Lucietta, giungendo le mani. - È un omo - asserì sua madre. | Nannina | rideva, sollevando, guardinga, la visiera del famoso |
Il romanzo della bambola -
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doveva essere una bimba modesta e buona. Si vedeva che | Nannina | era più saggia; ma gli era certo, anche, che tutte e due le |
Il romanzo della bambola -
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caduti tra nuova gente. Giunti che furono tutti a casa, | Nannina | depose Orlando in un angolo della rustica stanza da letto |
Il romanzo della bambola -
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Lucietta, giungendo le mani. - È un omo - asserì sua madre. | Nannina | rideva, sollevando, guardinga, la visiera del famoso |
Il romanzo della bambola -
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doveva essere una bimba modesta e buona. Si vedeva che | Nannina | era più saggia; ma gli era certo, anche, che tutte e due le |
Il romanzo della bambola -
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caduti tra nuova gente. Giunti che furono tutti a casa, | Nannina | depose Orlando in un angolo della rustica stanza da letto |
Il romanzo della bambola -
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vita, là su, era davvero tranquilla. | Nannina | e Lucietta, avvezzate ammodo dalla madre, che intendeva |
Il romanzo della bambola -
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fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, | Nannina | aveva tolto tutta la polvere appiccicata come un lurido |
Il romanzo della bambola -
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dunque, pacificamente in piedi, accosto al camino, dove | Nannina | lo metteva nel mentre ch'ella sfaccendava insieme alla |
Il romanzo della bambola -
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vita, là su, era davvero tranquilla. | Nannina | e Lucietta, avvezzate ammodo dalla madre, che intendeva |
Il romanzo della bambola -
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fossero costì nati anche loro. Pianino, con ogni riguardo, | Nannina | aveva tolto tutta la polvere appiccicata come un lurido |
Il romanzo della bambola -
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dunque, pacificamente in piedi, accosto al camino, dove | Nannina | lo metteva nel mentre ch'ella sfaccendava insieme alla |
Il romanzo della bambola -
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rigovernavano, preparavano i legumi per il desinare. Spesso | Nannina | insegnava ora una cosa ora un'altra alla sorella, o la |
Il romanzo della bambola -
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gioia, perchè quell'idea le era proprio andata a genio. | Nannina | osservava, spalancando gli occhi ingenui: - Ma come si |
Il romanzo della bambola -
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rigovernavano, preparavano i legumi per il desinare. Spesso | Nannina | insegnava ora una cosa ora un'altra alla sorella, o la |
Il romanzo della bambola -
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gioia, perchè quell'idea le era proprio andata a genio. | Nannina | osservava, spalancando gli occhi ingenui: - Ma come si |
Il romanzo della bambola -
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al giorno; non debbo dare un soldo a nessuno; domandate a | Nannina | vostra nepote, che mi garantisce… - Nannina dovrebbe |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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domandate a Nannina vostra nepote, che mi garantisce… - | Nannina | dovrebbe trovare qualcuno che garantisse lei… - borbottò |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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- scendo a fumar un sigaro all'aria aperta. Ti mando | Nannina | -. Non aveva potuto cavar nulla di bocca ai mezzadri. |
Racconti 2 -
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no. Egli non poteva per ciò supporre che quel che essi e | Nannina | sentivano nella villa provenisse da eccessiva nervosità o |
Racconti 2 -
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di uscire, non avendo vestiti nuovi, perchè donna | Nannina | è molto superba. Adesso, nientemeno, il padre la vuole far |
STORIA DI DUE ANIME -
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pagare nè il commesso, nè il contabile: d'altronde, donna | Nannina | è una bella giovane... - Voi che cosa dite, donna |
STORIA DI DUE ANIME -
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- Vorrei… vorrei tre soldi di carne, la mangeremo col pane, | Nannina | e io, - disse ella con una graziosa smorfia di golosità. - |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
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