dall'ufficiale dello stato civile né nell'atto di nascita, né con atto separato.
Se lo sposo sordo o sordomuto non sa né leggere né scrivere, l'ufficiale dello stato civile nomina un interprete in conformità di quanto è prescritto
Il procuratore del Re, prima di promuovere l'azione contro un ufficiale dello stato civile, ne informa il procuratore generale.
Quando l'atto è scritto in lingua straniera, se ne trascrive la traduzione in italiano eseguita nel modo stabilito dall'art. 58.
Se il parto è plurimo, se ne fa menzione in ciascuno degli atti indicando l'ordine in cui le nascite sono seguite.
In seguito il registro è trasmesso al procuratore del Re, il quale, compiutane la verificazione, ne ordina il deposito negli archivi del tribunale.
residenza, né cognomi che sono denominazioni di località, né casati iscritti nell'elenco ufficiale della nobiltà italiana, predicati appellativi o
Se, iniziata la redazione di un atto, sopravviene una causa che ne impedisce il compimento, l'ufficiale dello stato civile deve nell'atto medesimo
Se ha avuto luogo la riduzione del termine della pubblicazione, se ne deve fare menzione in principio dell'atto di pubblicazione, indicando anche la
Se nella tenuta dei registri si verifica una mancanza o una interruzione, l'ufficiale dello stato civile ne avverte sollecitamente il procuratore del
L'atto di revocazione e quello di rinunzia sono depositati negli archivi comunali, e il podestà ne spedisce copia autentica al procuratore del Re
Gli estratti degli atti dello stato civile possono essere rilasciati dall'ufficiale dello stato civile per copia integrale soltanto quando ne è fatta
una opposizione da chi ne ha facoltà e per causa ammessa dalla legge.
Il procuratore del Re, se ritiene che si debba proporre ricorso, ne informa il procuratore generale, indicando i motivi. Il procuratore generale
del Re e, quando gli perviene la sentenza del tribunale che provvede sulla dichiarazione stessa, ne fa annotazione in margine all'atto relativo.
procuratore del Re affinché ne sia avvertito il console dello Stato a cui il defunto apparteneva.
Il Cuénot ne ha recentemente (1928) riassunti i risultati in un lavoro di sintesi.
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cioè una pezzatura o macchiettatura: ne sono stati riconosciuti due:
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1) Eredità intermedia alla F 1. Su questa, come sulle razze dei' genitori, agiscono, naturalmente, le condizioni esterne producendo modificazioni. Ne
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Fig. 35. - Continuazione della figura precedente. Fecondazione e combinazioni che ne risultano.
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Varie altre ne furono acquisite dipoi: fra esse ricorderemo ora, per la sua analogia con il caso precedente, il seguente studiato da L. V. Morgan
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separazione degli X e la sua magistrale elaborazione genetica e citologica ne fornirono la prima prova.
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La teoria del crossing-over ha ricevuto così una importantissima, fondamentale conferma, a cui se ne deve aggiungere una analoga ottenuta da H
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Poiché fra i fattori ve ne sono certamente che, allo stato omozigote, determinano indebolimento, o sviluppo meno rigoglioso, si comprende come l
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non si vedono né nell’una né nell’altra delle due specie parenti. Uno dei casi più notevoli è quello descritto da Harrison (1916). Lycia hirtaria e
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Casi simili non sono molto frequenti, né bene accertati come questo. Presentano però un grande interesse teorico e pratico, e sarebbe opportuno che
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compiute; ne riferiremo perciò soltanto alcune conclusioni, preliminari, in attesa di ulteriori conferme.
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Nessuna persona di buon senso può sostenere — né ha mai sostenuto — tale opinione, contro la quale quindi i sostenitori della eredità citoplasmatica
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. Nella Drosofila e in altri animali non domesticati, non esistono in natura razze distinte — o ne esistono poche — mentre numerosissime ne sono comparse
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Quanto alla natura dei caratteri mutanti, si deve dire che la maggior parte delle mutazioni sono recessive, ma ve ne sono anche
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Lasciamo altre applicazioni della teoria, nonché le critiche che se ne possono fare e le difficoltà che si incontrano nella sua
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come mezzo di ricerca, non ne hanno altrettanta dal punto di vista della formazione di specie nuove.
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Il problema della determinazione del sesso è uno dei più antichi della biologia. Ne discussero già i primi medici e biologi greci e in seguito, in
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non è applicabile né al caso della Lymantria, né a quello della Bonellia (V. oltre).
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L’autore stesso ne tentò una generalizzazione col nome di Physiologische Theorie der Vererbung.
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una critica serrata, affermando che essa non è applicabile né al caso della Lymantria, né a quello della Bonellia (V. oltre). (1).
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, anziché testicolare. Tuttavia è certo che né la castrazione né la rigenerazione di gonadi del sesso opposto sono condizioni necessarie per l’inversione
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riproducendosi, di trasmettere ai discendenti i propri caratteri, che non quelli che ne sono privi.
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accennato. Molte ricerche ne hanno dimostrato il meccanismo ormonico. Anche certi fenomeni ciclici, come la
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Daremo alcuni pochi esempî (né molti ve ne sarebbero) per illustrare queste ricerche e i loro principali risultati.
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ne conoscesse il vero meccanismo, o di quelli, come la produzione sperimentale di mutazioni, che sono stati scoperti recentemente, ha recato enormi
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Resumptio Genetica (ed. M. Nijhoff, L’Aja), dal 1926; elenca tutti i lavori, e molti ne recensisce, di genetica ed eugenica.
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Contrariamente a quanto è affermato in varî testi, già il Darwin s’era accorto che non tutte le variazioni sono ereditarie, e ne aveva distinte
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conoscenze della fisiologia, né di per sé sufficiente.
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Ne risulteranno dunque le combinazioni seguenti:
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AB, Ab, aB, ab Se tali gameti possono combinarsi, alla fecondazione, secondo tutte le possibilità, ne risultano 16 combinazioni, come si vede
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È facile vedere che gli ibridi formano in questo caso otto categorie di gameti, e che le combinazioni devono pertanto essere 64. I fenotipi che ne
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Se si tratta di un carattere raro l’individuo che ne è affetto è presumibilmente un eterozigote Aa che, coniugandosi con un omozigote recessivo, cioè
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mentre le Suffolk ne sono prive. Incrociate, in qualsiasi senso, danno figli (F 1) cornuti se maschi, privi di corna se femmine. Il carattere
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La Genetica è scienza di moda; molti ne parlano e molti ne ammettono l'importanza fondamentale nelle discipline biologiche; non è peraltro sicuro che
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