curiosamente
Sua sorella, la sua unica parente, se ne era andata  nel  Texas con suo marito diversi anni prima ed egli era solo al
Wade e i due bimbi in fasce; soltanto Melly lo superava  nel  calmare un bimbo piangente bianco o negro che fosse. -
tra un tanfo di muffa che ammorbava la poca aria circolante  nel  retrobottega. Presa che fu poi dalla sua nuova padrona,
- Si pettinasse in vece per sè! - pensava la povera Giulia  nel  sentirsi tirare così barbaramente i suoi bei fili d'oro.
Rachele andò in cucina, vi prese del grasso e, spalmatoselo  nel  cavo delle mani, unse il capo alla bambola. A quel modo il
quella stupenda pupattola esposta al centro della vetrina  nel  grande negozio della Galleria, a Milano, con accanto il suo
divenuta madre, senz'aver cessato d'esser vergine, riscalda  nel  seno suo l'abbandonato bambino. Partecipi della cristiana
Nightingale risuona caramente sì nell'antico che  nel  nuovo emisfero. «Non v'ha forse nulla di più sublime e più
cronici, non vedevano le loro compagne da due o tre anni. -  Nel  corso della malattia, e dopo la morte, si suol tessere il
il processo della suora: gran parte della giornata è spesa  nel  commentario. Si discute per qual fallo Domeneddio le ha
infrangendo la discipline, non ebbe nulla a dire. È usanza  nel  monastero che le morte, dopo vestite, si pongano in terra:
far così?" Lo scoppio, che fece il capo della trapassata  nel  battere su' mattoni, mi fa tuttavia raccapricciare: i
perchè spesso domandava di essere voltata di fianco  nel  letto. Reclamai alla badessa, acciocchè quel mostro di
compagna, sono in convento fenomeni più rari di quello che  nel  mondo lo siano le commozioni suscitate dal teatro.
ad un'altra specie di carità. Una contadina, chiuse  nel  chiostro la propria figlia, graziosa giovinetta di
metà per amoroso cordoglio, erasi essa precipitata  nel  pozzo. Le monache corrono alla porteria, e fanno entrare
li lascia volgere il tergo a ciglia asciutte, e quando  nel  parlatorio non ravvisa più l'oggetto della sua devozione,
ad affrettare il ritorno. Non avendo i cani accesso  nel  convento, il frate portinaio lo discaccia a calci; ma
alla porteria. La poveretta, che urlava come matta,  nel  passare innanzi ad una cappella, gridò imprecando:
la ricordanza de' sotterranei scoverti l'anno 1848  nel  monastero de' Gesuiti (evacuate pel loro esilio) e
da mangiare - diss'egli, respingendoli un'altra volta  nel  carretto. Rise anche la donna, perchè, secondo lei, il
il signor de' Rivani la portava via accuratamente involta  nel  foglio velino, dentro una scatola piena di bambagia, come
un viaggio scomodo e democratico, verso l'ignoto. Chi mai,  nel  vasto mondo, pieno di tante tribolazioni d'ogni specie,
e questa, ridacchiando, li depose alla sua volta,  nel  proprio barroccino: quasi vuoto, perchè gli erbaggi e le
d'udire accosto un rumore, come d'una fragorosa risata.  Nel  tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di
d'osservare, fin dal primo giorno del mio ingresso  nel  convento, che le condizioni intellettuali e morali di
loro guardare con piacere la possibilità di ricomparire  nel  mondo. L'interno di questo monastero era per tali ragioni
questo ritiro dovea mantenersi a sue spese fino al momento  nel  quale, manifestando piacerle tal genere di vita, si
codice, la donna, se accasata, era pugnalata o strangolata  nel  proprio letto; se nubile, era condannata alla perpetua
sul più libero suolo di Venezia: l'avrebbe ritrovato  nel  fondo del più remoto convento, l'avrebbe trafitto a' piedi
avanti la casa dell'infelice Lomellino, e Diana, posta  nel  monastero di San Ligorio (San Gregorio), si fe' monaca.» Ma
qua non della loro esistenza: scienza occulta, che s'impara  nel  silenzio del carcere, parte per propria esperienza, parte
zia Lucrezia. Era, egli un vecchio rustico e brontolone, ma  nel  fondo un buon prete. Abituata ad accostarmi riverente e
in ginocchio, usavano le penitenti genuflettersi soltanto  nel  momento dell'assoluzione. "Come!" esclamai maravigliata.
i nostri piccoli peccati (non essendovene de' mortali  nel  monastero), ma vogliamo inoltre che il confessore, persona
tuo spirito, tu pure passerai deliziosamente un paio d'ore  nel  confessionale." "Qual trattenimento di cattivo gusto!"
fra le altre cose l'uso diletto della musica, e mi poneva  nel  caso di perdere per dissuetudine l'agilità delle dita sulla
delle pene che mi angosciavano, egli mi dichiarò che  nel  monastero faceva mestieri comunicarsi quasi tutti i giorni.
mi sarei conformata alla comune consuetudine. Poichè scesi  nel  comunichino, la conversa di mia zia Lucrezia suonò il
Questa volta sentii stringere leggermente il mento, e  nel  riaprire gli occhi, vidi il prete guardarmi fiso fiso, e
carezza; tutte le altre lo lasciavano fare a suo agio, anzi  nel  dipartirsi gli facevano la riverenza. - È questo il
ristringevasi di giorno in giorno. La mia perseveranza  nel  dichiarare di non volermi monacare irritava le religiose
la Provvidenza non ti biasimerà d'incuria, se persisterai  nel  tuo proponimento." Cotesti ragionamenti reiterati tutte le
mi domandò essa, qualche momento prima d'introdurmi  nel  gabinetto. "Curiosa in superlativo grado!" risposi
più separare. Non siete dunque entrata di vostro piacere  nel  convento?" "No; forzata da mia madre." "Ah, forzata dalla
dagli amanti." "E la mamma?" "La mamma s'indispettì  nel  vedermi serbar la fede al secondo amante." "Ecco, figlia
avrebbe richiesto più d'una conferenza. La incontrai, e  nel  guardarmi divenne livida in volto, inurbanamente mi voltò
gli diceva che, non avendo intenzione di procurarmi nemiche  nel  chiostro, avrei cercato d'un altro confessore. Un'ora dopo
della porteria: era la mia chiamata. - Trovai il canonico  nel  parlatorio. "Mi avete mandato una lettera di
avete mandato una lettera di licenziamento?" Disse ridendo  nel  vedermi. "Sì," risposi; "non sarò per certo motivo di
"Sì," risposi; "non sarò per certo motivo di discordia  nel  chiostro durante il breve tempo che vi soggiornerò; e come
risposi con sostenutezza, "come la gelosia possa insinuarsi  nel  sacramento della confessione, nè a me tocca di esaminare la
un altro spediente." Ciò detto, se ne partì, lasciandomi  nel  dubbio di quello che proponevasi di fare. Avendo frattanto
ch'egli fosse un vecchio, e che non avesse altra penitente  nel  monastero. Ella ne prese l'incarico, tanto più ch'era pur
caduta in quell'impiccio. Verso le tre intesi  nel  corridoio un gran fracasso. Mi affacciai dalla loggia, e
gran fracasso. Mi affacciai dalla loggia, e vidi Maddalena  nel  mezzo d'un crocchio di monache e di converse, nell'atto di
"Era insopportabile, era troppo doloroso vederlo chiuso  nel  confessionale con un'altra." E congratulandosi con
corrispondenza. Havvi delle Eloise che più ore spendono  nel  confessionale in soave trattenimento col loro Abelardo in
con cui si trattengono lungo tempo da solo a sola  nel  parlatorio. Quando questo non basta, trovano il mezzo d'una
la romanzesca virtù di restargli fedele per sedici anni,  nel  corso dei quali si scrissero ogni giorno, si scambiarono
frasi. Un giovedì santo, a notte avanzata, trovandomi  nel  coro, vidi svolazzare, girando per aria, un foglio, che
il denaro richiesto, essendosi avveduto ch'essa confabulava  nel  parlatorio con un rivale più giovine di lui. La novizia,
scoperta. Udì una volta un forte strepito vicino a sè:  nel  fitto buio che la circondava credette scorgere un vampiro
che veniva per assistere una moribonda, e quindi pernottava  nel  monastero, la giovane monaca, scavalcando le logge che
di costumi, quanto nobilissima di prosapia, d'aver avuto  nel  confessionale, e per mano del suo confessore, una lettura
è amore, ma amore astratto, che riceve la sua incarnazione  nel  mutuo affetto di due cuori che s'idolatrano. Tu, adunque,
monterà pregno di profumi al Cielo, siccome fumo d'incenso  nel  santuario. Ditemi, per esempio: - Vi amo in Gesù Cristo; -
e profondo, in quell'acqua usa un tempo a riflettere là giù  nel  suo specchio verdognolo la figura ascetica di qualche
Ma dove la badia appariva più profanata che altrove era  nel  refettorio. Poi che l'immensa stanza non si prestava a
e illustrato. Sì che gli uomini passavano volentieri  nel  refettorio qualche oretta del dopopranzo, chiacchierando
femminile. Dopo di che ogni famiglia se ne tornava in pace  nel  rispettivo quartiere, e andava a cena. Le riunioni grandi,
il rimorso di avermi la prima volta fatta entrare  nel  monastero; mi promise adunque la sua cooperazione in ogni
più al mio servizio. Dopo il fatto d'Angiola Maria, fatto  nel  quale aveva ella dimostrato nutrire affetto scarsissimo per
cambio m'era, provveduta d'una giovinetta, entrata poc'anzi  nel  convento, e nativa d'un piccolo paese nelle vicinanze di
prolungamento indefinito. Quale raggio consolante di luce  nel  buio del carcere! Perchè, profittando del messaggio, che
a lei di molti anni, ammirava, ma non sapeva imitare. Lì  nel  chiostro però, oltre la mancanza della salute, aveva la
era possibile, acciocchè le monache non avessero esclusa  nel  Capitolo la sofferente. Ma come potevansi nascondere la
La menava allora in luogo appartato, il più sovente  nel  noviziato, ove di soppiatto le allentava la stringa; la
per gli animali, e specialmente per le rondini. Seduta  nel  vano della finestra, col capo appoggiato alle braccia
sotto il tetto, o ad ascoltare i loro garruli preludii  nel  punto di dare l'imbeccata ai neonati. I costumi e
della conversa. Allorquando l'udivano recitar l'ufficio  nel  coro (cosa ch'io le voleva sempre inibire, ma per la quale
il battito violento del cuore. La fece alzare in piedi, e  nel  posarle una mano al dorso, l'altra al petto, per esaminare
toccarono le stecche di ferro. "Che cosa è questo che porti  nel  busto?" le domandò. E la ragazza, facendosi rossa, rispose:
note gli dissi come il ritenere più lungamente la sorella  nel  monastero equivaleva a volerla abbandonare a morte sicura.
