Charlie Chaplin ha «ufficialmente» descritto questo suo lavoro una «commedia romantica». Vi si narra la lieta vicenda d'una contessa apolide (Sophia
giornali
frutto di immaginazione femminile durante amorosi convegni: la bella Shahrazad, appunto, le narra al dispotico Shahriyar che, propostosi di uccidere la
giornali