...- Sciocchezze!... E vedranno poi chi starà meglio... Oh! darei metà, del mio sangue per vedervi allegra!... Non paiono più, gli occhi vostri, i begli occhi
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Ora hai il laccio al collo, Cola mio! Ti sei impiccato con le proprie mani!
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Quella' di San Francesco Saverio, il mio santo!...
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O che vendo per conto mio? Porto attorno tutto quel che mi affidano... Ci Ho una bella crocetta d'oro... quasi nuova: sei tarì.
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Che sei venuto a infinocchiare a mio padre?... Vi saluto, compare Nino... Come stai, lana?
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Ascoltatemi... Datemi un' ultima prova d'amore.... Dite a mio padre che siete voi che ora non volete.... Ditelo a tutti.... Che mi importa di quel
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Sono ai vostri piedi!... Siete il mio giudice!... Ho detto la verità!
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Da mio padre...
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E ora che hai fatto impazzire me, ora che ti sei preso tutto il mio cuore, tutta l'anima mia... ora?... Voglio vederla!... Corpo!... Sangue!...
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Mangerà nello stesso mio piatto!... Dormirà nello stesso mio letto!...
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Sì, sì!... Abbiamo steso un contratto!... Berrà nel mio bicchiere.
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Ora lasciate fare a me; è il mio mestiere, dopo quello di sbarbar la gente.
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caso però di crepare come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto bastano due dozzine.
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Dico dunque che il mio istituto dovrebbe servire per allevare delle giovani cuoche le quali, naturalmente più economiche degli uomini e di minore
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, un sabato, dopo molte ore di una lunga corsa con un cavallo, il quale, sotto alle abilissime mani del mio compagno, divorava la via, giungemmo
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dire che, a parer mio, non è piatto da fargli grandi feste; ma può piacere anche a chi non ha il palato avvezzo a tali vivande, massime se manipolato
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Il minestrone mi fa tornare in memoria un anno di pubbliche angoscie e un caso mio singolare.
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Dopo tre prove, perfezionandolo sempre, ecco come l’avrei composto a gusto mio: padronissimi di modificarlo a modo vostro a seconda del gusto d’ogni
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A parer mio questa è una minestra molto gustosa, ma per ben digerirla ci vuole un’aria come quella di Romagna.
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Si racconta che una gamberessa rimproverando un giorno la sua figliuola le diceva: — Mio Dio, come vai torta! non puoi camminar diritta? — E voi
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A mio parere per sentire il vero gusto del fegato di maiale bisogna friggerlo naturale, a fette sottili, nel lardo vergine e mescolato collo
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seguente che, a mio parere, per essere la più semplice è la più buona.
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Per me, che si ribellano al mio gusto, le lascio mangiare ai contadini; ma, poichè ad altri potrebbero non dispiacere, ve le descrivo.
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A mio giudizio i maccheroni che meglio si prestano per questa pietanza sono quelli lunghi all’uso napoletano, di pasta sopraffine a pareti grosse e
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Questi gran mangiatori e i parassiti non sono a’ tempi nostri così comuni come nell’antichità, a mio credere, per due ragioni: l’una, che la
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della cucina forestiera o moderna; ma sentirete, a mio parere, un gusto migliore e lo stomaco resterà più sodisfatto.
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Io mi schiero dalla parte dei bianchi e dico e sostengo che il tartufo nero è il peggiore di tutti; gli altri non sono del mio avviso e sentenziano
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Le arselle cucinate in questa maniera sono buone; ma, a gusto mio, sono inferiori a quelle del numero precedente.
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Potete fare nella maniera che sto per dire ogni sorta di carne; ma quella che più si presta, a parer mio, è la vitella di latte. Prendetene un bel
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migliore al mio gusto è quella di Savignano in Romagna) si supplisce alla prima con grammi 80 di zucchero e alla seconda con grammi 7 di senapa in
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Le conserve che, a mio gusto, più si prestano per questo dolce sono quelle di lampone e di cotogne; ma non ci staranno male neppur quelle di
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Questo dolce nella sua semplicità è, a mio parere, di un sapore assai delicato e, benchè cognito forse ad ognuno, non dispiacerà di sentirne
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Sentite un pensier mio. Di que’ ventrigli Di capre, che di sangue, e grasso empiuti Sul fuoco stan per la futura cena, Scelga qual più vorrà chi
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Chiudo quest’appendice e do termine al mio lavoro descrivendo per voi signore di gusto delicato e fine, il seguente nuovo gelato, nella persuasione
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volume la cui materia, già preparata da lungo tempo, serviva per solo mio uso e consumo. Ve l’offro dunque da semplice dilettante qual sono, sicuro
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Io non so se riuscirò a interpretare esattamente quello che è stato il concetto del collega proponente; certo è che mio proposito nell'associarmi a
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Galli. Mi riservo di tornare sull'argomento; ma mi permetta di osservare che credo di essere stato nel mio diritto, vedendo un fatto che
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alle note di variazioni, dichiaro che sui servizi particolari non posso dare adesso alcuna spiegazione, ma il mio concetto, e quello del Gabinetto, si è
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Però, grazie all'intervento efficacissimo dei deputati presenti dei Collegio, d'accordo con l'onorevole mio collega del tesoro, il quale e prima e
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Di Rudinì, presidente del Consiglio. Siccome sono perfettamente d'accordo col mio collega dell'interno, se Ella si contenta, risponderò io.
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Provincie italiane non ancora unite al Regno. Di questa legge, lo ricordo con piacere fu nominato relatore il padre mio. Nel 1866 fu di nuovo presentata una
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Anche la Società Mediterranea però, a mio avviso, ha i suoi torti. Essa dice che il diretto, che parte alle 1:10 pomeridiane da Roma, non potrebbe
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Che cosa? imbriani. Dice il mio collega, che è una specialità dei sindaci governativi.
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Dunque, onorevole Imbriani, specialmente per quanto riguarda il sindaco di Gallipoli, io non solamente approvo il decreto del mio predecessore, ma
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presidente. Ella non se ne accorge, onorevole Imbriani, ed è dover mio di avvertirlo, anche nel suo interesse, perchè Ella si mette su un terreno
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Nicotera ministro dell'interno. Del resto per darle subito prova della equanimità del mio giudizio, onorevole Imbriani, Ella ha detto di aver
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nazionale, allora io saprò compiere il mio dovere. Dunque io non ho detto che non permetterò che i sindaci si ingeriscano nelle elezioni, io ho
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crederanno il più adatto per lo svolgimento di due mio mozioni, che gli Uffici hanno ammesse nei passati giorni. Quanto a me ogni giorno ò buono; scelgano
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Camera accoglierà il mio disegno di legge che è stato
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iniziativa del ministro, si era rimasti intesi che l'avrei svolta domani. È mio debito quindi di dichiarare che io non mi era allontanato per trascuratezza
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