sofferenze, credette questa di trovarsi più riparata  nel  chiostro, che non viaggiando col fratello. Di lì a qualche
facea ritorno in Napoli, e domandava di essere ripristinata  nel  suo pesto di educanda. Quale idea! Le feci osservare
Una mattina la conversa andò a svegliarla: pareva immersa  nel  sonno. La chiamò a nome, la tornò a chiamare: non diè
non era scritto  nel  libro del destino che la Giulia dovesse finir così: perchè
più protetta! Orlando, allora, prese a dire enfaticamente,  nel  solito linguaggio rimato a ottave, ch'era il suo:
dentro il monastero medesimo, dove mi trovava confinata; e  nel  recinto di quel recondito mio edifizio, ove traeva
m'avessero resa la reclusione fastidiosa. Passava molte ore  nel  coro data alla preghiera; la fede mi sorreggeva. Per
sventurato! Mi fu imposto l'incarico di ragunare le monache  nel  coro col suono del campanello: me ne disimpegnai
Il resto della giornata me lo passai o chiusa  nel  mio camerino, o nella stanza del noviziato, o nel
o chiusa nel mio camerino, o nella stanza del noviziato, o  nel  conversare colla maestra delle novizie, che taciturna e
conchiuse il suo discorso, apostrofando le più giovani  nel  modo seguente: "Siete voi," disse, "voi che avete rovinata
che di egoismo e di soperchieria, voi avete intromessa  nel  chiostro la peste della guerra civile! "Togliete da questo
non avessero proibito che la sua biancheria si fosse lavata  nel  bucato comune. La conversa d'altra parte percepiva da lei
l'anima a Dio. Semplicissimi sono i funerali delle suore.  Nel  monastero si entra al suono di bande militari e allo
confessione. Il canonico dal canto suo mostravasi lieto  nel  vedermi più tranquilla di spirito; se non che, mentre io
fecero a gara d'imitarne l'esempio. Un giorno m'abbattei  nel  dormentorio colla conversa delle due sorelle; quella
fondazione di San Gregorio, introdotte centinaia di doti  nel  monastero. Però, non potei trattenermi dal riferire a mia
Questo soltanto posso confidarvi che, se per vivere  nel  mondo di fuori, ci vuole prudenza come tre, qui dentro,
come tre, qui dentro, credetemi, ce ne vuole come trenta.  Nel  mondo, le passioni, facili a dissiparsi, sono pur facili a
destrezza quest'arcipelago di scogli, e naviga soltanto  nel  pelago imperturbato delle inezie. Ad evitare il caso che la
1° ottobre presentossi primo il canonico, che mi trattenne  nel  confessionale dalle 7 fino alle 11, ora in cui doveva darsi
come fecero pure la badessa ed il cardinale. Frattanto  nel  mezzo del comunichino eravi disteso a terra un tappeto. Mi
mi coprirono tutta con una nera coltre mortuaria, portante  nel  mezzo un cranio ricamato. Quattro candelieri con torce
"Andiamo, generale" rispose colui: "Non reggo più  nel  vedere questa giovane, tanto barbaramente immolata." Uscita
alcuna; aveva abdicata perfino la mia personalità. Eppure  nel  fondo dell'animo mio sentiva vivo e palpitante ancora il
debbono pur toglierti la vita! Tra quella gente inferocita  nel  misfatto non si troverà per avventura taluno meno degli
dice la Scrittura. L'egoismo alberga nella parte, non già  nel  tutto dell'umanità; e Adamo creato all'immagine di Dio,
cosa stranissima sembrommi il primo giorno ch'entrai  nel  monastero l'avvertimento fra i denti susurratomi da una
involarono il suo peculio di cinque piastre napoletane. -  Nel  servizio da caffè non si trovò un cucchiarino d'argento. -
servizio da caffè non si trovò un cucchiarino d'argento. -  Nel  coro stesso fu rubata una corona con medaglia. Una conversa
prestissimo. Intorno all'ora in cui suona il silenzio, udii  nel  piano inferiore delle grida, uno schiamazzo; un andare e
monache, un urto di battitoi e d'imposte. Siccome frequenti  nel  monastero avvenivano le morti repentine, immaginai che
palmo dalla tela, era permanentemente chiuso a chiave, e  nel  vuoto, che lo separava dalla cornice, vi stavano piccoli
la fretta di darla a gambe! Questo furto sacrilego avveniva  nel  triennio della abbadessa rigorosa. Le pubbliche gazzette ne
Il vicario mi avvertì di fare scendere tutta la famiglia  nel  refettorio, escluse le cieche e le altre la cui infermità
Mi tacqui per prudenza, ma ci volle un'ora a riunire  nel  refettorio tutta la comunità; parte furono indotte colle
di questo furto non se ne seppe nulla. Esempio terzo.  Nel  dare i conti del suo badessato, mia zia trovò nella cassa
i giorni di mia zia. Un'altra specie d'abuso si commette  nel  chiostro, ed è lo scandaloso guadagno che deriva alle
segregata per un tempo indeterminato da quella società,  nel  cui commercio aveva vissuto vent'anni: eccomi sbalestrata
da quadri statistici, da documenti officiali pubblicati  nel  corso degli ultimi vent'anni, può il lettore riposare sulla
di monasteri, di monaci, di monache, quanti si noverano  nel  nostro paese. L'Italia, che ha il funesto privilegio di
superfetazione del clero secolare, e soppresse, sì  nel  Piemonte che nell'ex-regno Borbonico, moltissimi monasteri
e da 2,382 conventi: il che torna a dire ch'essa continua  nel  1864 a possedere il doppio numero de' conventi, che nel
nel 1864 a possedere il doppio numero de' conventi, che  nel  1789 esistevano in Francia, paese notabilmente più grande e
continua a dire il Débats, i beni del clero in Francia  nel  1789 e quelli del clero in Italia nel 1864, troviamo che in
del clero in Francia nel 1789 e quelli del clero in Italia  nel  1864, troviamo che in Italia, tanto le corporazioni, quanto
Il clero secolare e regolare in tutta l'Italia ammontava  nel  1857-58 a 189,800 membri, cioè 1 su 142 laici! Della qual
cioè 1 su 142 laici! Della qual somma a cifre tonde: 82,000  nel  Napoletano e nella Sicilia. 40,000 negli ex-Stati
16,500 negli ex-Stati Sardi. 10,700 nelle Lombardia. 8,700  nel  Veneto, ossia 2/3 di quanti ecclesiastici ne conteneva la
Censo risulta adunque come all'epoca della mia entrata  nel  monastero eranvi in Napoli persone, per voto religioso
voce di Sally Fontaine con la quale, soltanto un'ora prima  nel  recarsi a Jonesboro si era fermata a scambiare due
girare attorno alla casa e udirono i suoi zoccoli  nel  cortile posteriore e nello stretto sentiero fra le capanne
di stupri, torture, assassinii. Rivide il soldato yankee  nel  vestibolo con la scatola da lavoro di Elena fra le mani. E
il riso, i piselli secchi... E anche il denaro che era  nel  portamonete del soldato morto. Porterebbero via tutto e li
riempite i cestini con piú viveri che potete e andate  nel  bosco. Mammy, rimetti l'argenteria nel pozzo. Ascoltami,
che potete e andate nel bosco. Mammy, rimetti l'argenteria  nel  pozzo. Ascoltami, Pork! Non stare lí come un idiota! Porta
- La mucca e il vitello - disse in fretta. - Sono  nel  vecchio pascolo. Prendi il cavallo e conducilo nella palude
per maialini! Io essere troppo grossa per infilarmi  nel  porcile! - E dire che mi era sembrata una grande idea
