curioso, nè si turbava facilmente: adesso poi, dopo la morte in guerra del suo unico figlio diciottenne, era diventato ancor più duro, col cuore arso da una
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aveva dato ascolto volentieri. Allora l'uomo trasse dalla tasca interna della giacca un grosso portafoglio nero legato con uno spago; l'aprì, ne tolse un
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cappellone di paglia copre i suoi capelli bianchi e arruffati come un'onda di spuma. Se ne va calmo, forte sui suoi piedi d'elefante e tuttavia con
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, senza abbandonare la sua roncola. Allora io trassi il taccuino e ne strappai alcuni foglietti blanchi. Sul primo scrissi: "Sono venuto a chiedervi la
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veramente mi sembrava di non potermi più sollevare di terra. Me ne andavo sulla riva del mare, poichè in casa della zia soffocavo, e stavo giornate
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sulle falde del vestito, sull'omero, sul ginocchio: ella non se ne accorgeva. Al mio avvicinarsi trasalì; e le bestiole volarono e scapparono via da
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tentativo. Si cenò come le altre sere, come se io tornassi dal mio solito vagabondare: la zia mi riempiva il piatto, mi accennava sempre se ne volevo
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luccicavano al fuoco. L'uomo sotto il sacco pareva dormisse profondamente, perchè nè l'entrata della vecchia serva col bambino, nè le esclamazioni
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portasse fuori da quella mia arida disperazione. Poi non ne facevo niente. Eccomi di nuovo in riva al mare, sdraiato come un cane sulla sabbia umida. Nei
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: ad ogni modo c'è l'ipoteca sul terreno. Vi ringrazio. Ne riparleremo,,. Quei due non insistettero. E io mi alzai per andarmene. In quel momento si
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; il cielo pallido è sparso di code, di zanne, di piume che piano piano se ne vanno anch'esse. E ad un tratto pare che qualcuno accenda un lume: le
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D'un tratto fui preso da una grande timidezza. Non osavo più tornare dalla moglie del mio creditore, e ne davo la colpa al mio orgoglio, alla paura
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il proprio sposo. Un tremito mi agitava tanto da far tremare anche la lettera fra le mie dita: ella se ne accorse; piano piano si tolse lo scialle
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istintivamente, come faceva nel vendere la sua merce: come fosse cosa esclusivamente sua. Il vecchio non ne mangiò: non mangiava mai pesce. E stava un po
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lotta per vincere il peccato, e mi piaceva che la donna fosse così, come un sogno Iì vivo a me davanti, vivo ma inafferrabile, e che non si umiliasse nè
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Dante. Non so perchè mi venne da ridere: non so perchè; dopo il primo impulso di terrore, l'uomo mi destava un senso di allegria. Egli se ne accorse
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quanti denari ci fossero ancora, ma avrei potuto prendere e spendere tutto senza ch'ella se ne curasse. E intanto vivevo in un'attesa che di giorno
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la copriva, e non ostante la penombra e sebbene guardassi rigido dall'alto senza troppo avvicinarmi nè chinarmi vidi distintamente il piccolo viso
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più; ed io, che in fatto di piccoli debiti ero orgoglioso e volevo non se ne avesse, feci notare alla zia che bisognava pagargli le visite: ella non
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tutti i lamenti e i canti che salgono dalla profondità della mia anima; ma a dire il vero la bambina non si agitava nè piangeva; era tutta dura
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e nello stesso tempo mi richiamarono alla realtà. Qualcuno poteva vedermi e fermarmi: d'altronde che cosa cercavo da quella parte? Case non se ne
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capiva tutto e non insistè; ricordava che la padrona non amava si accennasse in alcun modo alla sua sventura. Strana cosa, però, quella notte lei stessa ne
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marito ha ragione: non bisogna intenerirsi, non bisogna aver pietà. Ne hanno avuta gli altri con noi? Mi meraviglio, anzi, ch'egli si sia portato
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dispetto: - Senti, se i nostri signori mandano via la creatura me ne vado anch'io. Speriamo di no. Sebbene mi abbia dato tanto fastidio, stanotte
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vada giù io dal brigadiere, per quest'accidente di creatura. Di' un po' alle tue padrone che si affrettino: ne voglio una con me, per portare il bambino
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, finchè Elisabetta non perdè la pazienza. - Ma cosa vuole che ne sappiamo noi? Ne sappiamo tanto quanto vossignoria; forse anche meno. Albina, tutta
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dovevate farlo. Ella scattò. - Lei parla così perchè figli non ne ha. - Non ne ho, appunto, perchè non ne ho voluto. Nè moglie, nè figli, nè nipoti, nè
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tutto vede ne sa il perchè: inutile quindi fingere un turbamento che non si sente. Infine, poi, l'uomo veramente frustato dalla sventura non può più
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padrona non protestò nè pianse, ma si astenne dal chiamare il bambino con quel nome. Del resto non se ne curava più che tanto: pareva ricaduta nello
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mamma si chiama solo col suo nome. Mamma! - Di' mamma, Elis, mamma. Il bambino non lo sa dire: dunque nessuno glielo ha insegnato: forse mamma non ne
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muovi, o non ti muovi, malanno abbia tua madre che ti lascia andar così? Ma nè questa nè altre maledizioni riuscirono a scuotere l'innocente: solo i
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bene ingrassate, le vendeva o ne faceva il nostro pasto quotidiano. E io mangiavo volentieri i bei polli arrosto e i conigli alla cacciatora; ma non
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Nulla forse sarebbe accaduto, io me ne sarei tornato triste e inquieto ma ancora innocente a casa della zia, se il diavolo stesso non avesse spinto
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sassolino che lanciai alla finestra. Il vetro si ruppe; parve ingoiarlo. Io aspettai ancora, ma nessuno apparve. Allora me ne tornai al paese e di là
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silenzio. Dio mi perdoni, ma credo ch'ella mi preferisse e mi mantenesse più che per pietà perchè non parlavo: perchè me ne stavo nel cortiletto e
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voglio lavorare, voglio vivere: lascio la vostra casa e me ne vado per il mondo in cerca di un posto,,. Dove, non sapevo; ma ero deciso a tutto, a fare
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