Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato

191991
Tonar, Gozzi, Taterna, Carrer, Lambruschini, ecc. ecc. 10 occorrenze
  • 1888
  • Libreria G. B. Petrini
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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alcuna cosa, me ne andai in paese. Ma alla sera, trovato il Dottore del luogo, ottimo uomo e mio buon amico, gli domandai della Menica: ed ecco quanto

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del giorno, mio padre usa ritirarsi per accudire soletto e tranquillo ai fatti suoi. Deh! come mi dimoro a mio agio quando vi metto piede ! Mi par quasi

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darò io il dominio su centinaia di vite; prima di esser madre fui cittadina, ferisci! io ricuso ogni patto, muoia mio figlio! Viva la patria

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, non sono qua io? » Il medico esita. Ma la fanciulla soggiunge : « Dico davvero. Oh non è il mio babbo? » La si nudò un poco la schiena, e il medico le

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possidente, e gli disse: « Dio sa se io sono grato ai vostri benefizi; ma io non ne posso godere fino a che mio padre avrà bisogno di faticare a quel

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penitenza. Sua madre come ebbe sentore di questi disegni, gli disse: « Mio figlio, mio caro figlio ; da quel giorno che io sono rimasta vedova, non

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di più, ti restituirò al mio ritorno. Chi di questi tre ti pare averla fatta da prossimo verso colui che diede negli assassini? - E quegli (il dottor

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dal mio tesoriere, nella quale erano solamente quattrocento ducati: sicchè vatti con Dio, ché questo affare a te punto non appartiene ». Partito colui

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vivere onestamente, e la buona Rosa le stese la mano, la condusse nella propria casa, e: « Qui vivrai con me, le disse, dormirai nel mio letto

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, recavasi innanzi alla moribonda sua madre, ricomponeva il suo volto e mostrandosi tranquilla, le dava novella di Fundano : Cara mamma, dicevale, il mio babbo

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Il cappello del prete

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De Marchi, Emilio 19 occorrenze

una mano sul petto e disse: - Non entrerà nessuno, eccellenza, padron mio. In quel suo contegno umile e sommesso si poteva vedere l'antico vassallo

improvvisamente da una portiera di velluto. - Dove sono? - Alla "Favorita", eccellenza; e il mio padrone, il marchese di Spiano, mi ha detto di scusarla se dovette

cedergli l'ipoteca di Santafusca. - È vero, me ne ha parlato il mio amministratore, mostrandomi la convenienza dell'affare. Ho scritto al prete, ma non

voltandosi nei suoi pensieri come in un nero lenzuolo. - Se esiste, perché non accetta il mio debito e non attende che io lo paghi a poco a poco con una

bel periodo, in men d'un'ora don Antonio poté mettere insieme questa lettera: "M. R. Monsignor Vicario, Padron mio colendissimo! "La dolce memoria

Santafusca, mio vecchio amico e vecchio patriota; e a te, amico, presento il conte Ignazi di Roma, che ha portato il suo famoso "Lazio". - Che vinse

debiti col mio vicino?". "U barone", leggendo questi aforismi, sentiva la coscienza allargarsi e spianarsi nell'immensità dello spazio e del tempo. Una

insieme in un volo rapido e confuso. Poi disse: - Sarò sincero, mio bravo signore, e racconterò esattamente come quel cappello sia venuto nelle mie mani

, passa dall'orto del vicino nel mio, posso io coglierla senza far peccato? Il cursore dice che posso, e anche la legge mi dà ragione. - La legge vi dà

non è un morto, e se un colpo di vento portasse al diavolo il mio, ciò non vuol dire che io sia morto. - Fosse almeno quello che voi dite, Martino

buttò sulla carta queste parole: "Caro mio Don Cirillo, "Son partito oggi per dare qualche ordine alla Villa. È partito con me anche Don Nunziante

, e quest'ammaccatura dice piú che un colpo di vento. - O mio Dio, don Ciccio! - esclamò la donna, alzando le due mani al cielo. - Io non sono

". - A tanto intercessor nulla si niega!... Io devo insistere su questa mia istanza, perché il mio direttore si è già meravigliato due volte che io non

per caso nella cameretta, o se egli l'avesse ricevuto in consegna. D'altra parte io lascio in luogo del nuovo il mio usato, e quando il padrone del

: - Oggi si fanno in generale troppe parole; però io l'avevo detto. - Che cosa, don Ciccio? che doveva piovere? - Avevo detto che l'avrei trovato il mio

di ingannare la gente. Leggete il Popolo Cattolico , l'unico foglio autorizzato dall'arcivescovo. Là troverete la verità. Il prete era mio amico e mi

di tutti quanti: ma costui forse è peggiore degli altri. Mio zio non ha lasciata la croce d'uno scudo, dopo quaranta o cinquant'anni di utile servizio

, mio collega. Le due ombre sedute ai lati della tavola si mossero un poco. Il barone cercò di fare altrettanto. - Portate le robe, Quaglia - disse il

quindicimila lire. Giovedì, giorno 4, vengo alla Villa e vi porto il resto e do un addio a questa maledetta città, che è diventata il mio inferno. Ho

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