Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 n  1, τ n 1, μ n 1
n 1, τ  n  1, μ n 1
n 1, τ n 1, μ  n  1
= l  n  1 t n 2 m n 3
= l n 1 t  n  2 m n 3
= l n 1 t n 2 m  n  3
= l  n  1 t n 2 m n 3,
= l n 1 t  n  2 m n 3,
= l n 1 t n 2 m  n  3,
Si consideri un sistema olonomo costituito da  N  punti P i (i = 1, 2,..., N) e dotato di n gradi di libertà,
costituito da N punti P i (i = 1, 2,..., N) e dotato di  n  gradi di libertà, e, riferendolo ad un generico sistema di
generico sistema di coordinate lagrangiane (indipendenti) q  n  (n = 1, 2,..., n) si abbia
particolare, per le forze di propulsione F ed f (n 1 = 1,  n  2 = -2, n 3 = 1) e per le potenze Π e π (n 1 = 2, n 2 = -3,
per le forze di propulsione F ed f (n 1 = 1, n 2 = -2,  n  3 = 1) e per le potenze Π e π (n 1 = 2, n 2 = -3, n 3 = 1)
1 = 1, n 2 = -2, n 3 = 1) e per le potenze Π e π (n 1 = 2,  n  2 = -3, n 3 = 1) varranno le relazioni
2 = -2, n 3 = 1) e per le potenze Π e π (n 1 = 2, n 2 = -3,  n  3 = 1) varranno le relazioni
= l  n  1 t n 2 m n 3,
= l n 1 t  n  2 m n 3,
= l n 1 t n 2 m  n  3,
F 1 + Φ 1·2 = 0, F  n  – Φ n-1·n = 0.
 n  1, n 2…, n n denotano certi N numeri interi. Qualora le Fi
n 1,  n  2…, n n denotano certi N numeri interi. Qualora le Fi non
n 1, n 2…,  n  n denotano certi N numeri interi. Qualora le Fi non fossero
n 1, n 2…, n  n  denotano certi N numeri interi. Qualora le Fi non fossero
n 1, n 2…, n n denotano certi  N  numeri interi. Qualora le Fi non fossero fra loro
coefficiente di riduzione delle grandezze di dimensioni  n  1, n 1, n 3.
di riduzione delle grandezze di dimensioni n 1,  n  1, n 3.
di riduzione delle grandezze di dimensioni n 1, n 1,  n  3.
così, si continua fino al vettore applicato Q  n  Q 1, che, essendo equipollente ad F n risulta pur
vettore applicato Q n Q 1, che, essendo equipollente ad F  n  risulta pur equipollente per la seconda delle (6) allo
ogni possibile sistema olonomo di  N  punti si possono particolare assumere come coordinate
coordinate cartesiane x i, y i, zi (i = 1, 2,…, N) dei suoi  N  punti, le quali, se n è il grado di libertà del sistema,
x i, y i, zi (i = 1, 2,…, N) dei suoi N punti, le quali, se  n  è il grado di libertà del sistema, risulteranno legate fra
legate fra loro (ed eventualmente al tempo) da l = 3N -  n  equazioni (cfr. n. 4) del tipo
se ad una qualsiasi poligonale P 1 P 2..., P  n  si può associare un poligono chiuso Q 1 Q 2..., Q n, tale
Q 1 Q 2..., Q n, tale che le rette Q 2 Q 1, Q 3 Q 1…, Q  n  dei lati e delle diagonali concorrenti in Q 1 risultino
parallele a P 1 P 2, P 2 P 3…, P n-1 P n, P 1 P 2..., P  n  costituisce u n poligono funicolare, di cui Q 1 Q 2..., Q n
P 1 P 2, P 2 P 3…, P n-1 P n, P 1 P 2..., P n costituisce u  n  poligono funicolare, di cui Q 1 Q 2..., Q n è il poligono
n costituisce u n poligono funicolare, di cui Q 1 Q 2..., Q  n  è il poligono delle forze.
