nelle sue idee poco liete, Carmela Minino discese verso la strada di Chiaia dove sono le botteghe dei maggiori fiorai napoletani. Le mura di Toledo e
sacrificio, Carmela dimenticò completamente di pregare. Con la familiarità religiosa comune ai cuori semplici napoletani, con la empietà ingenua dei
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Speranzella, che sale verso i quartieri di Montecalvario, borghesissimi quartieri napoletani. È una trattoria di second'ordine, di molto second'ordine
piovevano luce su tavole dove cenavano i Napoletani, a gruppi di tre, di quattro, di cinque, con un affaccendarsi di camerieri, che non bastavano
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