Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: motore

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non conteneva il principio del moto e ricorse ad un primo  motore  fuori della natura. Noi esporremo tantosto questa parte, la
è continuo ed eterno (1): dunque è necessario che ci sia un  motore  continuo ed eterno: perchè l' effetto non può essere
non può essere maggiore della sua causa. Questo primo  motore  deve essere una sostanza, chè la sostanza è la prima delle
volontà, il primo voluto [...OMISSIS...] . Ma il primo  Motore  è assolutamente bello e in esso tende prima di tutto la
Aristotele Iddio sotto l' unico concetto di primo  motore  immobile, non c' era più verso di pensare che le cose
d' un primo Creatore, e l' altro solo quella d' un primo  Motore  (3). Come poi a malgrado di questo in altri luoghi descriva
razionale ed astratto. Infatti attribuisce al suo primo  motore  l' essere atto purissimo, e prima intellezione; in modo che
è »(3) ». Sebbene dunque Aristotele chiami Iddio il primo  motore  di tutte le cose, tuttavia in questo sistema non è già esso
di questa conseguenza. Vede bensì Aristotele, che il primo  motore  deve essere unico numericamente, appunto perchè non deve
è atto che ha in sè il suo compimento (1). Dunque il primo  motore  immobile è uno di ragione e di numero » » (2). Ma questo
obbligato di dedurre la prova della unicità del primo  motore  non dall' intrinseca sua natura, ma da ragioni esterne,
. Per dimostrare dunque l' unicità del primo  Motore  ricorre alla supposizione che un primo cielo, detto il
può applicare l' argomento con cui egli provò che il primo  Motore  dee essere « « un' intellezione che ha per oggetto sè
attuazione. Se dunque Aristotele ripone la natura del primo  Motore  in un atto intellettivo che finisce in sè stesso, sempre
essere. E per ciò stesso non si può dedurre l' unicità del  Motore  immobile, come infatti non potè inferirnela Aristotele.
esso dipende l' universo. Ma non così. Aristotele parla del  motore  immoto, e tutto ciò che dice, conviene perfettamente a
move il suo astro, a che il moto del primo cielo mosso dal  Motore  supremo? - Il primo mobile gira con un moto uniforme,
gli animali ne' quali è possibile, il principio maschile e  motore  [...OMISSIS...] tende a costituirsi diviso dal principio
finale e di Primo motore. Conchiude dunque, che il Primo  motore  è unico non solo di specie, ma anche di numero; che dalla
se s' intende superficialmente, sembra condurre a un Primo  motore  uno di specie e non di numero. E veramente ogni cosa tende
Aristotele (2). Ma come poi il cielo, contemplando il  motore  immobile ed appetendolo, si volga in giro, qui sta appunto
idea o specie prima dà ad un tempo la qualità di specie, di  motore  e di fine, unificando in essa le tre cause. Dal che non va
degli enti sublunari trova necessario non solo un  motore  immobile, ma anche un motore eternamente mosso, e questo
trova necessario non solo un motore immobile, ma anche un  motore  eternamente mosso, e questo duplice, l' uno di moto
un Movente immobile, e quest' è la Mente oggettiva; il  Motore  Mosso, e questo è l' Appetito; e finalmente la parte mossa
che la natura divina «to agathon kai to ariston» esista nel  Motore  supremo, che paragona al duce: ma vuole che inesista ancora
è mosso a generare e comunicare la propria forma dal Primo  motore  o piuttosto dai Primi motori (2). Così agli Dei attribuisce
principio, una causa dell' ente (5). Non è dunque il primo  motore  che dà la forma e l' unità alle singole cose, ma è la
non le hanno; e se non sono perciò, nè provengono dal primo  Motore  che è il Buono e l' Ottimo, il quale solamente cagiona il
natura è causa motrice e finale. [...OMISSIS...] Il primo  Motore  dunque coll' essere appetito trae la materia al suo atto,
senz' altro concetto aggiunto, s' adatta meglio al Primo  motore  della parola «entelecheia» che ha unito il concetto di
non ne spieghi il modo. Poichè sebbene ammetta un Primo  motore  unico, tuttavia, come vedemmo, lo descrive come atto puro
che l' uomo ha immediatamente dall' intuizione del Primo  motore  (3) appartiene a quella che Aristotele chiama mente
atto puro dunque corrisponde all' Uno di Platone, ma egli è  motore  come desiderato, e non è già l' essere indeterminato, ma l'
naturali sono identiche colla prima e suprema essenza, il  Motore  immobile, o sono di diversa natura. Se sono identiche,
col qual principio vuol anco provare che un solo è il Primo  motore  e un solo il cielo ch' ei move. Ora la mente in atto è
Ma come si concilia l' esistenza di questo supremo  Motore  unico di numero, coi motori inferiori, che sono anch' essi
desiderando quello, si mova il primo, e questo è il primo  motore  naturale - il primo Cielo. [...OMISSIS...] Qui propone
altra metafora, la Natura, che è l' altro motore, cioè il  motore  interno; onde ne dà una doppia definizione, ossia la fa
fosse eterna, non produrrebbe il moto continuo (3). Questo  motore  dunque deve essere un principio, la cui essenza sia atto;
poi e fuori dell' uomo la dichiarò essere Iddio, Primo  Motore  di tutte le cose, in cui finisce ogni contemplazione ed
non sarebbe stato principio; doveva essere un primo  motore  immobile, [...OMISSIS...] , quel fine non potea essere che
possono sussistere da sè stesse anche senza materia come il  motore  immobile e la mente; 2 Quelle che non possono sussistere
da una forma all' altra; quello che move, è il principio  motore  (natura), ossia la causa efficiente ; quella a cui arriva,
se la mente eterna ossia il bene sia puramente un principio  motore  , e non anzi sia causa piena della natura stessa, e vero
di questo, che chiamammo eccitatrice . Il primo principio  motore  è il medesimo, è l' atto che pone la forma dell' animale;
è l' atto che pone la forma dell' animale; ma il principio  motore  prossimo nell' istinto sensuale è il sentimento già posto
questioni: 1 come l' anima possa far sentire il suo potere  motore  e dominatore a questi agenti; 2 come questi agenti possano
il sistema ganglionare. Fin qui abbiamo veduto il potere  motore  del principio sensitivo, supponendo che questo potere operi
e le immagini. Abbiamo veduto anche in parte il suo potere  motore  operante in conseguenza di sentimenti poco o nulla
in essa questa mobilità passiva, così il principio attivo  motore  soggiace pure a cangiamento nella sua relazione attiva,
aggiungeva all' acqua lo spirito, «nus», qual principio  motore  (2), il quale spirito è pure indicato nell' antichissimo
3 la terza insensibile, incorruttibile e immobile, il primo  motore  (2). L' ente universale non è per Aristotele un ente
che l' animale traesse dall' atmosfera, respirando, il  motore  della sua vita. La quale opinione si deve forse riporre fra

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