legno posto al quarto piano, Nanni, il maestro muratore, ricurvo presso una pila di mattoni, sceglieva quelli sani e, portati che li aveva sotto qualche
Da un anno, cioè da quando s'eran gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano, egli era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso
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sembrava che negli occhi, larghi e mobili, gli passassero rapide fosforescenze gialle. — Gli è un fetaccio! - aveva detto Nanni, posando, con una
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