Non temete, me ne vado subito. Ditemi soltanto se c' è vostro figlio Turiddu.
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A tre due soldi, se ti contenti. Guarda, ne ho tante!
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Via, perché oggi é Pasqua, un soldo l'uno! Ne piglio dodici; ma uno me lo darai di giunta, in regalo. Mettile insieme alle altre, là ... Senza
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Che ne avete ancora di quello buono da sei soldi, gna' Nunzia?
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Ah! ecco perchè volevate che vi lasciassi stare!... Eccolo il merlo... Ora me ne vado anch'io.
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Vedete, io faccio come il campanaro, che chiama la gente in chiesa, ma lui se ne sta fuori.
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Non me ne importa.
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Non me ne importa.
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Alzati, non mi fare la commedia! Alzati o me ne vado.
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Ah, ora ve ne andate? Ora che mi lasciate come Maria Addolorata?
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, grazie a Dio, catena al collo non ne ho.
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Non la difendo. A me non me ne importa se suo marito la tiene come la Madonna sopra l'altare. Quello che m'importa è di non passare per uno che non
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Buon prò vi faccia, compare Turiddu! E voi restate qui pei fatti vostri, chè io me ne vo pei fatti miei.
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Ammazzami, non me ne importa, via!
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Finiamola! Me ne vado per troncare queste scenate!
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Che te ne importa di quel che dice lei, se non mi vuoi far morire disperata?
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Oh? a voi che ve ne importa?
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Me ne importa per voi che, mentre girate il mondo a buscarvi il pane e a comprar dei regali per vostra moglie, essa vi adorna la casa in altro modo!
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Comare Lola, che ve ne andate così, senza dirci niente?
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Vi ringrazio, compare Turiddu, ma sete non ne ho.
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O madre! Che ne avete ancora di quel buono?
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Chi ne ha ne spende!
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Chi sà quante ne avete fatte di queste galanterie colle donne di laggiù, fuorivia , mentre eravate soldato! Si vede che ci avete pratica! Ma che
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No, non ne voglio.
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L'ho detto e lo faccio. Voi, madre, che non ne volete?
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Grazie tante, compare Turiddu. Del vostro vino non ne voglio, chè mi fa male.
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Vado qui vicino. Che te ne importa? Meglio sarebbe per te che non tornassi più.
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Dico così, come parla il vino, che ne ho bevuto un dito di soverchio, e vado a far quattro passi per dar aria al cervello. E se mai ... alla Santa
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Vado per un servizio, madre. Non ne posso fare a meno. Datemi la chiave del cancello, che esco dall'orto per far più presto. E voi, madre
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ringraziamento che mi fate, vossignoria? — rispose brusco Surfareddu. — Se aspettavano a rubarvi sinchè io me ne fossi andato dal vostro servizio, era
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inglese o in tedesco, secondo la giornata, e se ne andava dietro all' istitutrice, diritta ed impettita. Infine, la vigilia, donna Vittoria aveva
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Veneto correvano ancora le svanziche e gli Austriaci. Solo il Moccia che aveva il vino cattivo badava a predicare: — Andate là che ve ne pentirete! In
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non ho paura di voi né di nessuno! — rispose lei. — Nè di me? — E neppure di me? — E di tutti e tre insieme? — E se vi pigliassimo per forza? — Allora
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? — Chi sei? — Mi piaci! — Mi vuoi? — Quel bel signore che vi dava il braccio non avrebbe potuto dirvi nè sentire altro da voi, neppure nel momento in
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. — Ora ne son certo. Il caso è grave. — Lui! — fu la prima parola che scappò alla madre, senza sapere quel che si dicesse. —Si; il polso me l'ha detto. Lei
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Sorrento, 25 marzo. È proprio vero. Sto meglio, son quasi guarito, intendete? Il male non era così grave come si temeva. Chi ne sa nulla? Questi
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Sorrento, 20 aprile. Sentite, non ne posso più. Aspetterò qui la vostra lettera sino a domani; domani, ultimo giorno d'aprile, non so quel che farò
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. — Ella!.. è impossibile!.. Guardate bene!... — No! Me l'ha detto il medico. Ed ora ne son certa. Vi ama da morirne... — Vi giuro !... Vi giuro che
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rivelazione della contessa aveva sbalordito Danei; ora ripensandoci ne era spaventato; e in quel contrasto d'affetti e di doveri combattentisi sotto il riserbo
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, la quale sorrideva. Il dottore si fregava le mani, borbottando: — Io non ci ho alcun merito. Io faccio come Pilato. Questa benedetta gioventù se ne
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. La sua ragione se ne andava dietro quei passi che si udivano frettolosi, in anticamera, pel corridoio, per le scale. Più tardi, Roberto bussò
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