aspettava con la cena pronta ed il fuoco cigolante nel focolare pulito. Ella soffiava il naso al piccolo Anania, gli puliva gli occhi, narrava al marito gli
, impulsivi ed egoisti, si amavano per esuberanza di vita e per bisogno di godimento. Anche la madre di Olì, a quanto narrava la figliuola, era stata una
dei piedini e delle manine terrose, e gli aveva soffiato violentemente il naso. Ogni sera, filando accanto al fuoco, ella narrava le gesta eroiche del
diede una vecchia donna sarda che vive a Roma: anch'essa mi narrava delle storie, ma non belle come le vostre.» «Vive a Roma? E come fece ad andarci