dottor Meade chiamò con impeto: - Ashley! Presto! «Dio mio! È finita!» pensò Rossella. «E Ashley non le ha dato l'ultimo addio! Ma forse...» - Presto
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ora tutto cambierebbe. Tutto sarebbe diverso da ora in poi... «Ma, Dio mio, fa che egli non sia troppo ubriaco stasera. Se è ubriaco non mi crederà
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gridare il mio nome cosí pubblicamente? - Avreste potuto rifiutare. - Ma... debbo alla Causa... Non potevo pensare a me stessa quando voi offrivate
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. - Ma che importa il denaro, tesoro mio? - gemeva Pittypat torcendosi le mani. - Non potevo credere ai miei occhi... Dire che il povero Carlo è morto
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della serratura e poi la voce di Geraldo. - Ora vi farò sentire «Il lamento di Roberto Emmet». È una canzone che dovreste conoscere, ragazzo mio; ve
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esprimeva? Lisciò la lettera con cura. Le prime parole «cara moglie» le fecero trarre un respiro di sollievo. Non la chiamava «amor mio» né «tesoro». «Cara
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non mi preoccupa. Ho guadagnato abbastanza; e il mio denaro è nelle banche inglesi, in oro. Non voglio di questa cartaccia. Come sempre, le sue parole
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nastro e rimise il cappello nella scatola. - Che fate? Avevate detto che era mio! - Ma non per farlo diventare un cappello da lutto. Troverò qualche
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perfino che Wade sia mio, perché è terribile non averne! «Quante storie!» pensò Rossella con sollievo. Lanciò un'occhiata rapida alla figuretta sottile
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gradini di Tara e recitaste una poesia? (Dio mio! Che poesia era?) Vi ricordate quel giorno che mi feci male alla caviglia e voi mi riportaste a Tara fra
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prima di andare a letto, si fermò col pettine a mezz'aria. «Dio mio!» pensò, senza rendersi immediatamente conto di ciò che aveva udito. E a un tratto
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esservi pericolo? - Quando la finirete di cercare delle galanterie in ogni parola che vi vien rivolta da un uomo? - Quando sarò sul mio letto di morte
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piú forte. - Se muoio, prenderai tu il mio bambino? Gli occhi di Melania erano dilatati e supplichevoli. - Lo prenderai? Rossella respinse la sua mano
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. Rossella provò il desiderio di batterla ancora; ma Melania aveva spalancato gli occhi terrorizzata e stava bisbigliando... - Dio mio... stanno venendo
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Guerra Messicana. Non potete prenderla: è del mio bambino. Era di suo nonno. Oh, capitano - esclamò volgendosi al sergente - vi prego, fatemela restituire
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, qual è stato lo scopo di tutto questo? Perché abbiamo combattuto? Il mio povero Joe? Il mio povero bimbo! - Non so perché abbiamo combattuto - rispose
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con noi! - Dio mio! - esclamò Rossella scandalizzata della indifferenza con cui Melania offriva l'ospitalità di Tara. Stava per dire che non aveva
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quel momento c'è una donna che dà al mio Ashley una parte del suo pranzo e questo lo aiuta a tornare accanto a me. «Il mio Ashley...» «Diletta, torno a
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ammettere visitatori... - S'interruppe e la guardò. - Dio mio, signora! Non piangete! Andate al posto di guardia e chiedete agli ufficiali. Vedrete che vi
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stabilito ad Atlanta? Non vi ha parlato del mio negozio? Ricordò vagamente che Súsele doveva averle detto qualche cosa in proposito; ma lei non
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, agnellino mio, non avere detto a tua Mammy cosa voler fare? Io non avrei fatto tutta questa strada fino ad Atlanta. Io essere troppo vecchia e troppo
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. - Solo noi due, Franco! - supplicò stringendogli il braccio. Come un ratto! Ho sempre desiderato di essere rapita prima di sposarmi! Ti prego, amor mio
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, Rossella, siate piú dolce. Avete l'aria di avere inghiottito un bastone di scopa. Certamente avete avuto il tempo di rimettervi dal mio... hum! piccolo
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nell'oscurità e gli afferrò la mano umida, mentre egli sussurrava: - M'inseguono... fuggo nel Texas... il mio cavallo è quasi morto... e io muoio di fame
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ha privato di tutto lasciandomi libero come un negro. Mai piú avrò della dignità. Libero come un uccello! Mi piace il mio carretto di focacce, mi piace
