Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: nano

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da riprodurre sia in casa che fuori, compatibili con i  nano  droni <http://www.abcdroni.it/i-migliori-nano-droni>.
di canzonatura! — Ah! ah! ah! Il Re guardò, e vide il  Nano  che si contorceva dalle risa con quella sua gobbetta e
essa sarà tua sposa, con, mezzo regno per dote. - Il  Nano  continuava a contorcersi dalle risa: — Ah! ah! ah! - È a
per dote. - — Maestà, se dite per davvero, — rispose il  Nano  — prima dovete riprendervi quel che mi deste l' altra
figliuola gli fece dire di sì. Si rivoltò colle spalle al  Nano  e stette ad aspettare la pedata: però il Nano volle
spalle al Nano e stette ad aspettare la pedata: però il  Nano  volle mostrarsi più generoso di lui; e invece di menargli
batter d'occhio, cavallo e Reginotta furono lì. Allora il  Nano  disse al Re: — Maestà, datemi un pugno sulla gobba! non
l' altra per le braccia, e tira, tira, tira, il Nano, da  nano  che era, diventò un bel giovine di alta statura. Il Reuccio
le parole fatate, in un colpo sparì. La Reginotta e il  Nano  (lo chiamarono sempre così) furono moglie e marito. E noi
dignità umana e "neutralità" del diritto. Dal lancio del  nano  al comico razzista
ad essere raggiunto da questi epiteti (Berluscaz  nano  pelato, mafioso). Non mi toccano... Fanno male a chi mi
rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un  Nano  si affacciava e posava un piatto di minestra sul davanzale.
e posava un piatto di minestra sul davanzale. Un giorno il  Nano  disse: — È stato arrestato Pic; aveva un sacco pieno di
non seppe frenarsi. — Che cosa voleva? — Maestà, — disse il  Nano  — vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno e la
intiero. — Parola di Re non si ritira. — Parola di Re! — Il  Nano  partì. E non era trascorsa una settimana, che il Re
sue braccia sul tavolo, ottenendo così l'impressione che il  nano  sia seduto sul tavolo. Meglio se il conferenziere infilerà
persone della sala. Allora si potrà aprire la porta ed il  nano  si presenterà tenendo il più strampalato discorso possibile
Un pianeta  nano  è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa
non seppe frenarsi. - Che cosa voleva? - Maestà, - disse il  Nano  - vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno e la
intiero. - Parola di Re non si ritira. - Parola di Re! Il  Nano  partì. E non era trascorsa una settimana, che il Re
ci sentiva neppure. - Bella parola di Re! - gli disse il  Nano  una volta. - Ah, nanaccio impertinente! E il Re gli tirò un
- Doveva esser morto! Andarono a vedere in istrada; ma il  Nano  non c'era più. Si era rizzato di terra, si era ripulito il
la dovrebbe mantenere. - Come? Lei dunque voleva quel  Nano  gobbo e sbilenco? - Non intendevo dir questo; ma ... chi dà
mantenere. Anche la Regina non viveva tranquilla: - Quel  Nano  era potente: aveva vinto l'Uomo selvaggio; doveva tramare
di canzonatura! - Ah! Ah! Ah! Il Re guardò, e vide il  Nano  che si contorceva dalle risa con quella sua gobbetta e
essa sarà tua sposa, con mezzo regno per dote. Il  Nano  continuava a contorcersi dalle risa: - Ah! Ah! Ah! E a
regno per dote. - Maestà, se dite per davvero, - rispose il  Nano  - prima dovete riprendervi quel che mi deste l'altra volta.
figliuola gli fece dire di sì. Si rivoltò colle spalle al  Nano  e stette ad aspettare la pedata: però il Nano volle
spalle al Nano e stette ad aspettare la pedata: però il  Nano  volle mostrarsi più generoso di lui; e invece di menargli
batter d'occhio, cavallo e Reginotta furono lì. Allora il  Nano  disse al Re: - Maestà, datemi un pugno sulla gobba! Non
l'altra per le braccia, e tira, tira, tira, il Nano, da  Nano  che era, diventò un bel giovine di alta statura. Il Reuccio
le parole fatate, in un colpo sparì. La Reginotta e il  Nano  (lo chiamarono sempre così) furono moglie e marito. E noi
ci sentiva neppure. — Bella parola di Re! — gli disse il  Nano  una volta. — Ah, nanaccio impertinente! - E il Re gli tirò
— Doveva esser morto! — Andarono a vedere in istrada; ma il  Nano  non c' era più. Si era rizzato di terra, si era ripulito il
la dovrebbe mantenere. — Come? Lei dunque voleva quel  Nano  gobbo e sbilenco? — Non intendevo dir questo; ma.... chi dà
mantenere. - Anche la Regina non viveva tranquilla: — Quel  Nano  era potente: aveva vinto l' Uomo selvaggio; doveva tramare
Carlo I, il celebre  nano  Hudson fu presentato alla regina Enrichetta Maria entro uno
1944: «Apprendo da Macmillan che Croce è un professore  nano  sui settantacinque anni che ha scritto buoni libri di
alla moglie di lui: tutto, fuorchè lasciar entrare il  nano  nella mia terra. D'un tratto vidi la zia alzarsi anche lei,
umano. Il secondo, alla novità etica delle applicazioni  nano  e neuro-tecnologiche e dunque con riguardo alla questione
disteso sulla sabbia nel letto del ruscello, e il vecchio  Nano  cer- cava di trascinarlo nella sua caverna. Appena questi
Duolo ebbe pronunziate queste parole, fu afferrato dal  Nano  e trascinato sott’acqua. Intanto Celeste aspettava il
per guardare nel fondo del ruscello. Appena il  Nano  vide che Celeste non metteva le mani nell'acqua, temendo
Ecco quel che il mortale, venera come forte. - Quando il  Nano  del ruscello ebbe udito queste parole si diede per vinto, e
che egli non molestasse più nè lui nè altri. Allora il  Nano  si tuffò nel ruscello e ne trasse fuori il principe Sole e
I tre Principi vissero per un certo tempo nella foresta. Il  Nano  li serviva con amorosa cura, recava loro i frutti profumosi
amato dai fratelli e dal popolo. E il Nano? Il  Nano  aveva preso a voler bene ai tre Principi, e quando essi
sarebbe cresciuto. Un giorno gli si presentò un vecchio,  nano  e sbilenco, con naso enorme a tromba, e occhi piccini
la farò io. - E tu chi sei? - Sono il Reuccio di Spagna. Il  nano  mi ha fatto l'incanto perché non ho voluto sposare la sua
uovo di piccione. Se lo mise in tasca e ripartì. Il  nano  lo attendeva davanti alla porta di casa. - Ahi Saetta!
