' amor tuo e dei ragazzi, e questo non mi è mai mancato, davvero! - Nè ti mancherà mai, mia cara! - le assicurava il marito, tutto commosso dalla bontà
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ne aveva fantasticato presso quel vecchio originale, che si professava nemico giurato di qualunque bestiola, e si vantava che in casa sua, di bestie
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tratto s'udì giù nella via un organetto intonar le prime battute d'una vecchia mazurka. Rita e Nello non si mossero: ne passare tanti di questi organetti
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di veder cose nuove, che avrebbero fatto di lui un cavalier di ventura, s' egli, per sua disgrazia, fosse stato un uomo, e se fosse vissuto ne' tempi
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prepari nè da mangiare, nè da dormire, nè.... - Un fruscìo che udì in mezzo alle piante, interruppe il corso de' suoi pensieri. Si fermò, rizzandosi su
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guardò intorno smarrito; non si ricordava più come si trovasse in quel luogo, nè quando ci fosse potuto venire. Si passò ripetutamente i pugnini
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capitar qua dentro? Di topi come te non ne ho visti mai. Che fai qui? Chi ti ci ha portato? - Moschino, che vide l'altro così brutto e in così cattivo
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, ingrullito dalla mortificazione! Appena la contessa ebbe finito di tosarlo, il topino, senza nè anche voltarsi in dietro, scivolò
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tutto il tempo ch' ei restò senza il pelo, Moschino non volle mai nè mangiare nè dormire co' suoi fratelli. Bisognò preparargli un lettuccio a parte
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tenersela accosto alla bocca, a sussurrarle tante parole tenere. E finì col dire: - Ne avete troppi de' topini, voi altri, e non potete attendere a tutti
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ch' ella ne sapesse la ragione, doveva essere il presentimento del- l' avvenire, che le si preparava così desolato, solitario, pieno di angoscia! Le
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Dei passanti si fermarono, poichè di topi indiani non se ne veggono dimolti, e mai su la strada. La Ninì faceva pietà anche a quelli che avevano il
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A quando, a quando, da poco più di un mese, la Lilia scompariva, nè si facea più vedere per ore e ore: e ciò accadeva anche se Rita e Nello
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, non ci sono, per nascita, nè inferiori, nè superiori. Sono le nostre azioni quelle che c'innalzano o ci abbassano. E tu diventeresti dicerto un topo
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- disse la contessa Sernici al brutto individuo - vi compenserò bene della piccola perdita. Del resto, vedo che questo topo nè pure vi serve; e farete
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, si deve mangiar per vivere e non vivere per mangiare. - Ma egli non capiva nulla, nè di cibi, nè di sentenze; perciò badava a buttar giù quanto più
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figurarsi quanto fantasticassero ne' giorni che precedettero la riunione famosa? - O che sarà questo matrimonio? - badavano a domandare a' loro genitori e
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, d'aver adesso a sua disposizione i cibi più squisiti. Ne' primi tempi ella nè pure capiva il valore dei piattini che i padroni le preparavano con
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staccata dall' orlo del piattino, se non avesse pensato di far sentire il latte anche a Ragù, che, poverino, ridotto a mal partito com' era, ne aveva
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servirsi da sè; che non istà bene. - Infatti la Caciotta e Ragù se ne stavano acquattati, girando gli occhietti brillanti ora su l' uno ora su l' altro
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agli occhi - Dio mio, come mi sento bene! - E nel suo umile cuore di topa non sapeva trovar parole per ringraziare la Provvidenza che non abbandona nè
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attigui, e nè anche divisi da un uscio, ma solo da una tenda orientale. Fu allora, che il diverso carattere dei cinque sorcetti ebbe modo di svilupparsi e
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qualche sofà, in atto di conversare, e avevano come un fremito ne' musetti, e gli occhi ancor più lustri del solito. Dodò, da filosofo, dopo che i suoi
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descriveva con la rozza semplicità degli uomini usi a non far complimenti nè con la vita nè con la morte. A una certa pagina si vedeva il bastimento
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Ninì, quell' uggiosa, non so che ne sarà; e tu rifà almeno il letto, sbuccione che non sei altro! - Il buon Bellino, ancor tutto tremante per i morsi e
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a nessuno, nè pure a Rita, che la trattava ancor più amorosamente degli altri, per via di quel caratterino afflitto che la faceva parere una
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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. Il conte si commoveva fino alle lagrime per l'affetto di quel topino, e ne lo ricompensava con qualche chicca o con qualche biscotto, che aveva sempre
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spassava a fare un solitario con le carte da giuoco, Dodò, che aveva sonno, ne pensò un' altra. Quando le carte erano tutte disposte in tre o quattro
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, sentenziava Dodò. - Questione di gusti, - mormorava Moschino, ridendo in cuor suo della dabbenaggine del fratello. E ripigliava: - E cosa impari, di bello, ne
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- Che ne dici? - conchiudeva Dodò aprendo a mezzo gli occhi, e guardando il fratello. - Dico che non è molto allegra, la storia - rispondeva Moschino
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