Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Finestre di via Paradiso

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Zani, Gabriele 1 occorrenze

considerare sono queste sue psicosi che non stanno di qua di là, tra il mortale e il mortuario. Ma tempo ce n'è rimasto poco, occorre affrettarsi

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Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 2 occorrenze

serata come tante, vinto perso, nessuna emozione particolare, in compagnia di due ippici innocui. E questa insonnia non è normale, perlomeno per

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, secrezione indelebile di bestia. Non respiro sono oppresso, è solo che affogo.

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Il letto vuoto

344694
Pecora, Elio 1 occorrenze

Sa poco il testimone. Il suo sguardo non va, per quanto s'interni, al di là di quel che gli si manifesta. Chino sul proprio corpo ne ha percepito gli

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Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia. Per questo cucio, cucio, cucio.

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

amante, accadeva spesso laggiù. Passò un mese. Un giomo fu ucciso un coccodrillo e, squartato, ne uscirono dalle viscere chili di braccialetti, anche

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Il letto vuoto

344816
Pecora, Elio 1 occorrenze

Laggiù ha comprato una trota, l'ha colpita sulla testa con la mano sinistra e, siccome non moriva, l'ha addentata, quindi ne ha assaporato il sangue

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Dice che ha un amante, che il marito ha un cancro allo sto- maco e lei ne è contenta. Sarà finalmente libera.

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Finestre di via Paradiso

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Zani, Gabriele 1 occorrenze

pennuti, ma quando non bastarono le urla di incitamento il lancio di vari oggetti si decise di convincerlo con una lunga verga metallica e quello

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Due settimane dopo i funerali va in sogno al figlio, gli indica il platano davanti alla finestra, dice che ora se ne sta su uno di quei rami.

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

I folletti in casa. Quando spariscono le chiavi o l'accendino, prima se ne lagna a voce alta, poi esce dalla stanza e conta fino a dieci. Quindi

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Salva con nome

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Anedda, Antonella 2 occorrenze

dietro un vetro che ha molte parti già offuscate, le tibie sono molto più numerose dei minuscoli crani collocati in alto e di cui non sappiamo il

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distante un telo bianco più simile a un asciugamano che a un paramento con la scritta ricamata “Trinità”. A questi dettagli se ne aggiunge un altro: la

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 4 occorrenze

Per una persona, li ho presi, che da tanti anni e morta eppure ancora forse abita qui e non ci fa compagnia e dei fiori forse non le importa, del

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Se non funziona il cancello automatico l'uomo lo guarda posando una mano fugace ma ferma sul ferro. Poi se ne va puntando avanti e nella testa

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che la luce se ne vada, arriva il vento, prima da te, entrando dalla camera, e poi da me nell'altra stanza. Allora ci mettiamo in piedi con le

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portone, a ciò che se ne va, a ciò che toma prima di una resurrezione.

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Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Lei continua con il marito. Urlano, s'annientano, poi si ritirano in camera da letto dove lei piange. Ne esce ridendo, va ad apparecchiare la tavola

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

da pranzo, su cui la moglie posava dolci e bevande. Laureato in Cirenaica, ne faceva fede il diploma in mostra nello studio, una volta gli sfuggì di

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La Verna

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Campana, Dino 2 occorrenze

Volubil che l'onda che ammorza Ne l'onda volubile smorza... Ne l'ultimo schianto crudele... Le vele le vele le vele

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poeti Ne le fonti e le sfingi sui frontoni Benigne un primo oblìo parvero ai proni Umani ancor largire: dai segreti Dedali uscìi: sorgeva un torreggiare

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Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 4 occorrenze

lagrime come due vele dietro una leggera brezza marina. Il nostro dolore non era dolore d’amore dolore di nostalgia dolore carnale. Noi morivamo

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rinserra il mio core, fioriscono, o giardini, lungo i viali, ne le vostre aiuole. Io v'amo, io v'amo, o fecondati al sole di primavera in languidi mattini

poesia

colse, e cadde, morta, al suolo? o pur, libera, dopo lungo palpito d'ale, giunse all'immenso, azzurro Oceano natale, ove ne l'aria, ondeggiano

poesia

Non rammento. Io la vidi aperta sul mare, come un occhio a guardare, coronata di nidi. Ma non so dove, quando, mi apparve; tenebrosa come il

