Riepilogando il mio discorso rispetto a questa prima parte, io dico: se il diritto del potere esecutivo, in ordine al diritto di riunione, si limita
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Io non posso, che sarebbe insufficiente la mia parola, descrivere che cosa avvenisse in quella piazza; io limiterò solo il mio racconto ad accennare
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Se il mio stato di salute non mi rendesse difficile il viaggiare da una provincia all'altra, io quest'anno, in occasione dell'Esposizione di Forlì
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presidente. È mio dovere di far sì che le interruzioni non si producano.
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Invece, non potendo recarmi io, ho insistito perchè andasse a visitare l'Esposizione di Forlì il mio onorevole collega Berti, il quale, pel suo
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. E non sono nemmeno figlio di giureconsulto: mio padre non era che un agricoltore.
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continuò. Lo continuò affermando la sua fede; ma in appresso, a mio avviso, trascese. Ecco che si dice nel rapporto: invitato dunque l'oratore, con
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Egli ha detto che io, intervenendo col mio giudizio sul fatto, sull'opera degli agenti, ho io stesso, in certo modo, pregiudicato il giudizio penale
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Ma vi basti che io ebbi per quattro o cinque giorni le lividure ai polsi, e che il mio abito, che dà tanto da fare ai giornali umoristici, ebbe una
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E ciò non è tutto: un mio amico il quale diceva ad un carabiniere in senso tutto conciliativo: «ma infine che cosa facciamo? siamo uomini,» ebbe un
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Del resto, se la Camera vuole qualche maggiore particolare su quella riunione, io, quantunque mio malgrado, leggerò qualche brano dei rapporti che mi
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Ad una cosa credo che il mio egregio collega, il ministro delle finanze, abbia già aderito o aderirà in appresso, perchè è della più evidente
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Del resto, anche questa cosa è stata notata da un oratore nell'ultimo Comizio di Pavia, l'onorevole mio amico deputato Cavallini…
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Berti ministro di agricoltura e commercio. Propongo, d'accordo col mio onorevole collega il ministro della pubblica istruzione, di rimettere lo
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Non è mio ufficio di tingere in roseo le condizioni agrarie del nostro paese; fui anzi più volte rimproverato di essere un pessimista. Ma esaminiamo
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Il mio ottimo amico Lucca non propone un dazio sui risi come prefazione del suo discorso: lo lascia travedere come conclusione ed epilogo della
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E rispetto ai canoni delle acque del canale Cavour, io pregherei il mio amico Guala ad aggiungersi all'onorevole Lucca, in questo punto concordi,
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il mio discorso con quelle ragioni di opportunità, colle quali gli uomini che hanno la responsabilità del potere sogliono e devono difendersi da
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doleva con parole vive di questa condizione di cose, io ho creduto obbligo mio, poiché vi era provocato, di mandare questo patriottica grido, e di dire
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Quindi io mi acquietai a quella risposta, e non rinnovai la mia interpellanza, quantunque giovandomi del mio diritto di pubblicista, scrivessi due
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del mio amico Branca, mi si consenta qualche parola, sulla questione sociale.
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Così liquidato quel piccolo fatto personale che poteva esservi a mio carico nel benevolissimo discorso
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Eppure, il mio amico Branca, nella sua crudele critica contro questi progetti sociali, ha voluto sfatare anche questi due in anticipazione, prima che
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Depretispresidente del Consiglio. Prego l'onorevole Sanguinetti di non insistere. Domani sicuramente il mio collega interverrà alla seduta della
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Sanguinetti; ma io debbo esprimere con franchezza qui il mio pensiero…
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, è pure debito mio essenziale di provvedere che siano migliorate le condizioni economiche generali del paese.
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Guicciardini. Tra le varie parti del nostro ordinamento scolastico una delle più difettose, a senso mio e di molti, è la scuola tecnica.
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L'onorevole mio amico Martini, nel suo brillantissimo discorso, nel quale rivelava ancora una volta la grande competenza che ha in tutti gli
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A senso mio, di rimedi radicali e possibili, non ne fu proposto che uno, la separazione, cioè, delle scuole che devono avviare i giovani alle
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Ed ora, se me lo permette la Camera, io esporrò in breve (poiché m'accorgo che non avrei modo di spiegare tutto quanto il mio concetto) quali siano i
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Restringendomi tuttavia all'unico oggetto del mio ordine del giorno, debbo esporre il sospetto che da molti de' miei onorevoli colleghi non si sia
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preghiera per entrare in un indirizzo d'educazione patriottica e che da parte sua non potrebbe mancare l'assenso al mio ordine del giorno, così è
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fosse spesa senza norme e senza regola. Nel mio discorso, che non ho neanche riveduto, non si troverà detto questo; ciò io l'aveva detto prima che il
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Bonghi. Io non era in quei giorni neanche presente alla Camera; sicché l'onorevole Cavallotti ha sbagliato il mio nome con quello di un altro. Io non
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Non l'ho fatto, perchè l'unire il mio nome ai loro, non sarebbe forse piaciuto all'onorevole Cavallotti e agli amici suoi.
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Dopo questa dichiarazione, io sento di non dovere più oltre trattenermi su questo tema e di dovere rinunziare a svolgere il mio emendamento; così
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Nocito. Nel mio discorso di ieri l'altro, non ho detto di non prestar fede alle parole dell'onorevole Bonghi; ho voluto soltanto dubitare della sua
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Nocito. L'onorevole Bonghi mi ha attribuito una opinione che non è stata la mia, cioè, che col mio discorso dell'altro ieri, io abbia pensato che
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proporre alla Camera quell'alimento che è indicato nel mio ordine del giorno.
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che la discussione sulla condizione dei fattorini postali, che appunto a questo capitolo si riferiva, era stata anticipata. Sarei nel mio diritto di
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Ben lontana dall'animo mio ogni inclinazione a credere che si siano stabilite le colonne d'Ercole per la navigazione postale di cabotaggio
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Quanto alle osservazioni dell'onorevole mio amico Ganzi, non mi provo nemmeno di rispondervi, perchè egli quando parla dei servigi del nostro paese
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Del resto, io non dico nulla di mio, rispetto alla bontà dell'ancoraggio del porto di Santa Venere; dico bensì, ciò che mi riferiscono coloro i quali
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Salaris. Dirò poche parole; ma devo dichiarare che non seguirò la teoria del mio amico l'onorevole Canzi, cioè, che i deputati sono fatti per
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Se ne convinca anche l'egregio mio collega Canzi, che la società merita incoraggiamento, e non certamente censure più o meno aspre, le quali certo
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Baccarini ministro dei lavori pubblici. Due parole in risposta all'onorevole mio amico Canzi, che si lagna a torto della mia risposta.
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Colaianni. Prendo atto delle dichiarazioni dell'onorevole ministro, e con non molta soddisfazione ritiro il mio ordine del giorno. Chiedo però
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Lugli. Non so se il mio amico Colaianni abbia ben esaminata la portata delle gravi parole da lui pronunciate, all'indirizzo del personale degli
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Ma io ripeto che nel mio discorso ho citato fatti gravissimi, e che mi hanno dato ragione a parlare. Io però non ho specificato; non ho detto
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Ad ogni modo io mi darò cura di far tenere nel massimo conto le raccomandazioni dell'amico mio l'onorevole Lanzara, il quale, peritissimo dei luoghi
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Accademia della crusca
