Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'evoluzione

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Montalenti, Giuseppe 33 occorrenze

sorprendente. Se si tien conto delle centinaia di migliaia e milioni di anni trascorsi, della probabilità esigua che il cadavere di un organismo ha di

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Cronologia delle ere e dei periodi geologici (in milioni di anni).

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Segue l’era Terziaria o Cenozoica, durata circa 60 milioni di anni, a cui succede l’era Quaternaria o Neozoica, alla quale si attribuisce la durata

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L’era seguente si chiama Secondaria o Mesozoica, è durata all’incirca 150 milioni di anni, ed è assai ricca di fossili.

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All’Archeozoico segue l’era Primaria o Paleozoica, durata circa 300 milioni di anni. Essa ha inizio con il periodo Cambrico, nel quale si ha la

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Rimangono tuttavia aperti alcuni interrogativi, e in particolare il fatto che, come diremo, all’inizio dell’era Paleozoica, circa 570 milioni di anni

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databili a circa 680 milioni di anni or sono. Alcuni di essi sono affini ai Celenterati, per altri l’affinità è più dubbia. Altri reperti di vermi

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Figura 8. Ricostruzione (di W. E. Spradbery) di un paesaggio del Carbonifero (350 milioni di anni da oggi) con felci, equisetacee, selaginelle e

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Figura 9. Una Ammonite, Parapeltoceras annulare, del Giurassico medio (150 milioni di anni da oggi): diametro cm 4,8.

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periodo Giurassico che è alla metà dell’era Mesozoica, e risale a poco più di cento milioni di anni addietro, segna l’apogeo dei Rettili.

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milioni di anni. I due ultimi periodi Pleistocene e Olocene, i più recenti, sono anche accomunati sotto il nome di periodo Quaternario, o era Neozoica.

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del Pleistocene: circa 304 milioni di anni or sono.

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ormai a metri 19,30 dalla base. I settanta centimetri rimanenti corrispondono ai settanta milioni di anni dell’era Cenozoica. L’origine degli Ominidi può

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Figura 12. Un Ittiosauro (rettile marino), Ichtyosaurus acutirostris del Giurassico inferiore dell’Inghilterra (180 milioni di anni da oggi).

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geologiche: noti nel Triassico, si estinguono alla fine del Cretacico: sono vissuti soltanto cento milioni di anni. Un altro ramo di Rettili nella stessa

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Figura 13. Un Pterosauro (rettile volante), (Peranodon longiceps) del Cretacico superiore del Kansas (100 milioni di anni da oggi): apertura alare di

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dei Dinosauri si esaurisce nell’era Mesozoica, cioè in poco più di cento milioni di anni. Raggiunto l’acme nel Cretacico, subitamente si estinguono

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attualmente esistenti, si originarono nel Cretacico, cioè circa 80-100 milioni di anni or sono. Molto antichi sono anche gli Sdentati. Tutti gli altri

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totale dell’evoluzione da Hyracotherium a Equus, 60 milioni di anni, con passaggio attraverso 8 generi (durata media di ciascuno 7,5 milioni di anni

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per circa 350 milioni di anni. E in diversi periodi della stessa era Mesozoica vediamo estinguersi, dopo una vita più o meno lunga, parecchie linee

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Figura 21. Variazioni della geografìa dell’Europa nel corso di 500 milioni di anni (da G. Gamow, Biographie de la Terre).

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la vita avesse trovato precocemente (in un periodo, però, di parecchi milioni di anni) i suoi tipi di struttura più favorevoli, e su questi avesse

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giunti a noi con caratteristiche quasi identiche a quelle che avevano i loro progenitori di qualche centinaio di milioni di anni or sono. Esempi: il già

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famiglia, i Celacantidi, di cui si conoscevano soltanto resti fossili del Triassico, e che si credeva estinta da 180 milioni di anni. Anche il gruppo

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milioni di anni fa. Così ancora i Limulus, singolari artropodi marini comuni sulla costa orientale degli Stati Uniti d’America e alle Molucche

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cento milioni di geni. Si sapeva inoltre che le mutazioni sono eventi che colpiscono a caso l’uno o l’altro

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, Vertebrati (cfr. fig. 7, p. 124). Ed è singolare, e altrettanto inspiegabile il fatto che, durante i 600 milioni di anni che ci separano da quel periodo

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state datate a circa 3,5 milioni di anni da oggi.

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milioni di anni dal presente. Agli Australopiteci sarebbe seguito Homo habilis, che è una forma intermedia fra Australopithecus e Homo erectus. Da

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La prima emergenza degli Ominidi si può datare all’inizio del Pliocene, circa 5 milioni di anni fa; ma i primi prossimi antenati dell'uomo attuale

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dell'Era terziaria, cioè nel Paleocene, circa 70 milioni di anni fa. Precocemente, nello stesso periodo, si sono differenziati i due rami delle Proscimmie e

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. Visse 8-10 milioni di anni da oggi; era probabilmente diffuso, con specie affini, anche in Africa. Un genere affine, che anche può considerarsi come

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tempo (circa 12 milioni di anni or sono) prosperavano nel territorio che corrisponde alla attuale Toscana; ma non può considerarsi come un diretto

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