dove nasconderla? Sotto ai materassi? Sul camino? Gettarla  nel  pozzo? Cacciarla in seno? No, questo mai! La protuberanza
alzò gli occhi; il suo viso di bronzo era tormentato.  Nel  suo grembiule era un mucchio di argenteria da tavola. - La
le parve che il suo terrore diminuisse; rimase soltanto  nel  suo seno un senso di freddo, come se ivi si fossero
per Rossella, che osservava le uniformi azzurre penetrare  nel  vestibolo, non si trattava di una cosa che riguardasse
di venir meno, sentendo già quelle mani rozze che frugavano  nel  suo seno. - Non ho altro; ma immagino che abbiate
raddrizzò il bambino e cercò di calmarlo tenendo la mano  nel  punto dov'era nascosto il portafogli e ringraziando Dio che
la palude! Ma non vi era modo di saperlo. Rimase tranquilla  nel  vestibolo mentre i soldati si agitavano intorno a lei
abbastanza soddisfatto per i gioielli che aveva annodati  nel  fazzoletto. - Ma è d'oro massiccio - obiettò il soldato. -
il fuoco. Forse... forse... Gli uomini rientrarono  nel  vestibolo e discesero dal piano di sopra. - C'è qualche
incendiato. Rossella rivide le lunghe giornate ardenti  nel  campo di cotone, sentí nuovamente il tremendo dolore alla
ella freddamente. - Infatti. Eravamo in questi paraggi  nel  settembre - disse uno degli uomini rigirando tra le mani
nella mano callosa e sudicia di uno yankee e fra breve  nel  dito di una donna yankee che sarebbe fiera di usare una
aveva sparso per la stanza i pezzi di legno che ardevano  nel  focolare, e il pavimento di legno di pino si stava
con angoscia. Ma balzò al secchio d'acqua che era sempre  nel  corridoio. Immerse nell'acqua l'estremità del tappeto e
fumo e di oscurità. Quando riaperse gli occhi, era coricata  nel  porticato posteriore, col capo posato sulle ginocchia di
Sono tornata indietro appena ho messo tutto in salvo  nel  bosco. Mi sentivo morire, sapendoti sola qui col piccolo...
 NEL  periodo che seguí la sua malattia, Rossella notò in suo
Rossella aveva sempre provato il bisogno di essere la prima  nel  cuore di chi le stava attorno; ed ora era evidente che
evidente che Rhett e Diletta sarebbero sempre i primi, uno  nel  cuore dell'altra e viceversa. Rhett tornava tardi le sere
acquavite. Non erano gli stessi individui coi quali beveva  nel  primo anno del loro matrimonio. In casa non venivano,
gettò uno scialle sulle spalle e, nella luce del gas acceso  nel  vestibolo, lo attese in cima alla scala. L'espressione
Ma una parola della sua conversazione le rimase fissa  nel  cervello. Egli aveva detto "noi", associandosi naturalmente
leopardo ugualmente. Diletta, svegliata dal rumore di voci  nel  vestibolo, chiamò con voce sonnacchiosa ma imperiosa: -
un'altra cosa. Devi smettere di portare in giro Diletta,  nel  pomeriggio, alle tue riunioni politiche. Non fa un
si volse; il suo viso era indurito. - Che cosa vedi di male  nel  fatto di una bambina che siede sulle ginocchia di suo padre
rientrò  nel  vestibolo e accese la lampada. La casa era soffocante, come
la pagnotta in una mano e la lampada nell'altra, tornò  nel  vestibolo. Avrebbe dovuto risalire e sedersi accanto a
fosse sommersa in un calore dolce. Sedette sui gradini,  nel  debole cerchio di luce gettato dalla lampada, e continuò a
piú vivo; e a un tratto una lunga lingua di fiamma si levò  nel  buio fondo. Balzò in piedi, mentre il cuore ricominciava la
tutti i dèmoni dell'inferno le urlassero nelle orecchie, e  nel  cervello aveva una confusione vorticosa. Si appoggiò al
pazza di spavento e avrebbe voluto poter nascondere il capo  nel  grembo di sua madre per non vedere piú quell'orrore. Se
i nostri! - urlò Prissy ansimando, ficcando le unghie  nel  braccio di Rossella. - Stare incendiando fonderia e
assieme un po' di vestiti per tutte noi e per lui. Mettili  nel  baule piccolo. E non dire a miss Melly che dobbiamo andar
avvolgi il bimbo in un paio di asciugamani pesanti e metti  nel  baule anche la sua roba. Prissy era ancora aggrappata alle
questa volta lasciò cadere le posate. Inciampò anche  nel  tappeto e cadde al suolo, ma si rialzò cosí presto che non
un carrozzino, udí aprirsi il cancello, e lo vide avanzarsi  nel  viale d'accesso. Lo vide distintamente quando giunse
notte agivano su lui come qualche cosa di inebbriante.  Nel  suo volto bruno era una ferocia repressa, una crudeltà che
le truppe per la strada di McDonough, pregando Dio che  nel  buio non vi vedano. Ma non potete andare a Tara. Se vi
Non piangete. Ella sentí qualche cosa sui suoi capelli e  nel  suo orgasmo pensò che fossero le labbra di lui. Era cosí
il piú piccolo materasso di piume che è in casa e metterlo  nel  carro. Rossella si sentí nuovamente incapace di muoversi;
e un po' della vitalità che lo animava sembrò passare  nel  corpo di lei. Se potesse lei pure essere cosí fredda e
yankees alle calcagna, si preoccupava dei ricordi di Carlo.  Nel  prendere il dagherrotipo vi gettò uno sguardo. Quell'uomo
in fretta, con la lampada che faceva danzare ombre incerte.  Nel  vestibolo Rossella vide un cappello e se lo mise in fretta
portando la lampada e la sciabola. Melania era sdraiata  nel  fondo del carro e accanto a lei erano Wade e il neonato che
più fortuna. Questi chierici avevano le loro protettrici  nel  chiostro. E il protettorato d'una monaca vale qualcosa!
alle monache potenti di quel luogo: il traffico de' voti  nel  ballottaggio del badessato, le abilita al godimento di
acchiappare presto o tardi il patrimonio e la cappellanía,  nel  qual caso la protettrice fa sovente a proprie spese la
innanzi interrompevano sempre i loro ragionamenti, e  nel  mandare il suddetto pranzo al prete si studiarono
- Erano allora decorsi otto anni, dacchè io era entrata  nel  chiostro; ed in questo intervallo non avevano giammai
or sotto questo or sotto quel pretesto, a farmi scendere  nel  confessionale spesso spesso. Non già perchè il mio cuore a
dedicato ad altra donna meno disgraziata di me. Egli morì  nel  fior degli anni, sul più bello della sua carriera..... Fu
giovane che amava? Ritorniamo al racconto. Passati due anni  nel  suddetto ufficio, fui nominata sagrestana; era l'incarico
congiura per farmi cadere. La sagrestana mia predecessora,  nel  darmi la consegna dei sacri arredi, mi disse che dei
passi, per assicurarsi se, e come, e quando sarei caduta  nel  tranello. Che importava se il loro campione era di più che
che volgare figura, di crassa ignoranza, di molta rozzezza?  Nel  servizio della sagrestia io gli aveva data la preferenza:
e bada d'ora innanzi a comportarti più saggiamente  nel  disimpegno de' tuoi doveri, se non vuoi perdere il pane e
e tali monache che a poco a poco glie l'avevano insinuata  nel  cuore: alla fin fine, l'amor suo aver toccato tale grado di
ma, inflessibile alle reiterate domande, ella perseverò  nel  rifiuto. Stizzita però dalle mie moleste insistenze, mi
i voti che le si rendevano indispensabili alla riconferma  nel  badessato. Di lì a otto giorni i tre chierici ritornarono.