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sorridere indulgentemente e Pitty esclamava "Dio mio!" con sbalordimento. Rossella era anche sicura che sovente egli faceva in modo da procurarle degli affari
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le mani erano poco pulite. Non aveva piú l'aria di una signora: sembrava una «proletaria bianca» trascurata e negligente. «Dio mio! Che crollo!» pensò
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? - Dio mio, miss Rossella! Io non avere mai... - E inutile che tu mi dica bugie in questo momento. Ti ricordi che ti dissi che ti avrei dato un
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comprata, ma non volevano comprare la mia Prissy, e io ringraziare per questo. Farò del mio meglio per voi per mostrare che non dimenticherò. - Uhm
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non sono coraggiosa come te e trattengo Ashley in casa invece di farlo andare allo stabilimento! Dio mio! Sono cosí paurosa! Tesoro, dirò ad Ashley che
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: «Certamente, quando cavalcava non doveva avere molto riguardo per i cavalli. Non gli affiderei un cavallo mio». Ma non aveva alcun rimorso ad affidargli
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Orléans. - riprese Rossella con un po' di broncio. - E non mi dite mai che cosa vi andate a fare! - Sono un lavoratore, Rossella; e forse il mio lavoro
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assetato; era tutto vibrante, e le sue allegre contorsioni erano comiche come le capriole di un mastino. - Mio Dio, essere troppo bello vedere
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mio caro babbo non ciccasse... - cominciò Pitty; ma Melania, con lo sguardo ancor piú severo, la interruppe con un'asprezza che Rossella non aveva mai
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ringraziare la brava donna che ha salvato la vita di mio marito? - Tacete, signora Wilkes! Sapete bene che cosa voglio dire! Melania tacque per un
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città saprà che mi sono condotta in modo sconveniente il giorno dei funerali di mio marito» pensò Rossella mentre tornava in fretta nella sua camera
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, per parlarvi su questo argomento, mi sembra mio dovere avvertirvi, Rossella. Il capitano Butler non è un uomo che una donna di buona famiglia possa
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lavoro in grembo. - Per conto mio, non intendo andare a far visita a Rossella né ora né mai - disse; e la freddezza del suo volto era piú glaciale del
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tutti quanti hanno spettegolato sul mio conto? - Rossella era furibonda. - Vuoi dire che se avessi saputo che c'era il governatore non saresti venuta
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. Perché non sei rimasto da zia Pitty? - Morirà la mamma? - Dio mio, no! Non fare lo sciocco, Wade. - E poi, piú dolce: - Il dottor Meade le ha portato una
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sapeva, emise un profondo respiro di felicità. - Scommetto che sei quasi bravo come mio padre, zio Rhett. - Quasi; non del tutto. - E Rhett ficcò
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parlavano del loro debito di gratitudine verso di lui. - Cosa da nulla.- protestava. - Al mio posto avreste fatto lo stesso. Sottoscrisse largamente
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preoccupata sul conto mio. - Lasciando me, sei andato... Oh! - Via, Rossella! Non fare la moglie tradita. Devi conoscere da un pezzo la mia relazione
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soldati, per tanti anni che il solo pensiero di un pettegolezzo fra noi mi farebbe vergogna. Credi che io possa supporre che tu e il mio Ashley... Che
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... nessuna donna può desiderare il figlio di un mascalzone come te! Vorrei... Dio mio, vorrei che fosse di chiunque, fuorché tuo! Vide il suo viso
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quel capo bruno sulle sue ginocchia! «Dio mio!» pensò atterrita; e arrossí di nuovo. - Miss Melly - disse Rhett dolcemente - vi disturbo? Preferite
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altrui e sul loro lavoro forzato. - Eppure eravate proprietario di schiavi! - Non erano miserabili. E del resto, li avrei liberati alla morte di mio padre
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avuto parte, tu, nello scioglimento del Klan? Le lanciò una lunga occhiata e nei suoi occhi apparve la piccola luce maliziosa. - Sí, amor mio. Ashley
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fatto del mio meglio, ma non servire a nulla. - Miss Rossella... Mammy si irrigidí. - Miss Melly, tu conoscere badroncina come io conoscere. Quando
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organicamente i principi e gli scopi di questa disciplina, ho consigliato al mio Aiuto, prof. G. Montalenti, di raccogliere e pubblicare le lezioni del corso di
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