volta l'odore d'un pranzo che da' sacerdoti Salii preparavasi nel tempio di Marte, essendo giunto alle sue narici, egli abbandonò il tribunale e andò
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molesti alle narici dilicate. lo non pretendo che si debba misurare i gradi dell' incivilimento dal numero delle lavandaie; ma la sucidissima carta su
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I.ª Serie. Sono atti inurbani, perché negli astanti generano nausea, i seguenti: Frugarsi colle dita nelle narici o nelle orecchie; Porsi le mani in
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vivande, il che è schifosa usanza, perchè l'immaginazione fa supporre che possa cadere dalle narici tutt'altro che essenza di rose. I popoli del
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vetro ed altri corpi lucenti, e con quale esultanza la fronte le guance, le orecchie, le narici e fin le labbra ne adornano. Maltebrun, Précis de la
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