padre di Giorgino) bacchiando le noci cadde dall'albero, e ne restò quasi morto. Per tre lunghi mesi stette il povero Andrea tra la morte e la vita
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che ne dà poco, o nulla. Da ciò comprendi che l'aumento delle forze, il lavoro, il latte, dipendono dalla nutrizione. L'erba e il fieno, nel corpo degli
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dai prodotti che ne vuoi ottenere. Un bue non resisterà al lavoro, una vacca non produrrà latte, se loro dài solamente quanto fieno basta a tenerli vivi
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bestiame. Di tutto questo ben di Dio, quanto ne va sciupato per ignoranza, o trascuratezza! Quanto foraggio secco si avrebbe di più per l'inverno, e
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volentieri le vinacce, e ne profittano specialmente i buoi da ingrasso, i cavalli, e i maiali. Anche i semi delle vinacce, vagliati e seccati, si dànno
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razione a poche bestie. Col trincia-foraggi si taglia il fieno a pezzetti di uno o due centimetri, e il bestiame lo divora tutto, senza che ne perda
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preparazioni degli alimenti, fin qui accennate, non sono nè costose, nè difficili a farsi. Neppure manca il tempo a ciò; perchè d'inverno il lavoro non
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, radice di genziana, la quale, come sai, è amara. Ma la genziana non dispiace al bestiame; favorisce la digestione, e caccia via, se ve ne sono, i vermi
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pulita, non vanno a cercare la sporca. Ma il caso più frequente è, che la bevono sporca, perchè non ne trovano altra. Tieni dunque sempre netto
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solamente due pasti, al mattino, e alla sera. D'estate ne aggiungi un altro al mezzogiorno. Ogni pasto lo dividerai in tre porzioni, somministrate
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necessario agli animali giovani. L'esercizio dei muscoli ne favorisce il crescimento, e fortifica la salute. Un vitello, appena è messo in libertà, salta e
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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
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compenso delle tue fatiche. E vedi come. Le piante che tu coltivi hanno un'infinità di nemici negli insetti, i quali ne rodono le gemme, le foglie, i frutti
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CONCLUSIONE. La salute è la tua prima ricchezza. Quella degli animali è altresì una ricchezza, per l'utile che ne ricavi. L'igiene ti ha insegnato
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lavori e nelle faccende di casa: non avviene mai che si bisticcino fra loro, o si guardino storto. Ma io ne conosco altri che non vanno guari d'accordo
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che vi perseguitano. Io terrò come fatto a me stesso quello che farete a pro degli altri, e ve ne compenserò chiamandovi a possedere il regno de
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rimprovero, o un castigo. Detta una bugia, ne inventano altre per nascondere la prima, e credono di farla franca. Ma la bugia ha le gambe corte; appena
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me ne avanza ancora da mettere a interesse e a pagare vecchi debiti. «Come è possibile ciò? «Metto danaro a interesse, mandando a scuola i miei
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cominciò a far debiti; per pagarli vendette un campo: nè si fermò lì. Continuò a far debiti, e si mangiò via via i prati, le vigne, fino all'ultimo palmo di
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sentiamo proprio d'essere tutti fratelli, tutti figlioli dell'istesso Padre che è ne' cieli. Poveri e ricchi, servi e padroni, giovani e vecchi, tutti uniti
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con l'età e l'abitudine; e poi non si perde, nè si dimentica più. Bada anzitutto che ogni cosa ha il suo tempo, e vuol essere fatta in quel tempo. Gli
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durò per più giorni di seguito. Matteo seminò troppo tardi, e ne cavò un meschino raccolto. Egli riconobbe a sue spese la verità dei proverbi: Chi ha
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; prega il tuo bravo Maestro che te ne suggerisca alcuno; tu vi troverai, fra altre buone cose, anche il secreto per ricavare un maggior prodotto dalle
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ranocchi. Ma Cecco, comperando quella terra, s'era proposto di trarne buon partito; e vi riuscì. Nettò il campo dalle pietre, e ne fece un fruttetto
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s'incontrano. Se il lavoro che hai da fare è lungo e pesante, non potrai finirlo nè in un giorno, nè in due; ma vi arriverai al fine, se tutti i giorni
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, e bene spesso se ne pente. Oggi è nell'abbondanza; domani può trovarsi nella miseria. Impara dalla formica ad essere previdente, e prudente. Essa non
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soldo, che entra nel salvadanaio, fa come la semente; si moltiplica, ne tira dietro molti altri. Così la virtù del risparmio diventa un'abitudine, che
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di cenci, soffre la fame e la fa soffrire ai figlioli. Simone, come tutti gli avari, più ha denari, e più ne brama; e questo tormento lo fa disgraziato
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, e di miseria. Tommaso non ne volle sapere di più. Ma d'allora in poi rinunziò all'America, e alla sua cuccagna.
