Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Sull'Oceano

171233
De Amicis, Edmondo 50 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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Sull'Oceano

acque che non mostra alcuna traccia dell'uomo del tempo, lo scopo del nostro viaggio, i nostri interessi, il nostro paese, tutto ci appar così

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Il giorno dopo si doveva passare il tropico del Cancro. Me ne diede l'annunzio la mattina presto il solito cameriere, abbassando gli occhi: poichè

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marinaio doveva fornire una certa quantità a ogni donna che ne domandasse per suo uso particolare. Ora alcune si lagnavano che a loro fosse stata

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sussistenza e il numero degli abitanti, ne seguiva che i vuoti fossero sempre colmati, ad esuberanza. La prova era che nei paesi donde più si emigra non

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risvegliava l'idea della vita, poichè non v'era un respiro di vento, e sulla sua faccia non appariva una contrazione una ruga. Dava l'immagine di

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Marsiglia ed Algeri senza che se ne sia mai saputo notizia. Il comandante ricordò i piroscafi inglesi Nautilus, Newton-Colville e un altro, partiti da

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degli affollamenti, e ne nacquero rabbiose lotte di precedenza a gomitate e a fiancate, e uno scatenìo di sacrati e di grida, sotto la furia crescente

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Ma egli era tanto innamorato che non badava a nulla, e se ne stava fermo al suo posto per dell'ore, con un gomito sul ginocchio e il mento nella mano

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. Felice, il buon diavolo se ne va, lasciando il foglio. Ritorna alle tre: niente. Alle tre e mezzo: niente. Alle quattro trova dieci benedette parole

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dove, non essendoci cappella altare? E i regali? Tutte cose che, in quella vita ristretta di bordo, pigliavano importanza di affari di stato. E

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Quanto all'equatore ne discorrevano tutti. Ma qui bisogna rifarsi un poco indietro per spiegare bene quale senso facesse il mare in tutta quella

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parte più avventurosa e più bizzarra del genere umano, e anche mentre questa si trova in una condizione di vita e d'animo eccezionale. Ne avevan fatte

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una forza magnetica, e mentre ne sentivo un certo scontento e quasi un'umiliazione, mi pareva che avrei provato un sollievo a lasciarglielo intendere

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nell'interno del globo. Si capiva bene allora come i naviganti antichi che vedevano per la prima volta quel mare risplendente ne avessero turbata la ragione

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primi giorni non me ne sarei potuto fare un'idea. Bisognava aspettare che si fossero un poco assettati e ritrovati, che fossero nate le relazioni, le

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d'impaccio. Tutti ne facevan le lodi, senza conoscerlo. Solamente il mugnaio scrollava il capo, con un sorriso di pietà, portando a spasso pel cassero

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come un raggio esaminato allo spettroscopio dimostra la natura chimica della fiamma che lo vibra. Non era d'ansietà, di paura, e neppure di

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primi giorni i suoi colpi di tosse e le sue gomitate contro al tra mezzo gli intimidivano, ora ci avevan fatto l'orecchio, e se ne infischiavano

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arrivava la voce fin là, mi disse a bassa voce: - Ghe xè dele teste calde. Poi soggiunse: - Per mi, dal momento che se va sul mondo novo, cossa ne importa a

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pranzo; oltre che i passeggieri stessi, qualche volta, non sapendo che far altro per ammazzare la, noia, fondavano un giornale quotidiano. Ne vedrà e ne

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essendo trasmessa da quella che impregnava il corpo, in maniera da esser sentita in tutte le direzioni e oppostamente in tutti i punti, ne seguiva che

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salutarsi. La stessa "domatrice" che da vari giorni viveva in una specie d'effervescenza d'amor materno per tutti, se ne stava in disparte, abbattuta come

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nei corridoi. E aveva concluso solennemente: Porcaie a bordo no ne veuggio. C'era dunque da aspettarsi una scenata. Durante tutta la colazione, intanto

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. I pensieri foschi, tenuti per un momento con uno sforzo fuor della mente, vi rientravano, appena cessato quello, come un'onda di torrente, e ne

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dice del popolo: che quando si vede in calma, non si capisce in che modo ne possa uscire, come non par possibile che s'abbia mai a racquetare, quando

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contro le pareti, tolsero l'ultimo dubbio a chi ne poteva ancora avere: era una tempesta.

