, la competenza giuridica non fanno al caso mio. Io debbo esporre dei fatti, tocca a voi apprezzarli. "La mia parola sarà disadorna: tanto peggio, o
sua fronda, io resto, rigido tronco torcente le braccia sotto il cielo impassibile. "Quanti inverni hanno scavato le rughe della mia fronte? Quante
scambiare una parola. Fermo a questo tavolo, mi pare che tutte le cose oscillino in giro, che il suolo si muova sotto i miei piedi, che la mia testa vacilli
fin nei recessi dell'anima mia, le sussurranti armonie della sua voce, la muta comunione degli spiriti, tutto questo sta per finire?... Nulla di ciò
odorosa. - Ed io ero in questa orribile alternativa - diceva Fritz Eisenstein - o di lasciare scoprire la mia relazione con quella donna, di vederla perduta
fai male.... - Ecco, ti lascio.... Ma togli quell'anello, Costanza; spezza il simbolo d'una catena già rotta. Tu sei mia, mia soltanto, comprendi? ed
documento? - Ne dubitate ancora? Ma io non posso darvi che la mia parola! È un'antica storia, ignorata da tutti. La donna è morta, sono molti anni.... - E
Gentilissimo signor Treves, Compiono oramai quasi due anni dacchè Ella, rispondendo all'offerta che io le avevo fatta della mia Sorte, mi disse, con
anima "al suono della mia voce" ed "al profumo dei miei capelli?" Pardon, della mia "nebbia d'oro." Perchè i miei capelli sono della "nebbia" e
mia e nessuno può avere la forza di strapparti da me... - Sì, sì.... - Ella si trascinava verso di lui, lo afferrava alle ginocchia, rifugiando nel suo
pianissimo. - Se sarà una bambina... nostra figlia si chiamerà... Bianca.... - O buona!... o Emma mia buona!... Le loro teste si confusero di nuovo. Come era
avvicinarlo. Quando gli fui accanto, mi pentii della mia iniziativa. Il conte di Bauern, presente col corpo in quella sala di bigliardo rischiarata dalle
rare od intricate?... È una storia semplicissima, la storia di una passione come se ne possono vedere tutti i giorni. Soltanto, era la mia prima
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rivelazione; credo che abbia fatto il giro d'Italia. A che?... a che?... - mi domandavo. Fu invece essa che mi dischiuse il paradiso promesso. Mia moglie
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l'amavo? Come è impossibili dire!... L'arte? mia moglie? i miei flgli? l'avvenire? Dimenticato tutto, tutto! I pensieri di ogni istante, i sogni di
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, incapace di muoversi e di pensare, ridotto un oggetto di compassione o di scherno!... Non ricordo più nulla.... sì, il sorriso straziante di mia moglie
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soddisfatta della mia passeggiata. Non parlo del vostro incontro, Olderico, che è un altro terno. Lo giocherete anche voi, quello dei frati; non è vero? Io
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ho più mia madre; mia figlia è lontana, chiusa in un lontano convento.... Ditemi voi, padre, come vincere in questa guerra.... Dietro la sottile parete
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tutt'intorno. Sul dubbio orizzonte un'ombra incorporea si allontanava, ed era come se l'anima mia fosse legata a quell'ombra, ed al fuggire di quell'ombra
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dalle parole. Io non le ho detto mai nulla. Quando il prestigio della sua presenza ha esaltate tutte le potenze della mia vita, quando il contatto della
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delle vaghe, incoscienti aspirazioni, mi diletta e mi opprime.... Come descriverlo? Come procurare ad un altro la sensazione mia?... Come descrivere il
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il mio sentimento, tutti i moti dell'anima innamorata: io vorrei farle leggere nella mia coscienza, farle assistere, come un altro io, a tutto quello
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rovesciato sul mio petto? Una valanga? una montagna?... Aiuto!... Soccorso! Nessuno sente la mia voce.... Io soffoco.... io sono sepolto vivo...............................