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 3 occorrenze

, poiché ho esperta e ancor vivo ad ogni istante nella tua indifferenza la mia morte. più mi giova mendicare i giorni chieder altro più dal dio nemico

poesia

l'onda canuta, la mensa famigliare e l'usato giaciglio ho rimpianto o il commercio delle care e dolci cose. deserto e triste m'è apparso il mar

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sollevar ed il bene che non sanno van col vento a ricercar. Dalle pozze dalle valli sale il velo e in alto va, non ha forma colore l'affannosa

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Il paradiso sui tetti

678763
Pavese, Cesare 2 occorrenze

. Dalla scala salita un giorno per sempre non verranno più voci, visi morti. Non sarà necessario lasciare il letto. Solo l'alba entrerà nella stanza

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parola che lo contenga o accomuni alle cose passate. Ieri, dalla breve finestra è svanito come svanirà tra un istante, senza tristezza parole umane, sul

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Penombre

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Praga, Emilio 9 occorrenze

: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, luce, suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo

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Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e

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questa ne so!

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rubini della vigna e queste argentee gemme del globo celeste, in un bicchiere, sono un poema, ed io lo voglio bere! Non discutiamo di filosofia, ve ne

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amistà perenne e eterna guerra. Son mille secoli che si innalzan le braccia al Nume ignoto, mai si svincola l'amor del cielo dall'amor del loto.

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Come è bella la sera in mezzo ai monti! Te ne ricordi?... ti ricordi quando si vagheggiava i rapidi tramonti, e tornavamo a braccio, e sussurrando

poesia

amico mi venne a narrare: - La giovinetta si è gettata in mare! - O giovinetta, la tua salma bianca non cerchi il pescator di Villafranca, il canuto

poesia

somiglia a quello dell'anima mia... Dall'aria greve oppresso tenta invan sollevarsi, e fuggir via! Povera amica! di me che ne dici ? Pazzo non sono, e

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tende d'Israello. Dormi nei letti tiepidi o progenie d'Abele, e al capezzal ti piovano sogni di rose e miele, la beata moglie ti risvegli russando,

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 7 occorrenze

diavolo andò al mondo di là!". - Al mondo ? - io chiesi - spiègati : di là ? di là di che ? ". Ma credereste ? Angelica non ne sa più di me, e non

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vino e ostiera seducente? Un vecchio marinar vi ritrovate, che vi schiude una stanza puzzolente ... Della cantina ohimè non ne parlate! Ma quando

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l'ostriche e il merlano. - La gente crolla il capo e se ne va, dicendo : - É un pazzo - ed io soggiungo piano : - V'ha chi tali ci crede anche in città. -

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avea la mesta, amor d'amiche la povera tosa; ella era brutta, e in cenci avea la vesta ... qual giovin mai l'avrìa menata sposa? Vedea le forosette in

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Ecco una landa solitaria e bella come la speme di un morente. Il cielo è di un vivido azzurro e senza velo; contadina che spigoli sul prato, carro

poesia

nere passar davanti a schiere, lasso! e non una ne sortì, gentile tesor primaverile, a offrirmi i baci, a offrirmi il santo affetto sognato al loro

poesia

guatarmi colla faccia arcigna e dura: guardò poi la mia pittura e partì senza parlarmi: al risvolto di una via sghimbiò lesto, fuggì via ... io ne vidi

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 4 occorrenze

all'alme perverse quanto all'anime buone pur nelle sorti avverse, dona a chi segue la sua legge Iddio d'esultanza o d'oblio! più il pastore, dalle prime

poesia

canta dagli altar : " Lagrima e spera! ", ma chi celebra mai pianto conobbe, mai di Nesso la camicia nera, il letamaio del povero Giobbe. Non

poesia

; attenderò giammai che il cimiter si schiuda alle canzoni per amarle e sposare a' vacui lai le balde ammirazioni. Però nel giorno che un tonfo di

poesia

intègri fino alla porta dell'eterno buio! ch'io giammai mi stanchi di riporli nel core ad uno ad uno, di volta in volta che il fatal becchino li mena

poesia