Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246557
Luigi Capuana 32 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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meglio. La zia e le altre monache, dietro la grata, ride- vano di tenerezza. Riposti i dolci nel fazzoletto, Enrichetta ne aveva legato attentamente le

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, al mormorio delle fronde, tra il verde cupo degli alberi e il verde smeraldo delle erbe! Avevo colto molti fiori, ne avevo piene le mani e li recavo

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la voce quasi volessero dire alle persone: Voi non sapete cantare come noi? So parecchie storielle di uccellini; ve ne racconterò qualcuna; comincio

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giocattolo che somigliava un po' a quello da lui chiesto, ma non muoveva testa braccia. Convinto che glielo avesse mandato il Signore, egli

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. Veramente Lulù non abusava del suo potere, anche perchè il babbo non permetteva che ne abusasse. Non c'era desiderio del figliuolo ch'egli non s'affrettasse

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Tartaglia:) Andiamo a bere un gocciolo; non ho più sangue ne le vene. (Arlecchino e Tartaglia si avviano per uscire.) IL RE. (a Tartaglia:) Dove vai

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non sono suo parente e non ne ho l'obbligo! Fossero almeno ragazzi! — Andate all'inferno, voi e i vostri quattrini! E la strega, fatto un cenno alle

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pareva casa, ma ospedale. - E ne ha il tanfo! — avea soggiunto l' ul- tima volta che ne uscì per non rimetterci più piede. Marito e moglie si

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, portare quell'odiosa foggia fino a vecchio? Non se ne dava pace. Un giorno, finalmente, il babbo gli rispose: — Se passi col maximum dei punti, sarai

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lo colpiva; poi non ne aveva potuto più e aveva gridato: — Oohh! Oohh! — in tono di minaccia. I monelli si erano fermati, avevano guardato in direzione

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un tratto si rovesciò contro l'uscio, che si aperse a metà, stridendo; un altro urto, e fu spalancato. — Dove vai? — Me ne vado. Venite via anche voi

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io dovrò recitare anche la poesietta ? CARLO. Sicuro. LIA. Non me ne rammento più. CARLO (suggerendole). Caro nonno, in questo giorno... LIA. Avanti

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, batteva le mani, saltava, contento della bella prodezza fatta, e non ascoltava ammonimenti, gastighi; giacchè la mamma e il babbo, indignati, spesso

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, dove non c'è tossi altre malattie. Gli bastava d'illudersi che fossero risuscitate le figliuole; e per ciò chiamava a ogni momento: — Lisa

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Durante l'anno, i due bambini avevano mantenuto il segreto della loro gentile congiura. Non era passato un solo giorno che non ne avessero parlato

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. La signora Elvira replicò la domanda e soggiunse: — Chi ve l'ha comprato? Non mi sona mai accorta che ne mancasse dal barattolo, — ella spiegò agli

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essere terribile, impacciato dal peso, strascicando più che reggendo in mano la valigia. — Me ne vado ! Non tornerò più ! Si aspettava la stessa

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spasseggiassero su. Enrichetta li aveva replicatamente contati; voleva vedere quanti il Bambino ne avrebbe mangiati in un giorno. Erano trascorsi due giorni, e

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sapendo che dire. In quel punto non pensava alle bambine, alle sue figlie morte, una a vent'anni e l'altra a diciotto, alla carità, a se stesso

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rimaste quelle li? Quand'anche gli avesse lasciato tutti i suoi beni.... Che ne avrebbero fatto? Chi le avrebbe garantite, chi le avrebbe difese dalle

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e due : ne faccio due pastoni, uno grande e uno piccolo. Su! Io intanto preparo la gramola. E le bambine affondavano allegramente le pugna nei pastoni

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donne e di operai attorno, che ridevano ma gli davano ragione. All'ultimo la strega, che non era stata zitta e ne aveva dette a don Paolo di tutti i

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egli non aveva parenti vicini lontani. Ma non sapeva risolversi; andare dal notaio e mettere in carta le sue ultime volontà gli pareva mal augurio

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non poteva occuparsi del testamento; ci pensava e ripensava però, voleva maturarlo. Se ne sarebbe riparlato insieme, nel prossimo inverno, dopo Natale

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bambine alle prime note della Ninnaredda. I suonatori non si facevano sentire da vicino da lontano, ed era quasi mezzanotte. Dovevano aver

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, far chiamare il medico; ma poi aveva dovuto persuadersi che lo stare in piedi era peggio. Pure aveva aspettato fino a tardi e si era coricato

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avvenimenti vicini, anche della giornata, gli si scancellavano subito dalla mente. Le prime volte, accorgendosene, ne aveva riso egli stesso : — Comincio a

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Lisa; docile e obbediente alla parola di lei : — Su, cullate il bambino. Non aveva mai domandato di chi fosse quel bambino, come si trovasse in casa

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benissimo; pieghe sotto l'ascelle, niente ! Egli andava su e giù per la camera, pavoneggiandosi, prendendo aria da giovanotto, col cappello in testa

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d'ogni cosa; le stanze di sopra erano meno ingombre di oggetti impolverati e coperti di ragnateli. Vi si vedevano materasse abballinate e coltroni

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modo. Ne prese in collo due, li portò alla fattoria, e torno a prendere in collo gli altri sotto il carrubbo. Le donne del fattore non sapevano che

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, rispondendo : — La mia casa non è il tuo ospedale ! E qui costoro sono figli miei, e ne faccio quel che voglio io! per ora te li rendo; neppure se

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