accolsi adunque il loro invito di farmi vedere  nel  monastero loro ciò che eravi di notabile. La visita
Gerarca, Napoli, dico, e le limitrofe provincie vidersi  nel  periodo d'un secolo ingombre di quegli esuli, i quali,
il gesuitismo, ed il concilio di Trento; crisi successe  nel  XVI secolo. Nella facciata della chiesa di san Gregorio,
all'altare; lo stesso santo che riceve le monache  nel  suo ordine; ed il battesimo del Redentore; suddividesi poi
sulla porta, in quello che è a sinistra dell'osservatore,  nel  volto dell'uomo in atto d'indicare un luogo alle monache
il re Tiridate col viso trasformato in porco; e nell'altra,  nel  momento di esser tirato fuora del lago di Ararat, dove era
che apparisce dall'alto, attribuita allo Spagnoletto.  Nel  mattino del tre di marzo 1443, essendo giorno di domenica,
in tal guisa Duca di Calabria e suo successore  nel  regno, siccome un giorno avanti era stato acclamato dal
di donna Fulvia Caracciolo, una delle mie antenate e monaca  nel  detto monastero, vissuta intorno all'epoca in cui venne
pigliavano il secondo ordine, ch'erano alcune dignità  nel  coro. Il terzo ordine si pigliava nell'età perfetta, da
si pigliava nell'età perfetta, da quindici anni in su, e  nel  pigliar questo ordine si diceva primieramente la messa
palmo, senza la quale non era lecito a veruna di comparir  nel  coro nei giorni festivi. Questa veste adunque era la
de' canoni tridentini non è riconosciuta. Sono custodite  nel  santuario del monastero parecchie reliquie di santi e
de' contorni. - Tranne queste costruzioni, vedonsi poi  nel  monastero la cappella di santa Maria dell'Idria (corruzione
indossate le sue lane!" Qualche giorno prima di entrare  nel  monastero, era venuta la domestica di mia zia a
e confidente inseparabile, non appena avessi posto il piede  nel  chiostro. Mi vi trovava intanto da più ore, nè vedeva al
di due educande. M'avvidi infatti d'averla incontrata  nel  mezzo di due giovinette, passeggianti nel chiostro; ed anzi
incontrata nel mezzo di due giovinette, passeggianti  nel  chiostro; ed anzi mi maravigliai, che di tutte le monache
una stanza tutta per me. Ma quale non fu la mia sorpresa  nel  vedere il mio letto collocato nella camera stessa della zia
sonno per lasciarmi sola coi miei tristi pensieri, sola  nel  mezzo d'un silenzio, da altro rumore non turbato che
di ciarlare: poi, presami confidenzialmente per la mano,  nel  modo che è menato un cieco, mi fece scendere al
di comunicarsi. Alle 10 venne mia madre: la ritrovai assisa  nel  parlatorio. Al primo vederla proruppi in pianto stemperato.
io, attendendola, mi trattenni fuori del corridoio, immersa  nel  sentimento dell'abbandono, in cui slanciata mi aveva una
mio era l'affetto suo, se generosi sentimenti albergavano  nel  petto suo, se la voce dell'umanità gli favellava in cuore,
echeggiavano teneramente dentro l'animo mio. Se non che,  nel  mezzo di tanto abbandono, una consolazione sublime
parte delle monache che si trovano della fanciullezza  nel  chiostro, la scarsissima educazione ricevuta, fanno sì che
sempre con Giovacchino Murat e con Ferdinando I, l'altra,  nel  sentire i tamburi, gridava: "I Francesi! Ecco i Francesi!"
"I Francesi! Ecco i Francesi!" Costei una notte si gettò  nel  pozzo, donde fu estratta cadavere. Ma, il monastero, dove
che quella donna aveva non so che di bizzarro, come  nel  carattere del sembiante, così nei modi e nelle abitudini.
n'ebbi in risposta che, sgridandola con durezza, mettevasi  nel  rischio di esserne fors'anche bastonata. Angiola Maria
sabato, e trattenevasi niente meno che quattro o cinque ore  nel  confessionale; il mercoledì, per rinforzo di penitenza,
dopo d'avere spesa un'ora nell'acconciatura, scendeva  nel  parlatorio, ove per altrettanto tempo rinnovellava gli
mancanza, la fu un giorno sgridata dalla mia zia  nel  corridoio. Io stava a qualche distanza da loro, sicchè non
di sostegno. A tale vista io misi un grido, e fu appunto  nel  momento che Angiola Maria si accingeva a più grave
mettervi più piede, minacciando di rovesciarla dalla loggia  nel  giardino se disubbidiva. Parecchie monache, attirate dalle
mi rispondeva: "Dio ti aiuterà!" Una mattina, mentre  nel  coro salmeggiavamo il Mattutino, una conversa venne a
della stanza dove s'erano rifugiate le giovinette,  nel  vedermi giungere, disse loro stizzosamente: "Ecco colei che
sulle prime, mi ascoltò commossa, ma, ricaduta bentosto  nel  furore, si lacerò a pezzi la camicia, lo che la fece
viemaggiormente scostarmi da persone cresciute ed allevate  nel  chiostro sin dall'infanzia, per conseguenza digiune d'ogni
ragazza, eh? Saranno scannate tutte quante, come galline  nel  pollaio!" Non mi mossi dal luogo dove mi trovava; udii le
ma stetti zitta. Frattanto le monache, che si trovavano  nel  dormentorio ove la scena accadeva, si chiusero spaventate
parte opposta del dormentorio. "Cara Enrichetta," disse  nel  vedermi, "tu sei la sola, che recar possa un rimedio
di attribuire alle mie suggestioni ciò che farebbe la pazza  nel  suo furore." "Su, via, non dare ascolto alle chiacchiere di
eseguivano le rapide evoluzioni d'una sfera d'oriuolo  nel  punto di essere scombussolato: i capelli inestricabilmente
Mi fermai alla porta del dormentorio, pronta a chiuderla,  nel  caso che la pazza avesse inveito contro di me. Era sola,
da far pietà. Le domandai che cosa avesse. "Non posso stare  nel  letto," disse, "la testa mi brucia, le orecchie mi
la pazza, che, scalza, scarmigliata, in camicia, guardava  nel  pozzo, e ne misurava il fondo per precipitarvisi. Entrambe
venne a visitar la matta il dottore Cosimo Meo. Costui,  nel  vederla da lungi, esclamò: "Non solo è matta, ma la è pure
converse furono appena bastanti a contenere i suoi furori  nel  momento che fu operato il salasso al piede; non cadde
di forza, non sopravvisse qualche tempo, se non per sentire  nel  viaggio alla morte tutti i tormenti immaginabili. Intanto
esemplare, se stata non fosse un po' vanarella e civettuola  nel  parlatorio. Io aveva osservato ch'ella accordava molta
e chiamai aiuto. Più di quaranta monache stavano riunite  nel  comunichino per la Messa: m'udirono gridare: nessuna uscì.
frettoloso e trambasciato se ne uscì di chiesa per entrare  nel  convento. Circa due ore dopo sopravvennero un ispettore di
La badessa vuol impedire l'entrata di quei profani  nel  chiostro, ma essi insistono a volervi penetrare. "Sapete
da Roma." "Mi fate trasecolare. In qual modo pensate che  nel  mio monastero sia stato infranto l'ordine pubblico?" "Corre
catastrofe non gravava sulla coscienza della badessa?  Nel  mentale turbamento che da più mesi travagliava quella
ma non ebbe alcun effetto. Le monache tutte affollate  nel  luogo della cerimonia, e facendosi continuamente segni di
entrare nella stanza per recitare qualche prece, se non  nel  solo momento in cui l'infelice esalava lo spirito. Restitui
di lei rispondevano debolmente alle mie aspettative.  Nel  mese di marzo mi disse d'avere malata una sua figliuola; in
che non conveniva lasciare così presto l'altra zia badessa;  nel  mese di maggio trascurava di rispondermi, ed alfine in
tempo ancora di fare ammenda del passato, rimanendo  nel  chiostro. Conchiudeva, che nel mettere il piede fuori del
del passato, rimanendo nel chiostro. Conchiudeva, che  nel  mettere il piede fuori del monastero sarei stata sospinta
se non ne fossi stata dissuasa, egli (lo scrivente)  nel  dì dell'estremo giudizio sarebbe stato il mio inesorabile
se vostra madre non ne mostrasse rincrescimento; ora,  nel  modo che le cose vanno, spiacemi di dirvi che non posso
l'accaduto, quel buon vecchio mi esortò a ritornare  nel  monastero, finchè (diceva) fosse dissipata, la tempesta che
la disposizione delle monache. Poco dopo, convocate queste  nel  parlatorio, e udita per bocca della badessa la mia domanda,
rientrarvi, non provvisoriamente, ma per farmi religiosa;  nel  caso contrario, dichiaravano di volermi chiudere le porte.
