Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Quartiere Corridoni

216961
Ballario Pina 36 occorrenze
  • 1941
  • La libreria dello Stato
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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gli ha dato un paio di lirette per il tram e il disturbo. La vettura è zeppa. Scendono due passeggeri e ne salgono dieci. Il bigliettario continua a

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Pagina 102

appartenevamo è morto. Lo scuoiarono; conciarono, tesero, picchiarono la sua pelle e ne fecero scarpe. Dobbiamo camminare tutto il giorno con la nostra

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Pagina 111

zucchero non ce lo metti. Penserei a un fioretto alla Madonna, se lo zucchero non mancasse, ma lo zucchero manca. Che cosa ne fai? Dove lo porti? Ninetta

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Pagina 118

Ninetto voleva dipingere il tramonto e ne sono usciti scarabocchi. La mamma sorride asciugandogli i lacrimoni. - Colpa delle matite, non è vero? Senti ora

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Pagina 119

. Specialmente i bambini se ne andavano, portati via dal male. Ora i preventori antitubercolari, dove i malati sono curati gratuitamente, i sanatori, le

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Pagina 128

: - Buone a niente! Invece trillavano di gioia quando scoprivano i lamponi. Le fragoline soffrivano, e un giorno se ne lagnarono con il Signore. Lo

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Pagina 148

d'ulivo benedetto, li inchiodano sulla porta di casa contro il temporale, ne mettono una fronda accanto ai letti Le mamme incominciano la pulizia in grande

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tricolore. Ora il soldato è venuto a trovare Lucia. - Che personaggio! - le dice tirandole le treccine. - Davvero ho una gran soggezione di te. Che ne

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Pagina 156

questa roba, è un ottimo concime. In Sardegna ne abbiamo moltissimo, depositato durante centinaia di anni, da milioni di corvi. - Sì, ma i corvi non

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Pagina 162

capricci: - Guarda che chiamiamo il vigile. Ed ella ogni volta che ne vedeva uno, tremava di spavento. Il vigile era per lei una specie di mangiabambini

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Pagina 169

tappeto perchè maggio lo trapunti di fiori. I giardini e gli orti sono un paradiso. Che profumo di rose! Quante, quante ne fioriscono! Molte di esse sono

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soldati, si presentano al generale - dice il parroco, don Cesare. I ragazzi gli vogliono un ben dell'anima. A lui e alla chiesa. Don Cesare ne ha

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Pagina 179

ne sa più di noi. Le massaie rurali devono sfruttare al massimo la terra e farla rendere. Le vicine di casa, i primi tempi, ridevano della mamma che

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sbuccia la frutta ne spreca metà. Lascia sempre un cucchiaio di minestra nel piatto. Getta i pennini quasi nuovi e strappa fogli dal quaderno senza

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- conclude sodisfatta - i miei soldatini sono stati così contenti dell'accoglienza che l'anno prossimo, il nove maggio, ne inviterò otto.

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corrono a salutarla insieme con Orione. I Tre Re se ne vanno a passeggio avvolti nel loro manto regale e tutte le stelle tremano al loro passaggio tranne

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e l'aquilone se ne va. Nino resta male e, non fosse per i ragazzi che gli stanno intorno, scoppierebbe in pianto. Invece dice: - Pazienza! Lo

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coltelluccio a serramanico. Ne fa tante fettoline sottili e se le mette in bocca con devozione. Poi raccoglie le briciole con le grosse mani nodose e

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Pagina 202

I GIORNI DOVE SE NE VANNO? Quando un bambino lascia il Paradiso per scendere ad abitare sulla terra, il Signore gli affida i giorni che vivrà e gli

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pezzo di marmo, un solo filò di lana, la più piccola pianta? No. L'uomo, dunque, cambia forma alla materia che esiste già e ne cava fuori tante belle

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il Sacramento che ci fa perfetti Cristiani e soldati di Gesù Cristo, e ce ne imprime il carattere. - Chi riceve la Cresima quali disposizioni deve

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noi stavamo legando il frumento in tanti covoni: quando ho visto che il mio covone se ne stava alto e diritto in mezzo ai vostri, e i vostri si

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Giuseppe vicerè d' Egitto Giuseppe, uditi i sogni, disse al Re: - Con la luce del vero Dio, io te ne darò la spiegazione. Le sette vacche grasse e le

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contenersi ed esclamò - Io, io sono il vostro fratello Giuseppe, che voi avete venduto! Quale spavento ne ebbero i fratelli! Ma Giuseppe, che era buono

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fondo »204 Estate musicale » 205 La mietitura » 207 La giornata della Marina »208 I giorni dove se ne vanno? »210

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Pagina 261

municipale, decide per il re. Il maestro sorride mentre i compagni scoppiano a ridere. - Questo non è un mestiere, una professione, caro bambino! Perchè

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La mamma porta all'anulare della sinistra un cerchietto d'acciaio. La maestra di Ninetta, sposa da poco, ne porta uno d'oro. Ninetta guarda spesso

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Pagina 36

morto prima della nascita sua e di Ninetta, ma ne ammira sempre il ritratto appeso accanto al letto della mamma. È un bel piccino biondo con grandi occhi

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Pagina 46

ne sceglie uno per classe, a turno, e tutti insieme formano la Milizia forestale della scuola. Nino amava la sua pianta, le prodigava tante cure

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Pagina 49

legno. Di botte ne ricevevo lo stesso, però ho imparato a darne.

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Pagina 54

cambiare colore sorriso. Io la vidi. l'ammirai nel suo fermo contegno e me la presi.

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Pagina 55

se ne è andato. Un giorno di meno per diventare un uomo.

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Pagina 6

porta con sè il suo lavoro e siede a conversare con lui e a tenergli compagnia. Il pino risponde col mormorio delle sue fronde e Lucrezia ne è tutta

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Pagina 67

fiero della sua medaglia e a tutti ne racconta la storia. Non come la meritò, perché, dice lui, non mette conto, ma con quale oro fu coniata. C'era una

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Pagina 84

. Il giovanotto va e non ne trova. Trova invece un vitellone di quattro anni. Tant'è - pensa il furbo - i conti tornano ugualmente. - Compra il vitello

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Pagina 91

bambino. Mentre pensava, maneggiava le nubi come fossero mollica di pane e ne faceva gallinelle, montoni, fantocci: Il bimbo dal suo lettino vide i

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