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passavano tra l'una e l'altra. E quell'essere in assoluta balìa d'una forza prodigiosa che non mi lasciava più libero il movimento il pensiero

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di bellissimo tempo; ma giungendo la mattina del quarto allo stretto di Gibilterra, trovammo una nebbia fitta che non ci lasciò vedere la rocca,

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con un brindisi che fece il marsigliese all'intrepidité froide del comandante, con l'accento e il sorriso consapevole di uno che se ne intende. Ma

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viaggio, ammucchiati in un altro camerino come quello, dove avrebbero visto passare altre processioni di povere genti, che se ne ritornavano al mondo

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. Egli ne aveva visto d'ogni colore, sapeva ogni cosa, aveva un consiglio franco e sicuro per tutti, in qualunque parte dell'America andassero, come se

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, e non gli vidi mover collo, piegar costa, sviar gli occhi, se non per la durata d'un attimo, dalla ragazza, la quale stava seduta al posto

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mal di mare, ne domandai notizie all'agente, che sedeva tra me e l'avvocato. Ma come! Non sapevo nulla? Avevo già la testa in America, dunque. Oh

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prua, infatti, si sentiva un mormorio vivissimo di conversazioni; ma più raccolto e più eguale dell'altre sere; e non canti grida: si capiva che

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terra dallo stretto in poi, in diciotto giorni. Mi pareva che se ne avessi avuto una zolla nelle mani l'avrei rivoltata e odorata con piacere, come un

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tanta pazienza per tre settimane, non ne rimaneva più un briciolo per le ultime ore. E molti già s'indispettivano e si lagnavano. Come mai non si vedeva

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parlavano. Il piroscafo volava, la striscia di terra s'alzava e s'allungava. Era la costa dell'Uruguay. Non si vedeva vegetazione abitato. Parecchi

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, stracciato l'album famoso delle sudicerie, ne distribuì i fogli ai suoi compagni, i quali si sparsero tra la folla, formando altrettanti cerchi di curiosi

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aveva già ripreso il suo eterno impero anche lì; non solo, ma che per effetto della scarsità ne era già, cresciuto il valore, come in America. Pochi

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vago come un sogno, mentre ne ricordavo tante cose. Non avendo mai visto nulla per via, che mi segnasse le distanze nella mente con immagini ben distinte

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Dormire? Mentita speme. Come accade a tutti dopo una giornata d'agitazione alla quale si sappia che ne seguirà un'altra non meno agitata, i

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avevano più affetti, casa, pane. Il Commissario cercava di persuaderli, che non s'era nell'Argentina, ma nell'Uruguay, che i loro parenti si sarebbero

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convenzionale d'umanitari utopisti, tanti fittavoli senza discrezione coscienza, tanti usurai senza cuore legge, tanta caterva d'impresari e di

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di quel signore. Era un negoziante agiato, stabilito a Buenos Ayres, - un infelice come se ne trovan tanti, che, pure godendo a bordo d'un'ottima

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, idropica di vanità, priva d'ogni grande ideale, non amata temuta da alcuno, accarezzata e schiaffeggiata ora dall'uno or dall'altro, come una donna

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fuggitivo. Ne correva la voce sul Galileo. Era un francese. Non si sapeva quale dei passeggieri, leggendo il Figaro arrivato a Genova il giorno stesso della

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sorriso triste, come di pietà per sè stesso, e con tutta la persona immobile, nell'atteggiamento di chi si contenta d'ammirare, e non aspetta spera

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dai bisogni nascenti della famiglia, o perchè, fatto il primo esperimento della vita coniugale, e seccatisi, ne vogliano uscire per quella via. In un

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di ritrovarlo. E dicendo questo il povero vecchio ficcò la mano scarna in una tasca del petto, e ne cavò una manata di carte logore e unte, che

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E tutta questa miseria è italiana! - pensavo ritornando a poppa. E ogni piroscafo che parte da Genova n'è pieno, e ne parton da Napoli, da Messina

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