sulle spine, notando massimamente l'esitazione mia  nel  rispondere, mi esortò sottovoce a dire pel momento di sì,
m'era provveduta di alcuni volumi, che cacciai  nel  fondo del baule. Eranvi fra quelli la Bibbia, il Manuale
riconosce la mia voce, ed apre, sgomentata da tale visita.  Nel  vedermi a quell'ora, e sì fortemente conturbata, anche la
concorso di circostanze, che mi avevano indotta a ritornare  nel  monastero, non senza la riserva d'un imminente e definitivo
ed insuperabile ripugnanza. La povera vecchia diè tosto  nel  pianto, e fattosi delle mani velo, esclamò: "Lassa! Quale
una vittima. L'ingresso del giornalismo è interdetto  nel  convento. Ciò nondimeno, tiratami il canonico in disparte
di ripudiare la vanità del mondo, per prendere il velo  nel  monastero di San Gregorio.» Portava l'altro diario, organo
a persona di suo aggradimento, nè mi avrebbe ritenuta  nel  chiostro, se non infino a che tale opportunità si
l'età disciplinale per vestirmi monaca; compiva vent'anni  nel  1841. Si dovette perciò attendere sino al mese d'ottobre di
un intervallo di venti mesi dopo il mio primo ingresso  nel  chiostro. Questo tempo fu dalla comunità dedicato ad
colle mie due sorelline. Tanto essa che gli altri parenti,  nel  notare la mia rassegnazione ad un male che ormai sembravami
ma la commozione che mi sorprese, ma i rimpianti amari che  nel  cuore mi ripullularono, diedero ai miei nervi sì gagliarda
Avanzava frattanto la carrozza, ed avanzando entrava  nel  quartiere di San Lorenzo. Approssimatici alla città
parata con eleganza, illuminata con profusione, e divisa  nel  mezzo da uno steccato bianco e rosso, alla cui dritta
colla sinistra, e portar nella destra la fiaccola.  Nel  passare vicino alle signore, la mia sorellina Giulietta
La primavera giunse e la battaglia ricominciò.  Nel  mese di maggio la Confederazione ebbe un'altra grande
voce, piú tardi confermata da telegrammi, che Lee marciava  nel  territorio di Pennsylvania. Lee in territorio nemico!
gli yankees vedrebbero che cosa significava aver la guerra  nel  proprio paese! Saprebbero che cos'era vedere i fertili
affamati! Tutti sapevano ciò che gli yankees avevano fatto  nel  Missouri, nel Kentucky, nel Tennessee e nella Virginia.
sapevano ciò che gli yankees avevano fatto nel Missouri,  nel  Kentucky, nel Tennessee e nella Virginia. Perfino i bimbi
che gli yankees avevano fatto nel Missouri, nel Kentucky,  nel  Tennessee e nella Virginia. Perfino i bimbi potevano
con odio e con paura gli orrori compiuti dagli yankees  nel  territorio conquistato. Atlanta era piena di rifugiati del
non lo so; so soltanto che andiamo verso il nord. Siamo  nel  Maryland e tutti dicono che andiamo in Pennsylvania.
con un terrore che non riuscivano a nascondere. Ashley era  nel  reggimento di Darcy. Il giorno cinque giunsero cattive
impressioni, che un'eloquenza, fanatica può scolpire ancora  nel  cuore della gioventù, dopo d'avere per sì lungo tempo
di ritenere molto denaro nella propria stanza; havvi però  nel  monastero un luogo, chiamato il Deposito, dove tutte
di loro ne cadono malate. Più d'una vecchia incanutita  nel  chiostro disse a me stessa di non aver veduto ancora le
ricorrenza avuto giammai libero un momento per entrare  nel  coro e guardare in chiesa. Un monaco, che in sul venir
sorelle trovavansi un giorno a far l'orazione mentale  nel  coro, misurando, come a' tempi del Decamerone, l'ora della
di padre plebeo e di madre nobile, non sono state accolte  nel  monastero, prima di avere formalmente promesso che
famiglia. La buon'anima di mio tritavolo il tale, riuniva  nel  suo scudo tutti i titoli di feudatario; principe di***,
giustamente indignato di quell'impertinente avvertimento,  nel  fare un giorno alla presenza di numeroso uditorio il
ad un crocchio di giovani monache, che sebbene entrata  nel  monastero all'età di 32 anni, non aveva giammai visitato il
il Museo Borbonico (oggi Nazionale), nè posto il piede  nel  teatro di San Carlo, nè veduto l'interno della villa reale.
fu città abitata altra volta da una genía di eretici, che  nel  mezzo del fôro fecero sfracellare a forza di martello la
in una mezz'ombra grigia, che accresceva la tristezza  nel  cuore della povera Giulia. - Capisco - riprese Orlando - a
assegnata presso la chiesa. La città di Napoli, travagliata  nel  1526 da fierissima pestilenza, che la disertò di
votava alla Madre di Dio una picciola cappella. Quando poi  nel  1575 rinnovellavasi il morbo per tutta Italia, senza che
cambiava la modesta cappella in un tempio, cui più tardi,  nel  1603, si aggiunse il conservatorio: nobile, vasto e comodo
sentii allora quasi rifluire in me per gagliardi zampilli  nel  libero esercizio delle facoltà dell'anima, nell'operosità
un animale di serraglio; e la combinazione spiacevole che  nel  detto conservatorio non faceva da portinaia una monaca
prete orgoglioso, arbitro della mia libertà, mi confermai  nel  proposito di fare tutto il possibile onde levarmi dal collo
fra le monache a segno tale, che quando s'incontravano  nel  giardino o pei corridoi, o si voltavano le spalle, o
fosse la condottiera del partito fanatico, cioè la badessa,  nel  sentimento del proprio dominio. Sveglia d'ingegno, ma
mio dalla consorteria di San Gregorio, poteva io dimorare  nel  conservatorio, senza divenire l'oggetto del più vigile
l'opportunità per dichiararvi, che scritti messi all'Indice  nel  mio conservatorio non c'entrano." Un'altra volta un
aveva troncato a mezzo i miei studi. Proibiti essendo  nel  chiostro e maestri e libri, non aveva potuto coltivare le
dal piano-forte, essendo stata sempre vietata la musica  nel  conservatorio." Mi portai senza indugio nella stanza della
motivi simili non si eseguiscono sull'organo d'ogni chiesa  nel  tempo della Messa e della benedizione?" "Queste sciocchezze
come a fatto sparita: e la bella figura emergeva sola  nel  vapore azzurrino della camera fonda; a segno che il volto,
e spettrale s'animò, come se riacquistasse i sentimenti.  Nel  chiarore vivente, le pietre preziose, tra 'l velo verde, su
d' un nimbo vaporoso?... Egli non sapeva l'amore fuor che  nel  canto dell'usignuolo, negli allacciamenti de' rami, nel
che nel canto dell'usignuolo, negli allacciamenti de' rami,  nel  sospiro voluttuoso del vento primaverile; non sapeva
dalla cornice, ormai tornata nell'ombra; e come attirata  nel  raggio stesso della luna, lei sempre volta verso di lui,
mezzo il cielo alto. Forse in quell'ora, lontano lontano,  nel  notturno silenzio d'una piccola città dormente,
pur la madre, comprese egli dalla presenza di lei che  nel  padre mi aveva colpito il destino. Entrare nell'istante in
delle nostre vicende: fu l'affare di un attimo.  Nel  rivederlo, non potei frenare il pianto; egli unì la sua
alla nostra commozione. Si trattenne lungamente con noi, e  nel  lasciarci disse, come la nostra disgrazia non poteva
richiesto dalla legge, in caso che questi insistesse  nel  suo proponimento di non acconsentire alla nostra unione.
noi e dei nostri affari. Tre zie, monache Benedettine, una  nel  monastero di santa Patrizia, e due in quello di san
tuo. Ritorna presto, se mi ami di verace amore..... Ma se  nel  ricevere la presente non t'affretti a raggiungermi qua, io
qua, io mi crederò sciolto dai giuramenti a te fatti.»  Nel  leggere queste parole, mia madre montò sulle furie, e senza
lettera era già partita; Domenico non iscrisse più. - Però  nel  fondo viveva tuttora la speranza, che quando sarei
disse essere stata costretta a fissare il mio ingresso  nel  monastero sì dalle ristrette sue finanze, sì dal mio
vôlti al cielo, colla più profonda costernazione impressa,  nel  mio atteggiamento, parve la madre mossa a pietà della
di vistose dotazioni? - Alla fin fine, l'ingresso mio  nel  chiostro non sarebbe stato che un breve saggio di due mesi,
- Le venerande sembianze e la voce di mio padre, ripetute  nel  volto e nella pronunzia della badessa, mi scossero per modo
Lucrezia, la quale, perchè accidentata sì nelle membra che  nel  senno, entrò sostenuta da due converse. Gli sponsali di
consenso della madre e della zia badessa, che sarei entrata  nel  convento due giorni dopo le nozze. Ritornata in casa,
solamente lisciare i capelli." "Ma, Dio buono, io non entro  nel  convento per farmi monaca!" risposi indispettita al sommo.
