Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nucleo è confuso» e quindi il getto è scomparso: né più se  ne  fa menzione nelle due osservazioni di Settembre.
qui a descrivere il sistema planetario per minuto, ma  ne  daremo un cenno per completare questo articolo: chi ne
ma ne daremo un cenno per completare questo articolo: chi  ne  desidera più diffuse notizie le troverà nell’opera le
 Ne  segue che il pianeta non sarà ben visibile se non lungo le
sua orbita, cioè nelle sue massime digressioni dal Sole.  Ne  segue ancora che il pianeta sarà visto ora a destra ora a
il Sole nel suo corso annuale apparente, non se  ne  scosterà mai oltre un certo limite.
Herschel il primo che se  ne  occupò seriamente fu l’Argelander. Confrontando le
di Bradley, concluse il moto proprio di molte stelle, e  ne  trasse per coordinate del vertice di traslazione
realmente affondata nell'acqua, nè che l’altra in arrivo  ne  sia sorta; tanto più che quanto di esse navi avvenne,
della verticale, prolungata entro il corpo della Terra,  ne  segue un diametro, e là dove nè esce stanno i nostri
dice, e la Terra non si trova nel centro di questa ovale.  Ne  consegue che la Luna non se ne sta sempre alla medesima
nel centro di questa ovale. Ne consegue che la Luna non se  ne  sta sempre alla medesima distanza dalla Terra, e che non ci
quella di un pianeta posto tra Marte e Giove. Il 21 gennaio  ne  diede comunicazione a Titius, a Bode e a Barnaba Oriani
celesti sono esterni alla Via Lattea. Il 23 novembre 1924  ne  aveva dato notizia addirittura il New York Times. Il titolo
e a chi non  ne  vide mai può la figura 37 darne una pallida idea.
della Terra (eclittica),  ne  vien di conseguenze anzitutto che essa, rispetto al piano
parte, ossia sopra, e per metà dell'altra, ovvero sotto;  ne  consegue in secondo luogo che la Luna, percorrendo la
sono così poco capiti dagli stessi letterati, che non  ne  sanno indicare l’origine nè l’etimologia.
Accertato questo fatto,  ne  segue naturalmente quale sia la durata della rotazione
veduto una cometa almeno una volta in vita sua, certo non  ne  avrà scordato il singolare
ad esempio Nettuno fa un giro intorno al Sole, la Terra  ne  fa 165 e Mercurio ne fa 683, e ciò malgrado che il giro
fa un giro intorno al Sole, la Terra ne fa 165 e Mercurio  ne  fa 683, e ciò malgrado che il giro fatto da Nettuno sia
intimamente colla diversa durata del giorno, sicchè  ne  troveremo la ragione nella spiegazione stessa di questa
Di questo siamo certi, ed il lettore sa per quale via ce  ne  siamo accertati.
pertanto un mondo senza acqua, e perciò senza nuvole che  ne  proteggano il suolo dagli infuocati raggi del Sole, senza
ha occupato molti astronomi. Lalande fino dal suo tempo  ne  avea già fatto un piccolo catalogo pubblicato nella
questo venne esteso da Zach Corr. astr. vol. VII. Molto  ne  fu accresciuto il numero dagli Herschel e recentemente dai
Schjellerup raccolse tutti questi elementi dispersi e  ne  pubblicò un importante catalogo nel n.° 1591 dell’Astr.
assiste all’intera transizione ma se  ne  tiene ai margini, come chi dalla riva, impassibile, vede
della la alla 4a grandezza il numero loro essendo 353 ve  ne  sono 75 congiunte fisicamente, cioè una ogni 4,71.
alla Terra. Ve  ne  sono anche di così piccoli da non avere una superficie
Osservando Giove con un buon cannocchiale, se  ne  vede il disco brillante attraversato da parecchie striscie
e di breve durata a tempi incerti, molte altre ve  ne  sono che mostrano dei periodi regolari e costanti.
1866. In quest’anno il signor Birmingham di Tuam nel Maggio  ne  scoprì una nella Costellazione della Corona Fig. 31 Spettro
1690 i missionari Europei a Peking  ne  osservarono una nel collo del Sagittario, ma pare che le
foto-eliografi divenuti celebri per le applicazioni che se  ne  son fatte specialmente in Inghilterra.
punti noti della medesima per definirle, ma in pratica se  ne  prendono quanti più si possono e col metodo dei minimi
dei minimi quadrati, o altra maniera di interpolazione se  ne  determinano i valori più probabili.
si dedicò allora a Sirio e non solo  ne  rilevò la parallasse ma notò anche lievi oscillazioni del
anche lievi oscillazioni del suo moto proprio. Nel 1844  ne  dedusse la presenza di una stella invisibile ma alquanto
soglia del medioevo: l’assassinio di Ipazia, per quanto  ne  sappiamo unica donna dell’antichità che abbia coltivato la
resto è certo che fra le stelle le più minute ve  ne  sono delle variabili a periodi incerti, e che hanno uno
ad osservarsi, e non meno difficili ad essere ben studiate.  Ne  segue che altrettanto difficile diventa, per momento
conserva talora il luogo del canale primitivo; talora  ne  l'una ne l'altra delle nuove formazioni coincide
talora il luogo del canale primitivo; talora ne l'una  ne  l'altra delle nuove formazioni coincide coll'antico canale.

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