alcuni principii insegnati dalle matematiche e da alcune misure fatte direttamente sulla superficie della Terra si è potuto dedurre con discreta
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A riuscire precise le misure devono essere fatte sulla immagine direttamente incisa dai raggi luminosi, e poichè la precisione vuole ad un tempo, che
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maggiori questa immagine, e sui successivi ingrandimenti suoi eseguire alla fine le misure. Coll'ampliarsi dell'immagine fotografica si ampliano ad un
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265. Dal momento che all'astronomia occorre di fare misure direttamente sulle immagini fotografiche, bisogna che queste sieno di dette misure
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microscopio munito di micrometro, si possono, sulle immagini fotografiche delle stelle, far misure micrometriche assai precise.
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, geometriche, suscettibili delle misure più rigorose; seppero fotografare stelle piccolissime, inferiori molto per grandezza e splendore alle più piccole
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fotografia una rappresentazione grafica, fedele, duratura e suscettibile delle misure più scrupolose.
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per mezzo di esatte misure, in questo libro impossibili a descrivere, si è trovato che il diametro polare PP' della Terra è al quanto minore dei
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I progrediti metodi di osservazione, la grande precisione con cui oggi si fanno le misure astronomiche hanno recentemente reso possibile di
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La vera lunghezza del diametro EE' è, stando alle più esatte misure, di chilometri 12755: quella del diametro PP' di chilometri 12712: lo
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tali, che sopra di esso sia possibile prendere misure precise.
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Le zone sono complementari come si vede e dietro misure esatte i limiti furono trovati perfettamente corrispondenti. Con fortissimi mezzi le zone
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dà la parte centrale del pezzo principale dedotta da misure fatte da noi nel 1885. (A. R.= 2h 10m Decl.= +56° 34').
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misure effettive).
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queste misure differiscono i varii osservatori tra loro sistematicamente; ma lo stesso osservatore in diversi tempi e posizioni dell’astro differisce da
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sono fisiche, 271 ottiche: ossia l ottica per 6 fisiche. E questo a tempo suo, ma dalle recenti misure questo numero delle fisiche è assai cresciuto
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perciò che noi fino dal 1855 intraprendemmo le misure di alcuni di essi, e vediamo con piacere che altri vanno imitando il nostro esempio e questi
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continuato ed esteso da tutte le nazioni civili. Lasciando da parte la storia delle misure moderne ci limiteremo a dire: che le latitudini delle
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Queste misure furono fatte dapprima sulla unità usuale della tesa di Francia di sei piedi di Parigi, e trovato così il numero de’ piedi che entravano
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semiasse polare. Ma checchè ne sia, il metro adesso è riguardato come una misura convenzionale, in sufficiente relazione pratica colle misure terrestri
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differenza però tra i diametri equatoriali. Ma queste delicate conclusioni sono ancora incerte, stante che troppo scarse ed imperfette sono le misure
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campo del cannocchiale principale. Senza questi aiuti sarebbe impossibile far le misure delle stelle vicinissime, poichè il moto diurno della sfera è
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che riguarda le misure assolute. Che se soltanto si cerchino le misure relative, cioè se ci contentiamo di sapere con quale proporzione siano da noi
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. Le linee essendo curve col prisma angolare, le misure delle distanze sono impossibili, mentre col prisma diretto esse sono dritte e le misure
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determinate dianzi delle stelle grandi, si rilevava facilmente la loro natura nelle piccole per mezzo di misure differenziali.
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difetto di misure precise, coi numeri 0, 1, 2, 3 i gradi della medesima, cioè con 0 la completa simmetria, e con 3 il massimo grado di irregolarità (che
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che la coda era più larga che il 24. Poi comincia la serie delle seguenti misure, alle quali abbiamo aggiunto il calcolo del diametro vero, prendendo
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A 11h 19m determinai l’angolo di posizione della coda coll’aiuto di un micrometro a sbarre rettilinee e dalla media di due misure trovai 311°, 9. Non
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petizione dalla media di 3 misure risultò di 307,° 0.
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risultò da 3 misure di 304°, 6. Ad occhio nudo lo splendore totale della cometa fu giudicato equivalere ad una stella di grandezza 5, 5.
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secondaria dalla media di due misure risulta 248°, 2. Essa è estremamente tenue e non si può seguirla più che 30'. Il diametro della testa è di 6'.
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. Angolo di posizione della coda 308°, 2 da tre misure. Il capo della cometa, visto ad occhio nudo, è 3 gradi minore della vicina stella 43 Camelopardi.
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coda è mal definita, e si può seguire appena per mezzo grado. A 10h 50m trovai, dalla media di tre misure, che l’angolo di posizione della coda è 311
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convessità dalla parte del Nord. Tre misure danno per angolo di posizione 313°, 4, presso alla radice.
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L’angolo di posizione della coda principale è stato misurato due volte. A 10h 40m da due misure trovai 313° 4; a 13h 0m da tre misure dedussi 310°, 5
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12h 15m. — Angolo di posizione della coda principale da tre misure 310°, 1. La coda secondaria è lunga 20' e il suo angolo di posizione da una misura
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A 13h 10m avendo misurato gli angoli di posizione, trovai per la coda principale (sempre s’intende alla radice) 312°, 8 da tre misure, e per la coda
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A 12h 30m l’angolo di posizione risultò per la coda principale 317°, 7 per medio di cinque misure, per la secondaria 252°, 6 per una sola misura. La
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condensato. L’angolo di posizione della coda è per un medio di tre misure 314°, 3 a 14h 50m.
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13h 50m. — Tramontata la Luna si misurarono gli angoli di posizione: per la coda maggiore 318° 3 da tre misure, per la minore 245° 6 da una sola. La
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necessarie misure più precise del moto apparente del Sole e dei pianeti. Si conosceva, per la verità, una certa “inuguaglianza” nel moto annuo del Sole, ma
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sia per motivi di salute sia perché la posizione dell’oggetto non permetteva più misure precise.
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Dopo una lunga pausa, nel 1518 Jean Fernel, medico di Enrico II, riprese le misure contando il numero di giri della ruota di una carrozza da Parigi
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pensa che oggi, con i satelliti GPS e i telemetri laser, tutte le misure di distanza sono in pratica misure di tempi di percorrenza della luce.
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Le Verrier si applicò prima a Mercurio. Partendo da 200 misure della posizione del pianeta ottenute tra il 1836 e il 1842, studiò le perturbazioni di
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Nel 2007 un enorme numero di misure con i satelliti GRACE (2000 ogni 15 giorni nel corso di alcuni anni) ha permesso di migliorare di 10 volte la
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Nel 1926 Millikan e Cameron ripresero le misure subacquee di Pacini a profondità crescenti e in alta quota. Furono loro a battezzare “raggi cosmici
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aveva solo 11 anni e a 12 calcolò le effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Fu un ottimo osservatore. Con le sue misure inizia la revisione critica dell
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misure di Copernico. Sospettava che l’astronomo polacco non avesse tenuto conto della rifrazione, fenomeno che cambia la posizione apparente delle
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con precisione e di compiere rigorose misure angolari. L’idea venne a William Gascoigne nel 1640 quando si accorse che un ragno aveva teso una tela sul
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