l'aspettavano alla stazione; rise divertita e infastidita  nel  tempo stesso. Rhett aveva due penne di tacchino nel nastro
nel tempo stesso. Rhett aveva due penne di tacchino  nel  nastro del cappello e Diletta aveva sul viso due strisce
ne avrebbe fatto a meno. Malgrado la sua confusione  nel  trovare Diletta acconciata in quel modo, non poté fare a
modo, non poté fare a meno di notare che tutti sorridevano  nel  vedere il padre e la figlia cosí conciati; e non era un
fatto risalire di parecchi gradini nella pubblica opinione.  Nel  ritorno a casa, Rossella vuotò il sacco delle novità della
disposta a cedergli il tuo stabilimento e la parte che hai  nel  suo. Rossella che si stava cullando in una sedia a dondolo
finanze dei Wilkes come sembri esserlo tu. Era una frase  nel  vecchio stile di Rhett e Rossella ne fu seccata. - Vai,
un individuo come Ashley vada compiendo tante buone azioni  nel  mondo che gli è impossibile ricordarle tutte. Se non fosse
certo riconquistato il terreno che forse aveva perduto  nel  suo cuore. Ma se vendeva gli stabilimenti... No; non aveva
e il terrore la spingevano a tornare a casa in gran fretta;  nel  suo spirito Baldo, con la sua barba da patriarca, assumeva
dell'Antico Testamento. La casa era vuota e silenziosa  nel  crepuscolo d'aprile. Tutta la servitú si era recata a un
venne in licenza a Natale e io lo baciai per salutarlo... o  nel  frutteto di Tara quando lo pregai di fuggire con me... oh,
Ma scoppiò in lagrime pensando agli occhi di Melania  nel  momento in cui Lydia le direbbe che aveva sorpreso Ashley
il volto mentre questi pensieri si agitavano freneticamente  nel  suo cervello. «Ashley morrà di vergogna e mi odierà perché
suo dovere di cristiano. Si spogliò e si gettò sul letto;  nel  suo cervello era un turbine che mulinava vorticosamente. Se
se egli l'avesse veduta in questo momento, avrebbe letto  nel  suo volto che qualche cosa di grave era accaduto. Bisognava
il tremito della sua voce. - Sono invitato ad entrare  nel  santuario? - chiese Rhett aprendo l'uscio. Entrò e
riprese a tremare, incapace di aprir bocca. Lo udí frugare  nel  buio, accendere un fiammifero, e la camera fu illuminata.
dinanzi a lei. Voglio fuggire!» Come se le avesse letto  nel  pensiero, Rhett le strinse il braccio come in una morsa. -
la bambola, s'addormentò; ma la tosse le seguitava  nel  sonno.
e non permetteva che a Rhett di svestirla e di metterla  nel  suo lettino che era accanto a quello di lui. Rossella era
accanto a quello di lui. Rossella era divertita e turbata  nel  vedere la mano di ferro con cui la piccina governava suo
seriamente? Ma a volte una fiamma di gelosia si accendeva  nel  cuore di Rossella, perché Diletta, all'età di quattro anni,
Quello è il paese dove si fa la caccia sul serio. E  nel  Kentucky, dove si apprezzano i buoni cavalcatori. Quando si
sua saldezza in sella e della fermezza delle sue manine  nel  tenere le redini, Rhett pensò di insegnarle a fare i
corte di Mr. Butler. A questo scopo costruí una barriera  nel  cortile posteriore della casa e pagò a un nipotino di zio
finestra e sorrise alla figuretta eccitata, cosí assurda  nel  suo abito azzurro tutto maculato. «Bisogna proprio farle un
come faccio questo salto! La memoria andò a ricercare  nel  fondo della mente di Rossella. Vi era qualcosa di
come aveva sperato la segheria. Ma la sua delusione svaní  nel  vedere la radiosa felicità con la quale ella «accettò» la
avrà di me dopo quello che gli ho detto poco tempo fa  nel  frutteto di Tara?» si chiese febbrilmente. Ebbe anche una
di pensare ad altro che alla salvezza di Tara; e neanche  nel  momento in cui si era sposata le era venuto in mente che il
per spiegare la faccenda. A che scopo, ora che era sposato?  Nel  suo intimo egli si torturava all'idea che Súsele non
tutto andava bene; ma quando la si contraddiceva...  Nel  primo caso era gaia e fanciullesca, rideva, scherzava, gli
il ventriglio e che metteva tre cucchiaini di zucchero  nel  caffè. Sí, la vita era piacevole: con Rossella... finché le
di questa Autobiografia della mia nobile amica,  nel  momento in cui, per sentenza della moderna civiltà e per
potrebbe accaderle. Sapeva che lei e Franco erano già  nel  libro nero degli yankees a causa di Toni; e che il disastro
meglio uccidersi piuttosto che ricominciare! Nella rovina e  nel  caos di quella primavera del 1866 ella volse ogni sua
frequentissima vederla per le strade di Atlanta, seduta  nel  suo carrozzino accanto al vecchio e dignitoso negro che
a pieghe e teneva le manine coi mezzi guanti incrociate  nel  grembo. Zia Pitty le aveva fatto un bel mantello verde che
era la sola che aveva visto la possibilità di guadagnare  nel  commercio del legname; ma non temeva i concorrenti.
di procurarsi un nuovo cliente. E non aveva alcun scrupolo  nel  denigrare la merce dei suoi rivali. Come se le dispiacesse
non potevano fare altro che rodersi internamente e sfogarsi  nel  seno delle loro famiglie, dicendo che avrebbero voluto che
di Renato Picard e chiamò l'ex-zuavo che aveva accolto  nel  suo veicolo lo sciancato Tommy Welburn per riaccompagnarlo
pare che Ugo non abbia molta scaltrezza; altrimenti, anche  nel  suo piccolo commercio, avrebbe successo! Tommy si strinse
allora dovrò contentarmi di Ugo e di Johnson. Se metto Ugo  nel  nuovo stabilimento e lascio Johnson nel vecchio, potrò
Se metto Ugo nel nuovo stabilimento e lascio Johnson  nel  vecchio, potrò rimanere in città ad occuparmi delle vendite
confiscassero. Portava con sé il piú che poteva, nascosto  nel  busto; e celava pacchetti di banconote sotto qualche
pacchetti di banconote sotto qualche mattone sconnesso,  nel  sacchetto degli stracci, fra le pagine della Bibbia. E la
laonde, veduta l'impossibilità di persuadermi a passare  nel  chiostro il resto della vita, ei credeva cosa debita e
Quella sera ci trattenemmo infino ad ora tarda, immerse  nel  diletto, tanto caro a' miseri, di creare sogni dorati per
di valore. Me ne tornai dunque in Napoli, e presi stanza  nel  convento di San Nicola da Tolentino, dei Padri della
di San Nicola da Tolentino, dei Padri della Missione, posto  nel  quartiere di San Carlo all'Arena. Dimorava quivi il padre
a scandalo pubblico, e massimamente se ne portava il frutto  nel  seno. Vogliate compiacervi d'indicarmi la vostra
paga di vedermi liberata dall'accanimento dei preti, evitò  nel  carnevale di dare in casa festini e trattenimenti, com'era
dell'America, e della rigenerazione dei Greci.  Nel  mese di giugno una mia sorella, dimorante in Gaeta, scrisse
sorella maritata, dimorante in Napoli. Ella abitava  nel  Vico Canale sopra Toledo, in un sesto piano, molte in quel
che Elena Aldobrandini, duchessa di Mondragone, preparava  nel  1653 per le dame napoletane, che, venute in basso stato e
locale, quel desso che per la sua furibonda reazione lasciò  nel  1848 tristissima rinomanza del suo carattere, quel desso,
io richiusi con furia alle sue spalle. Allora, ritornata  nel  mezzo della stanza, m'inginocchiai, giunsi le mani, e,
quali v'erano pur alcuni fregiati di letteraria celebrità.  Nel  corso di questi otto anni le mie tre prime sorelle
la mia salute. Nervosa per temperamento, pallida ognora  nel  volto, di complessione gracile, dotata di soverchia e però
d'un organismo fortemente costituito. Entrata però che fui  nel  quattordicesimo anno, le mie forme presero uno sviluppo
