puro; fin da' suoi primordii è un fatto sociale. Nel cieco | nato | che legge la parola colle dita, nel sordomuto che legge la |
Psicologia delle menti associate -
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le scuole rivoluzionarie predicarono all'uomo che egli è | nato | per la felicità, che ha diritto di ricercarla con tutti i |
Doveri dell'uomo -
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a perire in questa cadaverica inerzia d'un intelletto | nato | morto. Signori, ho tentato dimostrare come l'origine delle |
Psicologia delle menti associate -
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mostriamo come ciò possa essere: ciò che avviene al cieco | nato | che acquista il vedere, ci darà la via di farci intendere. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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il vedere, ci darà la via di farci intendere. Se un cieco | nato | ricuperasse la vista, egli acquisterebbe, con questo nuovo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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ragiona. Così, per esempio, è un vero mistero per un cieco | nato | questa proposizione che gli dice un veggente, e gliela dà |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non mai. Per questa ragione l' astronomia pel cieco | nato | è un puro mistero e non può impararla se non per via di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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persone fosse possibile. A quello stesso modo come il cieco | nato | non può pensare la possibilità dei colori, senza che gli |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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non avesse giammai udito parlare, non potrebbe mai il cieco | nato | aver ricorso a colori per ispiegare qualsiasi fatto della |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Non vedevano il sole di giustizia, perchè non era ancor | nato | sull' orizzonte, ma ne vedevano i raggi che facevano il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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più del mondo, sono originati da Dio, come il Figliuolo è | nato | dal Padre. Con quale efficacia maggiore si può spiegare che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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stessa persona dell' uomo? L' uomo col Verbo in sè, è già | nato | da Dio, non [può] più esser del mondo. Nascere indica il |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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questo mirabile modo di esprimersi che usa Cristo: « Chi è | nato | dalla carne, è carne; e chi è nato dallo spirito, è |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che usa Cristo: « Chi è nato dalla carne, è carne; e chi è | nato | dallo spirito, è spirito« (6) ». Ciò che viene a dire, che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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III dice: « il corpo si concepisce corrotto e fedato | nato | da semi corrotti e fedati« (5) ». Un segno che infetto era |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la divina Scrittura; nelle quali l' uomo peccatore si dice | nato | di carne. In S. Giovanni è scritto: « Ciò che è nato di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dice nato di carne. In S. Giovanni è scritto: « Ciò che è | nato | di carne è carne; e ciò che è nato di spirito è spirito« |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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è scritto: « Ciò che è nato di carne è carne; e ciò che è | nato | di spirito è spirito« (3) ». Che cosa vuol dire qui essere |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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cioè schiavo della carne? E che cosa esprime quell' essere | nato | di carne, se non venire la nostra schiavitù dalla carne |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una verità chiarissima di dire, che nel fanciullo appena | nato | vi abbia una volontà verso l' essere in universale, la |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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della filosofia che non iscopre in quel bambino appena | nato | nè idee, nè volontà, nè perciò discernimento e amore del |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che sarebbe stato chiamato Nazareno, l' altra che sarebbe | nato | in Betlemme, la terza che Iddio l' avrebbe fatto venir |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Iddio l' avrebbe fatto venir dall' Egitto? Il fatto è che | nato | in Betlemme per puro accidente fu ritenuto esser di Nazaret |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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lo Spirito invisibile, al che fare soggiunge: « ciò che è | nato | di carne è carne, e ciò che è nato di spirito è spirito« |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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soggiunge: « ciò che è nato di carne è carne, e ciò che è | nato | di spirito è spirito« (1). » Non dice più ciò che è nato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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è nato di spirito è spirito« (1). » Non dice più ciò che è | nato | dall' acqua e dallo spirito; ma a dirittura ciò che è nato |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nato dall' acqua e dallo spirito; ma a dirittura ciò che è | nato | di spirito. E` dunque uopo di considerare la parte esterna |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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circoncisi da una generazione all' altra, e anco il servo o | nato | in casa, o comperato (4). Questo sapersi che la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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(5). Non solo adunque Isacco non era circonciso, ma nè pur | nato | quando il patto spirituale ed eterno fu promesso, e però |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di quelli che sono nati da Dio, e dice: « Tutto ciò che è | nato | da Dio, vince il mondo« (3). » Ora secondo la dottrina |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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l' infanzia