(Fedora s’è strappata dal collo la croce bizantina: ne apre vivamente il castone, e ne versa il contenuto nella sua tazza da thè, rimasta ancor piena
(Mentre Loris se ne va, Lazinski ha terminato il suo pezzo. Tutti battono le mani.)
(Borov se ne va per la sinistra, stringendo la mano a parecchi signori. – Loris, annichilito, si sorregge alla spalliera del canapè.)
(Basilio scende dal villino con un vassojo e lo presenta a Loris, il quale rivolge il capo pesantemente. Fedora, poi ratta, ne toglie un biglietto.)
(Fedora è corsa a una finestra e ne solleva i cortinaggi, per guardare il palazzo prospiciente. – De Siriex e Desiré, dietro le sue spalle, osservano
(Sergio va a prendere sulla credenza una corta e panciuta bottiglia stemmata; poi ne mesce a tutti un bicchiere, anche a Dimitri, il quale però non
(Borov, che ha raccolto da terra la croce di Fedora, ne mostra il castone vuoto a De Siriex, mentre Olga asciuga la fronte a Fedora e Loris la copre
(Basilio solleva il canestro e lo porge a Olga, la quale depone alcuni fiori in grembo a Fedora: questa li accarezza: ne prende uno, ma le cade tosto
vivamente, e ne rompe i legacci: poi si lascia cader sulla seggiola.)
(L’uscio della camera da letto si spalanca: Lorek ricompare sulla soglia. Fedora, tutta intenta a guardare dalla finestra, non se ne accorge. – De
(Loris prende il calice dalle mani di Borov, e lo porge a Fedora, della quale Olga sorregge la testa. – Fedora ne beve un sorso, ma poi lo rifiuta
, lievemente: indi, osservatone il francobollo, ne lascia cader due sul vassojo, serbando l’ultima, proveniente da Pietroburgo.)
. – Fedora, sempre seduta accanto al fuoco, non se ne accorge.)
se ne va subito.)
(e il giovane se ne va stirando alto le braccia e sbadigliando).
(Osaka, il grande amatore di tutte le voluttà, vi si inebria – e Kyoto se ne compiace).
Oh, suprema e profonda la pietà che a noi ne viene da un dolore vero che sgorga da un’anima umana!
Tremulo vecchio, lasciati condurre dalla tua Iris! – Essa ti guida amorosa alla carezza vivificatrice del Sole. Il Sole ha ne’ raggi caldi il vigore
teste – se ne vengono dal villaggio a lavare giù nel ruscello!
kamouro di Kyoto, si allarga come nube, si svolge, poi si raccoglie in spire mollemente intorno alla fanciulla e ne disegna il piccolo torso e l’onda
’orrore di quel silenzio!… E il vecchio si agita e cammina! Vuole entrare nella sua casa e se ne allontana! – Urta nella siepe di biancospine, vi si
posato presso alla profumiera attira i suoi sguardi – e appena finisce il suono, essa curiosamente vi si accosta e ne tenta le corde imitando
figlia – e s’abbassa!, e grida!, e impreca!, raccoglie, gitta fango!, ne raccoglie dell’altro e continua in quella violenza di gesti, imprecazioni a
! Né la morte invocata le fu benigna; la vertiginosa caduta, che avrebbe sfracellato un atleta, colle bohmêrie viminose e le scirpe a cespugli, sporgenti
presidente. Ne ha facoltà.
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Arcoleo sotto-segretario di Stato per l'interno. Ne ha molta!
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raccolto. E dal suo canto il Governo si atterrà ai suoi doveri. Per ora rimane a deplorare che tra quei tali ci siano stati un morto ed un ferito. Nè
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piati alla Camera. Si comprende: voi sostenete una lotta che credete generosa e feconda, e le lotte dei principi non sono nè facili passeggiate, nè
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Dico subito che io non accetto la formola generica che vieta riunioni per ragioni di ordine pubblico, nè verrò mai qui a sostenere divieti di
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spirito ce ne è stato poco, perchè egli è stato costretto a sillogizzare: tanto che mi ricordava in certo modo il mio professore di filosofia quando
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Nè è qui il luogo di discutere se davvero sia liberalissimo questo sistema che ogni riunione debba avere prima questa dichiarazione preventiva, che
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deve sorvegliare affinchè sotto questo pretesto, e con una domanda che dapprima pare diretta ad uno scopo, poi n'esca fuori e ne sviluppi un altro.
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Nè è qui luogo a ripetere: l'autorità prima veda se si eccede e poi provveda. Perchè l'onorevole interrogante sa che uno dei compiti dell'autorità è
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Non da fortuite circostanze nè da meno fortunata vicenda può esser scossa la nostra fiducia, nè mai penetrare nell'animo nostro lo sconforto che
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E poichè il culto della libertà non può andar disgiunto dall'osservanza della legge che ne è guarentigia, è d'uopo che l'autorità della legge sia
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seguiamo sempre quando un servizio pubblico può essere fatto sia dallo Stato che dall'industria privata, cioè che lo Stato nè fa, nè lascia fare, ma
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falsamente, in modo che dalla falsa posizione stessa ne sono venute per forza le conseguenze che si sono rilevate.
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bisogna lasciare alle Banche molta maggior libertà affinchè possano formare il portafoglio. Per poco che ne sappiano, è certo che ne sapranno più del
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Ebbi un po' la curiosità di rendermi conto di codeste valide coperture, ma dalle situazioni della Banca d'Italia non ne poteva cavare nulla, poichè
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; ma nei cinque mesi a tutto novembre non ne furono pagate che poco più della metà, poichè vi sono ancora lire 2,600,000 circa da pagare.
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riproducono i saldi delle scritture, ma questi vengono raffazzonati per comporlo, e confesso che non capisco più nulla! Ne chiesi la spiegazione anche
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che nel 1895 furono 6,229,214 e nel 1896 6,791,974. Ora siccome la massa non aumenta, e i 6 milioni degli anni scorsi sono al lordo delle spese, ne devo
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amministrare il Banco di Napoli. Essi non potevano fare nè più nè meno di ciò che hanno fatto, ed io stesso al loro posto non avrei probabilmente
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Io potrei osservare che quest' idea non era nè nuova, nè originale, perchè già da molto tempo l'aveva annunziata in un suo opuscolo il presidente
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Nè la posizione potrà migliorare grandemente negli esercizi futuri per effetto delle altre partite che costituiscono il bilancio di un Istituto, le
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Quindi non potremo ragionevolmente sperare in un miglioramento notevole del bilancio della gestione per nessuna di queste due partite, nè utili, nè
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Il Banco di Napoli in media possedeva per circa 14 milioni di fondi pubblici; nell'ultima posizione troviamo che ora ne possiede invece per
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Nè questi sono i soli valori che possiede l'Istituto. Esso ha ancora la sua Cassa di risparmio, la quale possiede per 33 milioni e 629,000 lire di
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dell'impiego in conti correnti sul quale ho invece serie preoccupazioni perchè mi sembrano assai più gracidi di pericoli dell'impiego in fondi di Stato. Nè mi
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presidente. Ne ha facoltà.
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Accademia della crusca