Com'ho fatt'io con mio grave dolore!» Spirò appunto  nel  verone l'ultimo de' miei giorni allegri. Nella folla de'
arrivò. Corsi al balcone; indicibile fu il mio contento  nel  vederlo fermato sotto lo stesso tetto. S'incontrarono i
procuravano allora le malinconiche note del Petrarca, che  nel  silenzio della notte io divorava con avidità! Con quali
me, quanti e quali progetti di futura felicità mi formava!  Nel  cuor della donzella innamorata havvi giorno più caldamente
dopo tre soli giorni, che passai nelle più acerbe pene, e  nel  corso de' quali evitai di vedere e di farmi vedere da
ricevimento. La sera, una sontuosa festa da ballo fu data  nel  palazzo Ramirez. M'acconcia con semplicità ed eleganza. Io
in mia famiglia: siami lecito di rammentarli. Eravi  nel  palazzo, da noi abitato, un piccolo coretto, con una grata,
chiamare tosto il medico. Ma qual fu la nostra sorpresa  nel  vedere Giuseppina, che pur usciva della sua stanza, col
aver compito il quarto lustro appena. Io mi trovava  nel  salotto col resto della famiglia. Il giovine, che avea nome
di Gennaro Caracciolo, principe di Forino, nacque  nel  1764. Abbracciò la carriera delle armi (ben tenue e scarso,
di san Benedetto consacrò la mia stirpe. Nacqui in Napoli  nel  palazzo di mia famiglia, poche settimane prima che l'Italia
stesa sul piano di due sedie accostate, ed immersa  nel  più placido sonno, mentre il famiglio, ubbrico,
portarsi in Napoli colla famiglia, facendosi accompagnare  nel  viaggio da un amico di lui. Messa adunque in assetto ogni
Parve strana a' miei genitori l'ostinazione del capitano  nel  voler salpare con siffatta burrasca; ma questi fece lor
in salute. La mattina seguente un altro brigantino arrivava  nel  porto di Messina. Incoraggiato dalla nostra partenza, avea
di noi, avea dovuto buttare gran parte del carico  nel  mare, e recava inoltre una donna, morta dallo spavento e
ove l'aveva nascosto la sera prima, tra le carte ingiallite  nel  casellario della scrivania. Udendo un singulto di Pork che
approverebbe. Tieni. Prese la mano nera e mise l'orologio  nel  palmo. Pork lo guardò con riverenza, e a poco a poco una
- E Pork si ritrasse di un passo, stringendo l'orologio  nel  pugno. Un sorriso le torse le labbra. - Che cos'è, Pork?
datale da Will sulle intenzioni di Ashley di recarsi  nel  Nord; e parlò come se fosse sicura che nulla avrebbe
con la mia famiglia. È stata una grande bontà la vostra  nel  difendere la mia debolezza. Il tono della sua voce rivelava
Il fatto era evidente; anche nelle sue parole amare e  nel  suo risentimento perché ella portava in grembo il bimbo di
ma non osò. Ricordò la promessa fattagli quel giorno  nel  frutteto: che mai piú lo avrebbe provocato. E questa
con la fronte aggrondata. - Will. - Sí, ho deciso di andare  nel  Nord. Un vecchio amico che fece il giro d'Europa con me
La parola «perduto... perduto... perduto...» risuonò  nel  cuore di Rossella come il rintocco di una campana a morte.
rassicurò vivamente. - Vi ricordate quello che vi promisi,  nel  frutteto; e manterrò la mia promessa... - Vuol dire che
- Ed io le ho risposto che ho già combinato che andremo  nel  Nord... - Oh! - ricominciò a singhiozzare Rossella - gli ho
speranza si levava in lei. Comprendeva di avere un alleato  nel  cuore affettuoso di Melania; sapeva che questa sarebbe
compagni e potrebbe andare a scuola; mentre se andiamo  nel  Nord non possiamo mandarlo a una scuola yankee e fargli
occhi bassi per non mostrare la loro espressione di trionfo  nel  sentire che la corrente volgeva a suo vantaggio. - No; ma
lottare contro tutt'e due. Si volse e uscí dalla stanza.  Nel  cuore di lei il trionfo fu in parte offuscato da un vago
catturata; lei e la sua schiatta grufolavano beatamente  nel  cortile posteriore dove erano stati domiciliati. A volte
E i vicini - Fontaine e Tarleton - erano molto generosi  nel  dividere con Tara il poco che avevano. Era tradizione nella
di bel tempo vedeva aumentare il cotone immagazzinato  nel  quartiere degli schiavi: l'unico luogo che potesse essere
Mammy, che era nata nella casa dei Robillard (neanche  nel  quartiere degli schiavi!) ed era cresciuta nella camera
rifiutò di ascoltare le proteste e li trascinò tutti  nel  campo. Ma Mammy e Pork lavoravano cosí lentamente e con
e le spalle indolenzite dal peso del cotone che portava  nel  magazzino, pensava che veramente quella donna valeva il suo
il canonico scrisse con mano tremante un viglietto,  nel  quale mi supplicava di tornar subito al conservatorio. Gli
alla Regola, separandomi dai parenti e rinchiudendomi  nel  cenobio. - Sua Eminenza voleva darmi per favore quello che
altre due settimane in pace. Alloggiava allora mia madre  nel  palazzo Ripa a Ponte Nuovo, ove stretta aveva amicizia
proveniva dal timore di veder eseguito un arresto  nel  loro palazzo, e non da altro. Rimaste sole, ci mettemmo a
cantonata. Tetro, lugubre il cielo: addormentati tutti  nel  quartiere, deserti i vicoli: non altro suono d'intorno, che
trassi dallo scrittoio un foglio bianco, e intinta la penna  nel  calamaio, presi, con dita tuttavia tremanti dalla
saranno mai cancellate dalla mia memoria: Eminenza! Tutti  nel  mondo siamo soggetti a deviare dal retto sentiero; il solo
famiglia, adescata da ogni parte, cadde la misera Italia  nel  servaggio, come precisamente vi cadesti anche tu. Così pur
anche tu. Così pur essa languì per lungo tempo carcerata  nel  chiostro, che principi spirituali e temporali le
e Maria Giuseppa, che non mi abbandonava, entrammo dunque  nel  ritiro, e mia madre due giorni dopo se ne partì. Molti
briccona si pone in agguato ad una finestra superiore, e  nel  punto che la badessa passava di lì, rovescia a perpendicolo
e non bisogna crederci; ma mi avvidi che pestava l'acqua  nel  mortaio, poichè la poveretta erasi fissata in quell'idea.
nè accostarmi ai Sacramenti." "Vieni con me: ti condurrò  nel  coro io stessa; il tuo diavolo avrà paura di me!" "No, no,
anche se in casa, a quando a quando, o nello spazzare o  nel  rigovernare i piatti, era costretta a fermarsi un istante,
direttrice mandò a chiamare la signora Amalia e la condusse  nel  proprio gabinetto. - L'ho fatta incomodare, signora Cerchi
nei giorni che seguirono il colloquio con la direttrice. Ma  nel  mettersi a ripulire la casa, brontolava e sbuffava, in tal
un'ora di più? - domandava la madre, contenta non di meno,  nel  suo egoismo, di veder tutto in ordine senza averci
che, in chi ascolta, entra per gli orecchi e si conficca  nel  cuore. Più in là i brividi si fecero più acuti. La bambina
più acuti. La bambina batteva i denti come uno che è nudo  nel  gennaio; e si doveva accatastare sul letto tutto quel che
al letto, s'alzò a piedi nudi, trovando un rifrigerio  nel  freddo de' mattoni, e andò a bere al mesciacqua,
il suo male era troppo avanti; anzi le stava a dirittura  nel  sangue fino dalla nascita. - Quando sarai guarita ti
Mammy. La bambina gli piaceva in tutto, meno in una cosa:  nel  terrore che aveva dell'oscurità. Fino all'età di due anni,
dormire la bambina con lei. - Tu non ti sveglieresti che  nel  caso che gridasse; e probabilmente la picchieresti - le
e a chiacchierare; ma sospettava che si fossero trattenuti  nel  locale di Bella Watling. Rhett non tornò a casa nel
nel locale di Bella Watling. Rhett non tornò a casa  nel  pomeriggio per condurre Diletta a spasso, né tornò a cena.