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soffocavo dentro il mio cuore? Le narravano essi le aspirazioni dell'anima mia assetata d'amore? Le promettevano essi il paradiso di felicità che spiegava
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16 ottobre. È un mese che io non parlo più, che dal mio labbro non escono se non le poche parole necessarie ai brevi rapporti di questa mia vita
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15 ottobre. Talvolta io fingo con me stesso, nell'intimità impenetrabile della mia coscienza, e spesso non so dove finisce la sincerità, e dove
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quello che la musica consegue mirabilmente. Beethoven è il più grande psicologo. Qualche volta io sento di arrossire, tanto a fondo scruta nell'anima mia.
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15 novembre. Nella mia cella, vi è un ritratto dell'abate del Piano. È rappresentato con la sinistra sorreggente un libro sopra un tavolo; in fondo
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l'anima mia, perchè, appreso il vostro linguaggio, essa esprima finalmente le sue angoscie e le sue esultanze. Vi sono certi accordi chiari come fasci
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ed una fusione straordinaria. Il padre guardiano mi ha fatto discendere a viva forza, minaccia di chiudermi nella mia cella. Non tenterò per ora. La
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bocca con un bacio. - Taci, taci!... Che cosa vorresti dirmi? di chi vorresti parlarmi?... Non esiste che una sola Costanza, la Costanza mia.... Nel
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ascolto!... Non si ascoltano i pazzi!... - No, che non basta!... Scostati!... Tu devi ora ascoltarmi!... Tu devi sapere tutta la mia vita! Tu non devi
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dunque quello che hai sofferto quando ho risposto soltanto ad una tua domanda!... La mia vita, te l'ho detto, tu hai il diritto di conoscerla, vuoi
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, soffocando le grida che le salivano alle labbra. - E non prevederlo, iersera!... Non prevederlo!... Disgraziata, la colpa è mia!... Poi, repentinamente
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male che voi avete commesso. "Io non sono generoso?... Ah! bisognava che apprendessi alla vostra scuola la generosità!... Sentite: la mamma mia dorme
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dell'indomani si moltiplicavano senza fondersi. Avevo, è vero, Manzoni dalla mia, per il fatto che nei Promessi sposi si trova l'indomani, e con tale alleato mi
22 febbraio. Gentile signore o amico mio? Amico mio è più dolce, il mio cuore lo suggerisce subito e la mia penna lo scrive ben volontieri. Ma è poi
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Mia vita, Non ho che te! Non penso ad altro, non voglio niente altro. Tu dici che non puoi ammogliarti ora, che m'importa? Sfido le ipocrisie del
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credi, nevvero? Oh! se lo credessi, non potresti lasciarmi in queste angustie! Amor mio, vita mia, sei pur buono, e perchè mi fai tanto soffrire
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vorresti tu. - Ma però? - Il nome di mia madre, per esempio, o della tua. - Questo è meglio certamente; tuttavia vi sono persone che preferiscono nomi
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- rispose Alberto, levando un virginia dal suo elegante portasigari. - Ti piacque il mio volto? - Sì. - E la mia figura? - Sì. - E la voce? - Tutto. Io
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Marta. - Io, nel suo stato, mi sentirei orribilmente; tolta quest'ultima gravidanza, che è andata un po' meglio, tutte male, tutte male! - Mia moglie non
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alzo, lo prendo e lo porto ingiro per la camera. Non c'è altro, cara la mia signora. A lei sembra che non debba intendere perchè è piccino, invece
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quello. Il fatto è che terminati i conigli, chiese la mia mano. Ed ecco tutto. Vedi che non è un romanzo. - Mio padre però ti amava - disse Marta con una
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mia moglie - disse Merelli andando incontro a una donnina nè bella, nè brutta, col petto liscio, e il ventre sporgente, un profilo da madonna
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cerimonioso, l'alterazione dei lineamenti, eccitati come dopo un alterco. - Prego queste signore di scusarmi, e di scusare mia moglie; è un po
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in tono conciliante - mia moglie si immagina che quando un uomo sta per ricevere il settimo sacramento debba prepararsi con mortificazioni, estasi
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affatto. Ma fra sè pensava: Casa nostra è molto più comoda, più elegante, non ci manca nulla; io lo adorerei, vorrei spiegare per lui solo la mia
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qualche pasticcetto doveva pensare a cucinarselo altrove. Appunto - riflettè Marta intanto che Appollonia cercava la chiave - come mai mia suocera, che
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