finalmente, un figliuolo, lo spinse ad eseguire quel che il  nano  gli aveva consigliato. - Bada, moglie mia: sostituiscilo a
la prova. E attesero, moglie e marito, incerti se il  nano  si fosse divertito a canzonarli. Si sentirono peggio che
tartaruga! Lo scherzo non poteva essere peggiore! Se il  nano  mi capita tra i piedi! - Non cimentarti ... Meglio questo
che includa il divieto di introdurre in commercio  nano  materiali non testato o non sicuri e richieda a produttori
dai quali era escluso; il vizio del bere fu per il sublime  nano  una condizione scellerata, una necessità in certo senso
rilievo dei contorni. Sotto la elegante sopraveste del  nano  si indovinavano un torace di granito, due braccia di
caso soltanto ... - Dessa mi appartiene! - interruppe il  nano  vivamente. - Interrogatela! ... Non posso supporre che ella
diritti più urgenti. Così parlando, la donna guardava il  nano  fissamente, colla espressione supplichevole e mesta del
Il Virey non esitò un istante a porgere il foglio. Il  nano  lo percorse rapidamente coll'occhio, e parve disarmato. -
potuto scorgere le facoltà che al mio caso si confanno. Il  nano  aggrottò le ciglia, le sue labbra impallidirono e parvero
un pittore lombardo, Giacomo Ceruti, e di un suo quadro, Il  nano  (fig. 59), una vera sintesi di descrizione del personaggio
lui suggerite dalla scena, anzi per le emozioni che lo domi  nano  malgrado la scena.
E io tenni la promessa. Mandai col vecchio la lettera del  nano  alla moglie del mio creditore e ricevetti subito la
spiega tutto quello che avvenne da quel momento in poi. Il  nano  si fermò per un attimo in mezzo alla strada, forse per
dentro casa e chiudo la porta. Se io non apro, penso, il  nano  è ben costretto a riprendersi Ia bambina: e se la lascia
Qualche cosa che doveva essere molto rassicurante perchè il  nano  non esitò ad aprire il suo mantello e a dare al vecchio un
l'elenco dei soprannomi dei contendenti: ricordo Berluskaz,  Nano  pelato, oltraggiosi, e «faccia da mortadella», «tortellino»
luce. Una volta entrato, avvicinati al letto dove dorme il  Nano  e rubagli tre cose che tiene sotto il guan- ciale: il
lucenti della Fata, e fece come essa gli aveva detto. Il  Nano  dor- miva saporitamente. Il Manovale gli mise una mano
che penetrasse nella fortezza, dove si era barricato il  Nano  dopo che gli aveva rubato il balsamo, l'anello e la tromba;
bambina, senza neppure vederla, senza neppure toccarla. II  nano  era sparito fra la nebbia, il vecchio aveva chiuso la
di pagare,,. La zia mi guardò come I'altra volta quando il  nano  le aveva rivelato la mia colpa: ma c'era meno sorpresa nei
s’è messa in posa la nana; e anche il cane, e il  nano  lo spinge col piede per persuaderlo a levarsi di mezzo. È
Egli aggiunge: «in questa stagione (agosto 1868) un pero  nano  del mio giardino produsse una cinquantina circa di larve
pel suo cencioso ferraiuol turchino, o urtato in fallo il  nano  che canta i salmi al muro del cammino; e Dio, travolto in
avessero tutti fatto lega contro di me, la famiglia del  nano  con la famiglia del gigante, per togliermi quanto avevo,
avvicina il tempo.... Ho sognato stanotte ch'era venuto il  nano  con un involto. Ho pensato bene, e vorrei che la creatura
preso il color biondo, allora, scaldato uno stampo liscio a  nano  canellato, versatevi il suddetto zuccaro caramelizzato nel
dentro. Ricordai la notte in cui avevo trovato il  nano  seduto davanti al tavolino del nostro salotto. Adesso era
via, non potendo ormai più dubitare che colui fosse un  nano  fatato. Come stava dentro la roccia e come ne usciva senza
sconosciuta al portalettere,,. L'indirizzo che il  nano  mi aveva dato era falso.