spirito moderno della biologia e quali metodi adoperiamo per studiare la macchina meravigliosa del nostro corpo. Il mio talento va dunque più in là che
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Sul Monte Rosa ho veduto un mio collega far delle capriole nella neve, buttarsi supino colle braccia in croce, ridendo e parlando in modo tanto
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Scrivo ora le pagine più tristi del mio libro. L'alpinista ha più d'ogni altro il bisogno di conoscere sè stesso, e deve meditare queste pagine
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Ho già descritto nel mio libro sulla fatica come si indebolisca la memoria nelle ascensioni, e raccontai l'esempio di un mio collega professore di
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Il dottor Filippo De Filippi, mio discepolo ed assistente della clinica chirurgica di Bologna, loro compagno di sventura in quella tristissima
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quale siamo giunti. Era mio intento di tener distinti i fenomeni quali si osservano nella prima parte di un'ascensione da quelli che succedono più
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dell'ascensione è maggiore, vidi diventare anche quattro volte più grande il volume dell'aria respirata: devo però avvertire che le valvole del mio
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Non feci osservazioni speciali su questo argomento che già toccai noi mio libro sulla fatica. È uno studio difficile che non può farsi bene nelle
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Nel mio libro sulla fatica A. Mosso, La Fatica, pag.145. ho già dimostrato che si producono delle sostanze velenose nei muscoli i quali lavorano
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successivo venne su mio fratello con altra parte della carovana, e nel terzo giorno arrivò il dottor Abelli colla retroguardia e le provviste.
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Probabilmente questo non è più vero quando si fa una grande ascensione, perchè come ho già mostrato in un altro mio scritto la fisiologia dell'uomo
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Memorie dell'Accademia dei Lincei l'anno 1888, e nel mio giornaleA. Maggiora, Archives italiennes de Biologie, Tome XIII, p. 226..
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Il dottor I. Salvioli fece nel mio Laboratorio una serie di ricerche intorno all'influenza che la fatica esercita sulla digestione I. Salvioli
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Era nel programma dei nostri studi di esaminare l'influenza dinamogena dello zucchero nelle ascensioni, e mio fratello fece parecchie esperienze che
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altre ricerche sul Breithorn. Il mio intento fu di studiarlo alla fine di settembre, quando era bene allenato, e di provarlo poi un'altra volta finito
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del Pacifico. Il dott. Paolo de Vecchi di S. Francisco in California, mio compagno di studi, volle gentilmente procurarmi delle notizie avute dall'ing
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Un mio amico ebbe accessi di vomito a stomaco digiuno poco sopra la Capanna Gnifetti, ma non si spaventò per questo, continuò a salire e giunse alla
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"Ho 61 anni. Questa ascensione non mi procurò alcuna traccia di fatica muscolare; con mia figlia e un mio nipote di 10 anni e mezzo saremmo saliti
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Mio fratello stesso dormiva così profondamente che non si accorgeva dei rumori abbastanza forti che facevansi vicino a lui: dopo svegliavasi
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Nella capanna Regina Margherita mi sono convinto che non dipende dall'aria alterata, o dalla sua temperatura. Mio fratello che più degli altri
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Qualche volta il male di montagna compare per effetto di una semplice emozione. Un mio amico, celebre alpinista, l'avvocato B..., partiva da
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Accademia dei Lincei , 17 maggio 1896. — In questa memoria fu pure raccolta la parte bibliografica di tale argomento., aiuto nel mio laboratorio, di
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vita bruci meno intensa sulla vetta del Monte Rosa, che non in basso. Questo fu lo scopo delle ricerche fatte da mio fratello sulla chimica del respiro.
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Ebbi il piacere di fare alcune di queste esperienze davanti al mio amico il prof. Ch. Richet, quando venne a Torino, ed egli fu tanto gentile da
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Riferisco tre osservazioni fatte sopra me stesso (fig. 52). La prima linea in alto è il tracciato del mio respiro a Torino, scritto col pneumografo
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mio intento di provare una grande fatica era completamente raggiunto.
