Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mio

Numero di risultati: 138 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Gemme - Corso completo di letture

206853
Grassini, G. B., Morini, Carla 2 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio

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tagliuzzava col temperino il banco. Enzo gli disse - Non sciuparlo, non è tuo! Che te ne importa? - rispose con mal garbo il birichino non è tuo, nè mio; è di

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L'idioma gentile

209446
De Amicis, Edmondo 5 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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In che modo studiai la lingua? In un modo semplicissimo, per il quale non occorre il calamaio. È la buon'anima di mio padre, dantista appassionato

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, dopo una malattia lunga e dolorosa, morì il tal dei tali, mio carissimo amico; morì fra le mie braccia; le sue ultime parole furono per raccomandarmi i

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a deStra e procedetti fino a una chiesetta, cinta di cipressi, della quale mi sovvenne che m'aveva parlato mio padre, quando mi narrò la sua gita al

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fondo è un omo bono. - E quegli, scattando: - La grazia di quella bontà! Da un professore che boccia tutti il mio ragazzo non ce lo mando. Ma queste

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valore d'ogni frase e d'ogni voce. Così le mie note linguistiche sono sparse in centinaia di volumi, e questa, a mio giudizio, è la maniera più

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La tecnica della pittura

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Previati, Gaetano 1 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Bocca
  • Torino
  • trattato di pittura
  • UNIFI
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«Poteva forse vantarmi» prosegue l’abate Requeno «del mio pensiero e credere con più ragione di M. Bachellière, aver ritrovato l’antico encausto a

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Rerum novarum

401062
Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1905
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 292-294.
  • Politica
  • UNIOR
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Ci dice Cicerone che l'aspettazione di Archia era superata dalla realtà; nel caso mio sarà al contrario, e al leggere la Voce del popolo ho pensato

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XXII Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1905

557407
Marcora 16 occorrenze
  • 1905
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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l'alta dignità della vita. Permettetemi che io qui adempia ad un dovere, che è un caro bisogno dell'animo mio; lasciate che io rammenti che Teodorico

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Falconi Nicola. Permettete, egregi colleghi, che anche a nome del collega Fede mandi un ultimo affettuoso saluto alla memoria del mio carissimo amico

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Prego l'illustre presidente di esternare i sentimenti di condoglianza, e specialmente il mio, alla famiglia Bonacci, in nome di tutti noi che

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Però, parlando in nome dei deputati di Terra di Lavoro, sento il dovere, che e sentimento dell'animo mio, di ricordare Teodorico Bonacci che avemmo

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Con questa dichiarazione io credo di avere assolto il compito mio per la parte che riguarda il Ministero delle finanze.

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di costoro, io non so che dire; per mio conto mi sento molto al di sotto di quei due, per la parte tecnica.

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biblioteca nei locali presenti, oppure se convenga decidersi (e questo come semplice deputato sarebbe il mio parere) ad abbandonare quei locali e

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È mio convinto, fermo pensiero che quanti, al pari di me, non si sentono onestamente di sottoscrivere a tutti gli articoli di questo disegno di legge

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disegno di legge, disegno di legge che, secondo il mio modesto parere, (perchè qui non è necessario essere giuristi, ma basta il semplice buon senso per

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E poi, francamente, me lo consenta il mio egregio amico, il ministro guardasigilli, io debbo rammentare, a ragion di onore per lui, con compiacenza

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Gianturco. Ho chiesto di parlare quasi per un fatto personale, che riguarda me e il mio egregio amico…

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principii fondamentali della legge e sopratutto per esporre il mio pensiero intorno ad una profonda innovazione, che è stata portata al progetto

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, dichiarava che era errore inesplicabile dell'onorevole Zanardelli, dell onorevole Cocco-Ortu e mio (meno male, che eravamo in tre a sbagliare) tale riserva

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e come volete attendere, quando questo disegno di legge, che io riconosco essere più largo del mio i progetto, si ricollega all'altro sulle decime

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E vengo al secondo punto da me accennato. Il progetto mio non ammetteva che la presunzione potesse altrimenti valere fuorchè quando concorresse una

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. Però io non posso in questo momento che parlare! a nome mio e non della Commissione, che dovrei consultare; non posso quindi accettare fin d'ora

