dedicate alla Vergine. Ne possiamo ritrovare gli aspetti salienti nel tabernacolo scolpito da Andrea Orcagna per Orsanmichele, a Firenze. La scena è
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Giuditta ne approfittò per decapitarlo con la sua stessa spada, mettendo poi la testa in un sacco portato dalla sua ancella.
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Tiziano ad una versione profana della storia del Battista, secondo la quale sarebbe stato fatto decapitare da Erode perché Erodiade ne era follemente
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inviarono Bacco in suo aiuto, il quale se ne innamorò facendola diventare sua sposa. Le scene in genere raffigurate dagli artisti sono quelle
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ne invaghì e trasformandosi in un’aquila lo rapì per portarlo sull’Olimpo; qui lo rese immortale ed eternamente giovane, facendolo divenire suo
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La ninfa Io era la figlia del re di Argo e Giove che l’aveva incontrata presso un fiume se ne invaghì; la invitò a fare una passeggiata nei boschi ma
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stringendogli il collo, strangolandolo. La scena mostra Ercole che facendo leva con un ginocchio sul dorso dell’animale ne spalanca le fauci.
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mozzato una delle teste ma con gran sorpresa vide che al posto di questa ne erano cresciute altre due. Chiese l’aiuto del nipote, che con dei tizzoni
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Ercole e Cerbero: Cerbero, cane con tre teste e coda di serpente, sorvegliava gli Inferi non permettendo ai vivi di entrare né ai morti di uscire; a
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Inoltre mentre il ritratto idealizzato indaga prevalentemente sull’apparenza del soggetto rappresentato, ossia ne specifica il ruolo di potente o di
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Il nudo come tema nasce nel Paleolitico superiore, legato al rituale magicoreligioso, ne possiamo avere un esempio nella famosa Venere di Willendorf
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testimonianze del nudo ci sono offerte dalla scultura, essendo la pittura del tutto perduta, ma la diffusione del tema nell’arte vascolare, che ne ripete
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suggestione spaziale, ossia quello della “prospettiva geometrica” e quello della “prospettiva aerea”. Di seguito ne elenchiamo i diversi tipi.
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con la tecnica del bassorilievo e dell’altorilievo. Ne abbiamo già parlato dissertando sulla “visione pittorica”, individuando lo “schema a piano di
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la sensazione di una maggiore profondità spaziale. Luca Signorelli ne ha fatto uso nelle Storie apocalittiche dell’Anticristo, dipinte nella Cappella
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. Leonardo che contestava l’astrazione della prospettiva a fuoco centrale, se ne serviva spesso, come possiamo verificare nel Battesimo di Cristo
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impressionisti e post-impressionisti, i quali se ne servirono per armonizzare i colori nelle loro composizioni.
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natura, viceversa se ne allontana, per crearne una parallela, più adatta alla sua visione del mondo.
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ANNUNCIAZIONE: Il tema dell’Annunciazione iconograficamente, risale al V secolo d.C. Ne possiamo trovare un esempio nel mosaico dell’arco trionfale
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avvicina l’inquadratura. Il corpo di Cristo si torce in due moti contrapposti causati dalle azioni dei due aguzzini: quello a sinistra ne spinge il capo
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Masaccio ce ne fornisce una versione nella sua Crocifissione conservata a Capodimonte, dove il tema è affrontato con un realismo che non ha
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che animano la scena sono più o meno gli stessi del Trasporto, con la Vergine intenta a baciare il volto di Gesù, mentre la Maddalena ne bacia i piedi.
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