R è la costante precedente, ed n',  n  sono due numeri interi. Facendo n'=1, ed n= 2, 3, 4... si
proiettando il poligono funicolare P 1 P 2,.., P n-1 P  n  sui due assi coordinati ed esprimendo che queste proiezioni
ed esprimendo che queste proiezioni altro non sono che x  n  - x 1, y n - y 1 Otteniamo così
che queste proiezioni altro non sono che x n - x 1, y  n  - y 1 Otteniamo così
n'=2, ed  n  = 3, 4, 5... si riottiene la (10) che rappresenta la serie
che rappresenta la serie di Balmer: e facendo n' = 3 ed  n  = 4, 5, 6... si ottengono le frequenze della serie di
1 P 2..., P n, i lati e le diagonali Q 2 Q 1,Q 3 Q 1..., Q  n  Q 1, orientati verso Q 1, sono ordinatamente equipollenti
Q 1 - Q  n  = F n.
abbiano rispetto a lunghezze, tempi e masse le dimensioni  n  1, n 2, n 3, il rapporto
rispetto a lunghezze, tempi e masse le dimensioni n 1,  n  2, n 3, il rapporto
rispetto a lunghezze, tempi e masse le dimensioni n 1, n 2,  n  3, il rapporto
Se fra le 3N equazioni scalari (2') eliminiamo le  n  coordinate lagrangiane, otteniamo, nell’ipotesi che la (3)
che la (3) sia di caratteristica n, esattamente 3N -  n  equazioni indipendenti fra le x i, y i, z i (i = 1, 2,... ,
denotiamo con x 1, y 1 e x n, y n, le coordinate di P 1, P  n  e con l 1 l 2,..., l n-1 le lunghezze, pur esse conosciute
 n  1, n 2, n 3 si chiamano le dimensioni di Q; mentre
n 1,  n  2, n 3 si chiamano le dimensioni di Q; mentre l'equazione
n 1, n 2,  n  3 si chiamano le dimensioni di Q; mentre l'equazione
o (vettore) risultante dei vettori dati v 1, v 2,..., v  n  e si scrive
(2) F  n  ≥ 0, T ≤ fF n.
τ ≤ h 1 N, Γ  n  ≤ hN,
di un vettore per un numero. - Se v è un dato vettore ed  n  un intero positivo qualsiasi, la somma di n vettori uguali
dato vettore ed n un intero positivo qualsiasi, la somma di  n  vettori uguali a v è, per definizione, il vettore che ha la
la stessa direzione e lo stesso verso di v e la lunghezza  n  v. Esso dicesi prodotto di v per l’intero n e si designa
e la lunghezza n v. Esso dicesi prodotto di v per l’intero  n  e si designa con n v.
Esso dicesi prodotto di v per l’intero n e si designa con  n  v.
al caso particolare in cui X = kx n, Y = k y n, Y = k y  n  (k, n costanti).
caso particolare in cui X = kx n, Y = k y n, Y = k y n (k,  n  costanti).
che siano fissate le posizioni dei due estremi P 1 P  n  e, interpretando, come è lecito, le n - 2 forze parallele F
dei due estremi P 1 P n e, interpretando, come è lecito, le  n  - 2 forze parallele F 2 F 3..., F n-1 come pesi,
più probabile si riduce così alla determinazione dei numeri  N  1, N 2, ..., N s, ... in modo che soddisfino le due
si riduce così alla determinazione dei numeri N 1,  N  2, ..., N s, ... in modo che soddisfino le due relazioni
riduce così alla determinazione dei numeri N 1, N 2, ...,  N  s, ... in modo che soddisfino le due relazioni (5) e (6) e
(5) e (6) e rendano massimo (4). Si trova così che i numeri  N  s sono espressi da
supposto orientato l'asse delle x in modo che l’ascissa x  n  di P n sia maggiore dell’ascissa x 1 di P 1, (cioè nel
orientato l'asse delle x in modo che l’ascissa x n di P  n  sia maggiore dell’ascissa x 1 di P 1, (cioè nel verso da P
potrebbe essere negativa senza che i punti P 1 P 2,..., P  n  si susseguissero per ascisse (algebricamente) decrescenti
decrescenti il che è impessibile, dato che x  n  > x 1.