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. Temperatura 39° 1. Ero molto stanco. Nel mio taccuino scrissi "respiro poco ansante, non in modo corrispondente al polso. Temperatura dell'aria — 10
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In mio fratello (tabella IV) e nel caporale Camozzi (tabella VI) aumenta la frequenza e la profondità delle inspirazioni. Il numero dei litri d'aria
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Fra le cause che hanno prodotto una depressione così profonda nelle forze del mio amico al colle Fenêtre, credo debba ricordarsi l'oscurità
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gli studi che tentai allora. Certo non hanno migliorato aspettando, ma le esperienze incomplete d'allora fecondarono questo mio libro del quale formano
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In alcune persone molto sensibili per l'azione dell'aria rarefatta compaiono dei disturbi nervosi più gravi. Un mio collega dell'Università di Torino
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Nei dieci giorni che mi fermai sul Monte Rosa, a 4560 metri, non mi sono accorto che vi fosse una differenza nella attività del cervello. Con mio
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Conosco bene il mio cuore, perchè lo studio da molti anni; la prima volta che lo sorpresi ad essere meno regolare fu sul Monte Rosa, dove di quando
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Il quarto giorno, cioè il 12 agosto, le irregolarità nella frequenza del polso erano scomparse, e il mio cuore batteva lento e regolare come a Torino
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Il vento che adoperai era talmente forte che non tutti potevano resisterci senza gran molestia, e il meccanico del mio Laboratorio provava un senso
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Era mio desiderio di trovare un uomo con un'apertura nel cranio, il quale avesse voluto venire sul Monte Rosa; ma non lo trovai. Spero che qualche
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Nell'Hotel Riffelberg, all'altezza del Colle d'Olen pochi dormono bene le prime notti. Io vidi il mio amico Sommier, noto pei suoi studi
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Vedi in proposito le esperienze di mio fratello. Archives italiennes de Biologie, Tome XXV, pag. 242.
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parte maggiore del mio opuscolo Un'ascensione d'inverno al Monte Rosa. Alcuni avranno creduto che fosse un tentativo letterario, invece fu uno studio
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La differenza della temperatura esterna era piccola ed incapace a mio parere di produrre un simile divario. Potrebbe cercarsi la causa di questa
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circolazione del sangue nei polmoni. Il mio intento fu di illustrare con semplicità e con chiarezza alcuni capitoli della fisiologia umana, in modo da
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L'Hôtel del Riffelberg (2560 metri) è la stazione più bassa, nella quale mi sia accorto di un mutamento nel mio respiro.
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Nel principio di agosto mentre eravamo alla Capanna Gnifetti (3620 metri) mio fratello ed io ci accorgemmo che la nostra respirazione era divenuta
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Laboratorio. Avevo chiuso la porta e vi appoggiavo le spalle contro seduto su di una seggiola. Mio fratello scriveva la mia respirazione sul cilindro, e la
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Durante il soggiorno alla Capanna Gnifetti, ho trovato in due altre persone dei periodi evidentissimi del respiro. Una di queste è mio fratello
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In mio fratello, nel quale i periodi del respiro sono più evidenti, sono anche più forti le ondulazioni nella pressione del sangue. Queste
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professor V. Aducco>, il professor Maggiora e mio fratello ebbero a loro disposizione intere compagnie di soldati che facevano delle marcie forzate. Non deve
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Anche nelle persone sane una forte fatica produce delle irregolarità nel polso. Durante il mio soggiorno sul Monte Rosa vidi che le marcie sul
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Ho già studiato questo argomento nel mio libro sulla Fatica. Il tema è inesauribile e si presterà sempre a nuove indagini. Dobbiamo innanzi tutto
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Ho dimostrato nel mio libro sulla Fatica che ogni atto della volontà, anche quello semplicemente di stringere la mano fortemente, è accompagnato
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