, giubilanti, li chiamavano perché entras- sero .i vedere. «Ohi! Verzé, ohi! Ro, Jusé. Oh! oh!, Nannì, Pié...» Apostrofarli così e trarli in casa, insolito
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sentir questo fischio, Nanni, il bellissimo gatto soriano di Moccolino, entrò in punta di piedi nella stanza, annusando qua e là, forse con la
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, non c'era verso che volesse staccarsi. Era Nanni, il gatto dell'oste Moccolino. Alla fine si staccò, e fuggì via per i campi. Golasecca, urlando dalla
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accecato." "No, no, no." "Sì, sì, sì." "Credetelo, Golasecca, quello che vi ha accecato non sono stato io; sarà stato Nanni, il gatto di Moccolino
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il povero Nanni nella tasca di Golasecca, si diè a fuggire attraverso gli alberi della foresta, senza curarsi dove sarebbe andato a battere il capo. Il
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