potenza n-esima (con  n  intero e positivo) di un o. l. 9t è definita ovviamente
di un o. l. 9t è definita ovviamente come il prodotto di  n  fattori uguali ad . Si conviene poi che = 1.
ad un poligono convesso di  n  lati, l'osservazione finale del n. 52, cioè dimostrare che
52, cioè dimostrare che è in equilibrio il sistema piano di  n  vettori perpendicolari ai lati di un poligono convesso ad n
n vettori perpendicolari ai lati di un poligono convesso ad  n  lati nei rispettivi punti medi, di lunghezze proporzionali
una potenza, poiché  n  1 = 2, n 2 = -3, n3 = 1, si avrà
una potenza, poiché n 1 = 2,  n  2 = -3, n3 = 1, si avrà
fissato n, il quanto azimutale k può assumere solo gli  n  valori
fra loro nel rapporto ν, sussisterà la relazione (n 1 = 2,  n  2 = -3, n 3 = 1)
nel rapporto ν, sussisterà la relazione (n 1 = 2, n 2 = -3,  n  3 = 1)
uno stesso sistema di unità) di una grandezza di dimensioni  n  1, n 2, n 3, valutata rispetto alla nave e al modello,
sistema di unità) di una grandezza di dimensioni n 1,  n  2, n 3, valutata rispetto alla nave e al modello, avremo
sistema di unità) di una grandezza di dimensioni n 1, n 2,  n  3, valutata rispetto alla nave e al modello, avremo
un sistema olonomo di  N  punti è riferito a certe n coordinate lagrangiane
un sistema olonomo di N punti è riferito a certe  n  coordinate lagrangiane indipendenti
« probabilità», si deve pensare di avere un gran numero  N  di sistemi indipendenti identici e sottoposti alle stesse
ottico, si poteva riferirsi alla presenza simultanea di  N  fotoni: qui non è possibile, perchè N particelle agirebbero
simultanea di N fotoni: qui non è possibile, perchè  N  particelle agirebbero tra loro alterando le rispettive
una grandezza, si intende che si deve misurare questa negli  N  sistemi suddetti, e prendere la media.
n' è fisso ed  n  assume tutti i valori interi da un certo valore in poi.
assumere  n  sotto la forma b Λ t (cfr. n. 77) e derivare materialmente.
a esso. Si costruisce una spezzata B 1 B 2... B  n  k coi vertici B 1 B 2..., B n, rispettivamente situati
situati sulle linee d’azione di v 1, v 2,…, v  n  e coi lati ordinatamente paralleli a PA 1, PA 2,..., PA n.
PA 2,..., PA n. La parallela per B 1 alla PO incontra la B  n  K in un punto Q situato sull’asse centrale del sistema
P i = P i (q l, q 2,... , q  n  |t). (i = 1, 2,... , N).
se il sistema articolato P 1 P 2..., P  n  si immagina sottoposto ai nodi P 1 P 2..., P n a forze
1 P 2..., P n si immagina sottoposto ai nodi P 1 P 2..., P  n  a forze ordinatamente equipollenti a Q 1 Q 2, Q 2 Q 3…, Q n
n a forze ordinatamente equipollenti a Q 1 Q 2, Q 2 Q 3…, Q  n  Q 1, e si assumono per gli sforzi Φ 1·2 , Φ 2·3 ,…, Φ n-1·n
assoluti, le direzioni e i versi di Q 1 Q 2, Q 2 Q 3…, Q  n  Q 1, rispettivamente, risultano senz’altro verificate, per
definizione di due ulteriori incognite (le azioni F 1 ed F  n  subite dai nodi d’attacco P 1 e P n ) e non interessano la
(le azioni F 1 ed F n subite dai nodi d’attacco P 1 e P  n  ) e non interessano la configurazione del poligono. Ora le
la configurazione del poligono. Ora le (5) (che sono  n  - 2 equazioni vettoriali nel piano) si traducono in 2(n -
. - Per una forza, essendo  n  1 = 1, n 2 = -2, n3 = 1, si avrà
. - Per una forza, essendo n 1 = 1,  n  2 = -2, n3 = 1, si avrà
solito si usano i due interi k ed  n  (anzichè k ed n') per caratterizzare l'orbita.

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