significa quello stato dell' uomo in cui è ben | nato | per l' unione del Verbo, ma non ha ricevuto ancora la |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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così dicono parimente ch' egli è il medesimo corpo, che è | nato | da Maria Vergine (2); e le liturgie fanno insieme coll' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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E chi non sa, che il corpicciuolo di Cristo appena | nato | era composto di assai meno materia, che non sia il corpo di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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Però le particelle che componevano il corpo di Cristo | nato | e morto e risorto non erano tutte identiche; e pure il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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a tali leggi, conseguenza delle quali fu pure l' esser | nato | Cristo bambino, e poi cresciuto fino a perfetta misura. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per sua propria natura. « Carentia formae in subiecto apto | nato | . » Ora i nostri teologi sostengono che al bambino che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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alcuna privazione , nulla al bambino manca di quello che è | nato | atto ad avere, poichè esser« nato ad avere«, vuol dire che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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manca di quello che è nato atto ad avere, poichè esser« | nato | ad avere«, vuol dire che è atto per sua natura ad avere. Ma |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di vista l' unica vera idea e forma dell' Istituto, | nato | al Calvario e uscito dal Crocifisso: in quanto che da lui |
Epistolario ascetico Vol.II -
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per questo la mia fede ne soffrirebbe. Ora io non sono già | nato | per esser dotto o per acquistarmene la gloria presso gli |
Epistolario ascetico Vol.II -
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mai a questa fama ho rivolte le povere mie fatiche; ma sono | nato | bensì per esser credente e fatto degno delle promesse di |
Epistolario ascetico Vol.II -
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dato, se non in tutto, almeno in parte cagione al dissapore | nato | tra fratelli, che debbono essere in Cristo una cosa sola; |
Epistolario ascetico Vol.II -
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una parrocchia, egli fosse parroco e ad un tempo Superiore | nato | di tutto l' Istituto entro i confini della parrocchia, e |
Epistolario ascetico Vol.III -
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al vescovato, egli sarebbe Vescovo ad un tempo e Superiore | nato | di tutto l' Istituto entro i confini della diocesi. Ciò |
Epistolario ascetico Vol.III -
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e madre, nel grembo della quale per grazia di Dio sono | nato | e sono rinato alla grazia. Il tenore dell' ossequiatissimo |
Epistolario ascetico Vol.III -
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in lui. Ella sente un non so quale timore in se medesimo | nato | dalla coscienza della propria debolezza. Ed in vero è |
Epistolario ascetico Vol.I -
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ed edificazione; per esempio dicendo: « caro fratello, mi è | nato | dubbio sulla tal cosa; vi prego, ditemi come la cosa sia »o |
Epistolario ascetico Vol.I -
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e l' interesse che prende per questo piccolo Istituto, che, | nato | unicamente per opera della divina Provvidenza, viene |
Epistolario ascetico Vol.I -
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la grazia; pure insegna la dottrina cattolica, che il | Nato | dalla Vergine non solo non contrasse, ma nè pure dovea |
Il razionalismo -
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[...OMISSIS...] ; 2 ma l' atto volontario di sua natura è | nato | ad essere in potere dell' uomo, [...OMISSIS...] . Dunque |
Il razionalismo -
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nel nostro senso, nè esterno, nè interno, come per un cieco | nato | sono i colori. Se trattasi di cose, di cui altre simili |
Psicologia Vol. I -
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stessa non è essenziale all' anima umana; è certo che non è | nato | con lei, che non è seco incominciato, che vi fu un tempo, |
Psicologia Vol. I -
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coelo descendi » e perciò appunto non muore, perchè non è | nato | della terra: il cielo è il luogo della vita e non della |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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Onde Cristo attribuisce allo Spirito l' uomo nuovo, l' uomo | nato | alla santità; il qual uomo perciò si dice divenuto uno |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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non può nascere in modo alcuno se non dopo che quel primo è | nato | e gli ha somministrata la materia di cui bisogna. Ora da |
Principio supremo della metodica -
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le quali opera l' umana natura. Che se l' egoismo è già | nato | nel cuore umano, la malattia, di cui parliamo, prende anch' |
Principio supremo della metodica -
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dell' oggetto ignorato, diconsi attributi . Così il cieco | nato | dà le proprietà dei suoni ai colori di cui sente ragionare, |
Sulle categorie e la dialettica -
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acuto di tante aberrazioni e di tante stravaganze era | nato | da sè, e s' era messo di contro a tutti, lo scetticismo . |
Aristotele esposto ed esaminato vol. I -
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d' un solo tutto, la perfezione dell' uomo. L' uomo | nato | alla società e vivuto nella società co' suoi simili fin |
Scritti vari di metodo e pedagogia -
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sicchè non avesse mai veduto luce e colori, ovvero fosse | nato | cieco; 2 altri non cadono nella percezione umana, perchè |
Psicologia Vol.III -
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