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Racconti 3

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Capuana, Luigi 11 occorrenze
  • 1905
  • Salerno Editrice
  • prosa letteraria
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, stava per riuscire un capolavoro. - Perché? - Perché? ... Il mio amico Doneglia, scultore valentissimo che sarebbe salito in gran fama se fosse stato

corrispondente o a stampare il suo proto, giacché non so chi dei due sia il maligno che si compiace di alterare il mio cognome con tanto accanimento da

dello stato dell'animo mio verso di lei, e di sentirmi invadere da brividi di terrore ogni volta che la luminosità delle sue vividissime pupille mi

essere state le cagioni del male. «So - rispose - che lei è una persona spregiudicata, e perciò ho preferito di consultarla invece del mio medico ordinario

invitarlo a sedere, stendendogli di nuovo la mano. - Il torto è mio! - disse. - I morti non dovrebbero risuscitare. - Oh! Se tutti i morti somigliassero a

vi sfoghereste, internamente e, a poco a poco, giungereste ad acchetarvi. È il mio metodo. Voi però siete troppo nervoso, come tutti i giovani del

parola, da una circostanza, come oggi, mi fa l'effetto di ringiovanirmi. Ben meritato quel soprannome! Allora ella aveva appena tredici anni. Il mio

l'anno scorso, dovevano aver prodotto sul mio povero cuore. Mi sono ingannato come sempre. Le ho sotto gli occhi, ordinate in fila, per osservar

che non ho mai sentito rimorso, di niente! Ed ho ... Si fermò un istante, tirò due boccate di fumo e finí la frase. - Ed ho ammazzato! Ero nel mio

poco piacevole rumore del russare del mio amico ... Le due camere rimanevano una a destra, l'altra a sinistra d'una saletta che serviva a piú usi. Ella

pensassi a prender moglie all'età mia ... Secondo il mio debole parere, per certe professioni assorbenti bisognerebbe proclamare il celibato

IL Santo

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Fogazzaro, Antonio 1 occorrenze

resiste né ben capitola. Addio, scrivi, scrivi e scrivi. Noemi a Jeanne (dal francese ). Subiaco, 8 luglio ... Ho fatto meglio. Mio cognato gli disse a

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 11 occorrenze

, non conta gli anni il mio core l'anima mia dolorosa non sa le primavere. Fanciulla perché ti soffermi? perché t'avvicini al mio core? perché o

mia volontà più forte, Il mio sogno, il mio mondo, il mio destino. Io non sono per te: questo mio amore disperato e lontano e doloroso - gli passi

ch'altri con bocca impura a questa voce risponda, e del mio bene ascoso mi discorra; e se pur d'altre cose memorando mi parlano con voce indifferente

rido o se uno slancio d'arte mi trasporta se miro la natura ora risorta a vita nuova, Te sola, del mio cor dominatrice te sola penso, a te freme ogni

sei ora, mia non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del mio corpo sarei geloso come or son d'altrui. Non più sarei per te la vita

Giaccio fra l'erbe sulla schiena del monte, e beve il sole il mio corpo che il vento m'accarezza e sfiorano il mio capo i fiori e l'erbe ch'agita il

sento vibrare E ribollir ti sento nel mio sangue mentre il sole m'illumina la faccia e dalle labbra mi prorompe il grido: viva la vita! 1° giugno

mi stringe sì che il cuor ignoto orrore m'invade, non per me se nella notte solo io soccomba, ma per te, o compagna forte e sicura - che pel mio

scatenarsi una ridda veloce e affascinante vedo la mente umana abbacinata chinar la fronte ... Ma il mio pensiero innalzasi sdegnoso e squarcia il

con lieto viso incontro al nuovo sole levai il primo canto, e la sua luce era certa promessa alla mia speme - e le dolci figure del mio sogno che

inerte. Al mare aperto drizzata ho la prora per navigare, ed alla sorte oscura la forza del mio braccio ho contrapposta. Non ho temuto il vento avverso e

CAINO E ABELE

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Perodi, Emma 1 occorrenze

, Karl, - disse Franco, debbo scrivere lungamente. Domattina non venite in camera prima delle undici, e ora chiudete a chiave le porte del mio quartiere

Le Fate d'Oro

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Perodi, Emma 1 occorrenze

l'inferma Regina. A un tratto ella, destandosi da un breve e irrequieto sonno, si alzò sul letto, e disse all'ape che le era accanto: - Paggio mio caro

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