come appartenenti alla narrative art (ossia a quell’indirizzo che “racconta” eventi passati o presenti attraverso l’uso di documentazioni fotografiche e
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, arte programmata e cinetica), d’altro canto, con la body art e la narrative art, si assisteva — come ho già detto — a uno sconfinare di pittura e
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mercato, stanco di arte concettuale e di narrative art, i cui prodotti erano o decisamente non commerciabili, o ridotti a documenti non unici, e dove non
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’ambiente urbano, forse per la difficoltà di realizzare con questo mezzo opere analoghe a quelle che l’arte concettuale, la narrative art, la poesia
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