volta, e con cert'ordine, la materia acquistata. Spesso, nei ritagli di tempo, nelle passeggiate solitarie, e di notte, quando non viene il sonno, e
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idiotismi d'uso corrente nei giornali e nella conversazione, e ad alcuni di quelli scritto accanto: - Guàrdati! -; quelli appunto, mi spiegò l'amico
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nei secoli, e che tesoro immenso di pensiero fu accumulato e si spargerà ancora per il mondo per mezzo di quelle parole. Il Vocabolario! Ma è il grande
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poesie e squarci di prosa, nei quali al pregio del pensiero o del sentimento e alla bellezza dello stile sia congiunta una particolar ricchezza di lingua
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non ha tempo da perdere; cose nelle quali il non farsi bene intendere produce - ben più gravi inconvenienti che nei discorsi ordinari. Ma gli uomini d
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sottintesa: parole che si sentore dire sovente nelle conversazioni della gente colta o mezzo colta, e che spessissimo si leggono nei giornali; le
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PEPITA. Tagliatela, e osserva l'uso del per nei modi seguenti, che per noi sono insoliti: - Si volsero PER ponente - Assalirono il nemico PER fianco
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burlone; e nei suoi mnotti non troverai soltanto fiori e vezzi di lingua faceta, ma anche molte sagge sentenze e verità utili e sani consigli
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che e per loro una sorpresa gradevole, come di trovare nelle tasche o nei cassetti carte preziose o danari dimenticati. Non ti sgomentare, dunque, se
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uno studio frammentario, fatto nei ritagli di tempo libero, e anche nei momenti di riposo; a uno studio somigliante a quelle occupazioni fra
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dovevano penetrare e sonar di continuo anche nel cervello suo come nei polmoni di tutti entrano i microbi dell'aria. Ma di lingua era dotto davvero, e
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studio nei tuoi primi anni.
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un certo numero di libri, può vitro varsi? Come apprendere, la lingua viva e famigliare che, fuor d'un certo genere di letteratura, manca nei libri
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, perchè nei bambini è naturale l'errore; si ride degli errori della gente del popolo, con un senso di compatimento, perchè derivano da un'ignoranza
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servirsi di vocaboli e di frasi poetiche, anche nei discorsi famigliari, per dir le cose più usuali e più semplici; è l'usar locuzioni e costrutti del
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alteriamo i suoni, come se fosse per noi una lingua straniera? Che serve che tanti grandi poeti, nei quali erano profondi e finissimi il senso e l'arte
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, conversatori, che pronunziano l'italiano perfettamente, o quasi; nei quali non si sente indizio alcuno dei loro propri dialetti. Fa' il proposito di riuscire
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più alta toscaneggiava nei caffè e nei teatri, dove ci occorreva spesso d'osservare intorno a lui quel fatto psichico curiosissimo, che si potrebbe
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discorso. Mettiti dunque a questo studio, non con l'impazienza di chi ha uno scopo immediato; ma tranquillamente, adagio adagio, nei tuoi ritagli di
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grande palazzo della vostra memoria; non la soffocate nei ripostigli oscuri degli scartabelli. La lingua è pensiero, è sentimento, è bellezza
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