Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mondo

Numero di risultati: 81 in 2 pagine

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I mariti

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Torelli, Achille 7 occorrenze
  • 1926
  • Francesco Giannini e Figli
  • Napoli
  • teatro - commedia
  • UNICT
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- Io non credo ci sia stato al mondo un tempo più prosaico, più volgarmente prosaico del presente, in cui si fuma tanto...

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- Piango, sì, perchè non c'è giustizia a questo mondo; perchè non ho da rimproverarmi nulla, e non meritavo di essere tanto disgraziata. Non m'opposi

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- Ma, poichè al mondo non si può aver tutto, mia moglie non m'ama...

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Con voi, sarei andata sola in capo al mondo anch'io... a diciott'anni!

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Parlo del miglior senno del mondo. E senza molte parole, con tutta la freddezza, amicizia da parte: ti è indifferente di averlo o di non averlo? E

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E chi si dà pensiero del mondo?

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- Con tuo marito in quello stato? Che dirà il mondo?

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Il Corriere della Sera

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AA. VV. 6 occorrenze

verso la Francia col trattato di Locarno, cerca sempre più contatti di interesse e di sentimenti politici col mondo anglo-sassone. La guerra è riuscita

«Un uomo che si trova in questo momento a Parigi e che incarna la più grande potenza finanziaria del mondo, poiché egli rappresenta la potenza

drammatiche il mondo aristocratico napoletano, suscita nuovo interesse dopo che un provvedimento del Tribunale di Napoli ha assegnato la Marinella alla nonna

Nella via Sant'Onorato, si è avuta ieri, a beneficio dell'Unione degli artisti, una vendita a cui parteciparono tutti i più noti nomi del mondo

abile - dice lui - massaggiatore del mondo, colui che ebbe l'onore - dice sempre lui - di massaggiare le gambe del campione del mondo Dempsey; e poi

erano davvero innumerevoli. Gaie apparivano nel più illustre cielo del mondo le isole grandi, piccole, schiacciate, aguzze. Sparse tutte intorno

Problemi della scienza

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Federigo Enriques 37 occorrenze

non trova più alcun freno nei mondo concreto, a cui resta estraneo.

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Anzi KANT stesso dà come esempio di giudizio sintetico a priori, il principio che «in ogni cambiamento del mondo corporeo la qualità di materia resta

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a priori applicabile al mondo fenomenico rappresentato. Perciò i principii

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Tale è il pensiero della scuola d'Elea. La quale viene naturalmente da a proclamare l'immanenza del mondo, conforme alla permanenza dei concetti nel

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esprimono le condizioni sotto cui un oggetto o un rapporto, del mondo fenomenico, può venire logicamente rappresentato come elemento di un concetto

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pensiero ed il mondo fenomenico. E questo rapporto è veramente significativo. Se è lecito fingere un essere pensante in cui le associazioni degli oggetti

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Ci troviamo dunque dinanzi ad un mondo fenomenico, i cui oggetti supponiamo già associati entro certe classi (serie ecc.), subordinatamente a certi

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In qual modo si lascierà spiegare il rapporto fra certe leggi del pensiero ed il mondo fenomenico, che è implicato nella realtà obiettiva della

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riportata al mondo fisico in una immediata applicazione di essa, da chi osservi che niun oggetto reale cade sotto i concetti matematici di «punto», «linea

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mondo fisico, dove quei simboli trovano una rispondenza approssimativa in certi oggetti, da essi in tal modo rappresentati.

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Nel nostro mondo i corpi misurabili, gli uni rispetto agli altri, grazie alla possibilità che ci è data di muoverli indipendentemente dalla

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diversamente caldi, non si potrebbe più dire che «i corpi si dilatano colla temperatura». Pertanto, nel mondo suddetto, la Geometria sarebbe

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, introducendo surrettiziamente, in quel mondo, un giudice fatto a nostra immagine, che si sottrae alle leggi in esso stabilite!

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mutino le une rispetto alle altre col muoversi dei corpi? Non si creerebbe con questa ipotesi un mondo geometrico diverso dal nostro, che riconosciamo

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È un carattere peculiare dello spirito umano di essere portato a cercare nel -mondo reale i modelli concreti delle sue creazioni. Questa disposizione

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ed incompiute. Il nativismo ragiona come se potesse pensarsi una psiche formata anteriore all'esercizio dei sensi e indipendente dal mondo esterno

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che riferiamo ad una cosa qualsiasi, e l'insieme dei rapporti di questa col mondo che la circonda, dei quali possiamo acquistare in parte una

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Un tale non senso rimarrebbe veramente inesplicabile, se non si riattaccasse ad una rappresentazione antropomorfica del mondo. Ci si immagina che

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allargare la rappresentazione ad un mondo invisibile. Avremo agio però di rilevare in più punti la necessità di ammettere fra i due concetti alcuni

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visibile dei fenomeni, si sarà indotti così a costruire un mondo ipotetico invisibile, che allontanandosi sempre più da ciò che cade sotto i sensi, assumerà

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varie qualità, che sono le apparenze del mondo fenomenico, c'è una sostanza unica suscettibile soltanto di distinzioni quantitative; la spiegazione dei

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psicologiche, del principio stesso di quel modo di filosofare, che, dopo alcune osservazioni preliminari, si isola completamente dal mondo esteriore. Invero

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Ora questa costruzione ipotetica di un mondo invisibile, paragonata ai fatti d'esperienza ch'essa vuole spiegare come conseguenze dei principii

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concreta del movimento dell'etere, suggerisce loro la scoperta di fatti, che destano l'ammirazione di tutto il mondo scientifico.

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Ma ad esprimere la solidarietà del mondo sensibile, e a correggere le distinzioni astrattamente conseguite rispetto ad esso, ben difficilmente si

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Un sentimento di ripugnanza si connette a questa veduta; sentimento che si attenuerebbe invero se potessimo isolare dal mondo conosciuto la nostra

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In che rapporto stanno tali affermazioni col principio cartesiano che tutto, nel mondo fisico, si spiega coll'estensione ed il moto?

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Ma nella Scienza positiva la questione si pone in un modo diverso. Cioè si domanda se, ad ogni modo, i fenomeni qualitativamente varii del mondo

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dalla scoperta di qualche fatto nuovo, il quale estenda la nostra potenza sul mondo esteriore.

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comunicazione del nostro spirito col mondo esteriore.

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di sceverare il reale e il non reale del passato, e di apprezzare l'errore dei ricordi. Un'impressione mendace è cancellata dal nostro mondo (a parte

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nostra volontà, simile a quella che gli analoghi elementi del nostro mondo psichico producono sulla volontà stessa.

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tale molteplicità di rapporti illimitatamente estendibile, la supposizione della realtà si allarga, al di là del mondo che cade immediatamente sotto i

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rappresenti un caos, dal quale Iddio tragga il mondo attuale, ordinato secondo un disegno prestabilito.

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realtà, che con alcun mezzo non ci è dato raggiungere; soltanto l'idea è vera, e l'io resta sicuro dominatore di un mondo, che a lui crolla d'intorno.

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All'esaltazione dello spirito, che si crede unico signore di un mondo di sogni, ed in se stesso vuole scoprirne le leggi, essa contraddice mostrando

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La conoscenza teorica così proseguita, non si riferisce più ad un insieme di rapporti reali, verificabili dall'esperienza; accanto al mondo fisico di

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