Sorrento, coralli di Napoli, oreficerie di Roma, in una parola industrie artistiche; così l’animo si trovava, per ogni verso, singolarmente disposto a
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energìa e minori eccessi. Nel periodo del nostro risorgimento letterario, la Toscana non fu quella che produsse il maggior numero di scrittori. Napoli
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, Napoli, e di quest’ultima non s’è ancora parlato. Ivi l’Accademia ottenne i suoi maggiori e più eccessivi trionfi, e perciò la reazione vi fu più violenta
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La bellezza del clima, i paesaggi stupendi che circondano Napoli, e i molti forestieri che ne chiedono sempre qualche ricordo disegnato o dipinto
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più perdonato in quello della vittoria. Inondare di luce l’Accademia per mostrarne gli errori fu utile a Napoli; come fu utile a Firenze ispirarsi al
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