negre fuggirono; l'infelice Lou piangente e singhiozzante  nel  suo grembiule. Ma Rossella rimase. Era doloroso vedere la
cenno di tacere. Quando Diletta fu addormentata, la depose  nel  lettino e le tirò su il lenzuolo. - Scorticherò viva quella
una sera che l'odore del whisky si sentisse fortemente  nel  suo alito. Prese in braccio la bimba e le disse: - Un
buio dove dormiva il fratello, che si può dire vivesse  nel  campo, tranne poche ore della notte, e rassettavano la
in piedi, accosto al camino, dove Nannina lo metteva  nel  mentre ch'ella sfaccendava insieme alla sorellina: per
viso solcato di fregacci quando la Lucietta, inzuppato  nel  secchio un lembo del suo grembiulino glie lo aveva passato
e pochi minuti dopo era nuovamente scomparso per sempre. Ma  nel  breve intervallo aveva sollevato il sipario su una scena di
pianerottolo stringendosi la vestaglia al collo e guardando  nel  vestibolo scorse il volto triste e spettrale di Toni prima
mano umida, mentre egli sussurrava: - M'inseguono... fuggo  nel  Texas... il mio cavallo è quasi morto... e io muoio di
Ma ne valeva la pena. Sí, per Dio! Cercherò di arrivare  nel  Texas e li mi fermerò. Ashley è stato con me a Jonesboro e
pioggia torrenziale e si fermarono un attimo a discorrere  nel  porticato posteriore. Dopo un momento udí un trepestio di
non era la creatura piú importante del mondo. Vi erano  nel  sud migliaia di donne come lei, spaventate e smarrite. Ed
a rischiare le loro teste per difendere queste donne.  Nel  volto di Toni era qualche cosa che ella aveva visto
i meridionali sino al punto di esser felici di trascinarli  nel  fango, troppo diletto per essere lasciato in potere di
il sonnolento Ashley e l'irrequieto Franco, erano cosí  nel  loro intimo: pronti a uccidere in caso di necessità. Anche
politici. Ma a che serviva il voto? Alle persone per bene  nel  Sud non sarebbe mai piú concesso di votare. Una sola cosa
in attesa che Will trovasse degli altri negri per aiutarlo  nel  lavoro dei campi; allora essi pure andrebbero ad Atlanta.
piú economici - di pino e di quercia - che si trovarono  nel  negozio di Franco, perché Ashley era costretto a comprare a
pelle sottile. Vista a distanza, quando giocava col piccino  nel  cortile, sembrava una bambina, priva com'era di seno e con
Rhett Butler, marciavano di pari passo coi «Carpetbbaggers»  nel  trovare maniere poco pulite per guadagnar denaro. Alcune
società. Trovava che le altre persone erano molto gentili  nel  venire a farle visita e nel desiderare di averla nei loro
persone erano molto gentili nel venire a farle visita e  nel  desiderare di averla nei loro piccoli circoli di lavoro e
le signorine McLure che erano stonate ma insistevano  nel  cantare dei duetti. La verità era questa: Melania aveva
sicché era impossibile intendersi. La riunione aveva luogo  nel  salotto della signora Merriwether; e il nonno Merriwether
di signore. Non si sa come, Melania riuscí a spingersi  nel  centro della folla eccitata; e non si sa come riuscí a far
della signora Allison era morto in un campo di prigionieri  nel  Nord; e lei, piú povera di tutte, non aveva avuto i mezzi
visto partire. La voce di Melania si levò nuovamente  nel  silenzio. - Le loro tombe sono in qualche luogo, in paese
nostri caduti e porta loro un fiore! Se Carlo fosse morto  nel  Nord, sarebbe un conforto per me il pensiero che
in grandissima economia. Fu lei che diede il voto decisivo  nel  Circolo di Lettura Shakespeariano perché le opere del poeta
suggerito da un giovine membro del Circolo che Melania,  nel  suo intimo, temeva fosse un tipo impertinente e sfacciato.
con Phil, attendendo il ritorno del marito; Melania,  nel  salotto a pianterreno, parlava a bassa voce in un gruppo di
dottore sarebbe rientrato. Melania e Rossella rimasero sole  nel  salotto a cucire. Melania era triste ma tranquilla; ogni
la sciocca - replicò Rossella brevemente. - Piuttosto vai  nel  porticato a dire qualche cosa a Phil. Sta piangendo.
sedeva sui gradini dell'entrata, ai piedi di Rossella,  nel  piacevole sole del pomeriggio autunnale; e la sua voce
parlava del costo esorbitante della cernita del cotone  nel  nuovo stabilimento presso Fayetteville. Però, proprio quel
diventato un membro della famiglia, e dormiva su una branda  nel  piccolo spogliatoio che precedeva la camera di Geraldo. Non
bisogno di un uomo. Ma Carolene, sempre piú sprofondata  nel  suo libro di preghiere, trattava Will come un fratello e
della Confederazione. - Ve ne sono per tremila dollari  nel  baule del babbo - sospirò Rossella. - E Mammy mi scongiura
e avrebbe voluto essere a casa. Non vide il grosso Sam; e  nel  fermare il cavallo per attenderlo si sentí preoccupata
folle che faceva ondeggiare e saltare il calessino.  Nel  suo terrore, sentendo un passo che la inseguiva ella
un galoppo furioso che minacciò di rovesciare il calessino  nel  fosso. - Io sperare di non avere ucciso babbuino nero. Ma
In questo momento si sentiva cosí rimpinzata e cosí stretta  nel  busto che aveva continuamente paura di qualche rigurgito
ridendo e chiamando i giovinotti che si trovavano  nel  vestibolo sottostante. Attraverso i balconi aperti ella
Attraverso i balconi aperti ella scorse le signore sedute  nel  salotto, vestite di seta scura, che si sventolavano
quella vecchia zitella in calzoni!...» pensò con disprezzo,  nel  fermarsi a ringraziare John Wilkes. Franco Kennedy si stava
graziosamente con John Wilkes; ma il giovinotto non era  nel  porticato. Si udirono voci di saluto, e i gemelli Tarleton
rideva e lanciava rapidi sguardi nell'interno della casa e  nel  cortile, i suoi occhi caddero su uno straniero, solo nel
e nel cortile, i suoi occhi caddero su uno straniero, solo  nel  vestibolo, che la fissava con una fredda impertinenza che
rivelava la persona di buona razza. Ciò si vedeva anche  nel  naso sottile, aquilino, nelle labbra rosse e carnose,
volte - conduceva facilmente a qualche disputa. Si fermò  nel  vestibolo per scambiare qualche parola con l'uno o con
essere una gran cosa, altrimenti non sarebbe uscita con lui  nel  tardo pomeriggio senza accompagnatrice. Rimasero fuori
a un tratto. «È troppo gentiluomo per non sposarmi.» Ma  nel  suo intimo, aveva un senso di spontaneo rispetto per
Maestà Rolando II. Fu una sera, durante un ballo a Corte:  nel  bel mezzo della quadriglia d'onore, che allora era ancora
la fronte giovanile sarebbe appassito domani, stretto  nel  cerchio pesante di una corona regale. Povero ragazzo, le
commossi. Sua Altezza fu pregata di ritirarsi un momento  nel  suo appartamento privato. E poichè il maestro delle
interrompeva nelle sale magnifiche il ballo proprio  nel  bel mezzo del valzer della Vedova allegra. Accompagnato dal
grande ora della storia consenta a rivelare che cosa aveva  nel  grembo dei suoi sessanta minuti occorre che quella ora sia
grandi ore che sarebbe possibile spiegare. E Rolando II,  nel  breve tragitto ferroviario da Pulquerrima a Effemeris,
hanno l'onore d'essere occhi di re, Pulquerrima tornò  nel  cuore del Sovrano che Effemeris acclamava in una limousine
con me alle leggere conversazioni di Pulquerrima e vi tornò  nel  modo più impreveduto: sfogliando i telegrammi di
ho detto più sopra, era impossibile che un'idea sbocciasse  nel  cervello di don Pedro senza che un'altra idea nel cervello
nel cervello di don Pedro senza che un'altra idea  nel  cervello o su le labbra di un altro le offrisse il modo di
uno sbadiglio che voleva dire: «Mi annoio!» E allora,  nel  desiderio d'alleviare la noia di Sua Maestà, don Pedro de
Stato. Credeva di dare retta alle esortazioni di don Pedro  nel  senso della necessità di mettersi a posto definitivamente,
e i ministri, non appena Sua Maesta metteva piede  nel  treno reale per Pulquerrima, s'affrettavano, per paura di
non era ancora venuta al mondo, già Rolando II sentiva  nel  sub-cosciente — si parla così in alto stile scientifico —
diplomatica e, poichè un re non ha il diritto di portare  nel  talamo coniugale la grazia d'una sposa ma ha dovere di
forse celesti, ma non certamente terreni. Sua Maesta aveva,  nel  cassetto della sua scrivania, il ritratto della regale
i segreti del suo cervello, l'idea figlia era appena nata  nel  mistero della scatola cranica che già si manifestava con

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