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35. Tommaso lascia la zappa e se ne trova male. Tommaso non pensò più all'America; ma la vita del coltivatore gli pareva pur sempre una dura vitaccia
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cose. Si persuase dapprima che tutto il mondo è paese, e perciò in Italia, come in America, in città, come in campagna, per vivere, chi non ne ha
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villaggio. Siamo d'accordo che il coltivatore non ha da essere un laureato, nè saperla lunga, quanto un dottore. Siamo ancora d'accordo che, per avere
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dei popoli barbari, e vi comandarono da padroni. Cacciati quei là, ne vennero molti altri più tardi; ed alcuni, con nostra vergogna, chiamati dagli
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bene al suo prossimo, quante volte ne ebbe occasione. E queste occasioni furono tante, si può dire, quanti i giorni della sua vita. Lavoratore
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vita, la salute, tutto quello che hai. Còntali, se puoi, i benefizi che hai ricevuti da essi, e quelli che tuttodì ne ricevi! I genitori vivono per i
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. Senz'aria non possono vivere nè gli animali, nè le piante. Noi respiriamo l'aria per mezzo dei polmoni. Le piante la respirano per mezzo delle foglie. Se
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. Bisogna proprio essere senza naso, per non sentire la puzza ammorbante che ne esala! Per quanto si abbia una tempra robusta, come si può vivere sani in
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. Sono vecchi? Ricambia loro con gioia le cure affettuose che essi ebbero per lui nell'infanzia. Sono burberi? Li ama egualmente, e non se ne lagna mai
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. Forse che le bestie han bisogno d'un'aria sì calda e soffocata? Al contrario, ne soffrono anch'esse; e tratto tratto, con certi sospironi lunghi
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fanno la prima figura, e ne ottengono i prezzi più alti.
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che somigliano a Geppino; che hanno paura, come lui, dell'acqua fredda. Ne conosco di quelli che si lavano solamente alla domenica. Ne conosco degli
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condizione di salute. Deponi subito le calzature e gli abiti bagnati dalla pioggia. Tenendoli in dosso, te ne potrebbe venire un'infreddatura, ed anche una
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Svizzera, si strigliano anche i buoi, le vacche e le giovenche. E come se ne trovan bene! Entra in una stalla, dove ogni giorno si stregghia: tu vedi
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altre simili porcherie? Sei ora convinto che la pulizia del corpo, degli abiti, della casa, è un dovere, ed anche una virtù. Ebbene, non risparmia nè
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nella stalla, non si deve far risparmio nè di acqua, nè di scopa.
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, perchè mangia per vivere e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole lavorare, nè di testa, nè di braccia, non dovrebbe
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, vino, birra, sidro, caffè, liquori, ecc. L'acqua si beve a pasto, e fuor di pasto, per spegnere la sete. Vi mesce vino chi ne ha; e magari beve
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ne deve bere poco, annacquato, e ben di rado puro. Crescendo negli anni, e fino alla più tarda età, devi ancora berne poco, ma buono, e in casa tua
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, tramandano un odore quasi di mandorle amare, di farina recente, e talvolta di rose; assaggiati hanno sapor di nocciole, non acerbo, nè astringente o
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, e il bicchierino d'acquavite. Un vizio tira l'altro e chi ne fa le spese? La salute, e la borsa. Il tabacco fa male agli adulti, malissimo ai ragazzi
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