Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: mia

Numero di risultati: 106 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3
a trovare parole capaci di avvicinare le due parti della  mia  lacerazione, una sconfitta molto simile al deserto sarà mia
mia lacerazione, una sconfitta molto simile al deserto sarà  mia  e mia soltanto.
una sconfitta molto simile al deserto sarà mia e  mia  soltanto.
- che giova? che giova, se del tutto io t'ho perduta quando  mia  tu non fosti il giorno stesso che c'incontrammo? Che se pur
che c'incontrammo? Che se pur t'avessi ora, vincendo,  mia  per il futuro, mia per diritto, mia per tuo volere, mia non
Che se pur t'avessi ora, vincendo, mia per il futuro,  mia  per diritto, mia per tuo volere, mia non saresti più che
t'avessi ora, vincendo, mia per il futuro, mia per diritto,  mia  per tuo volere, mia non saresti più che non sei ora, mia
mia per il futuro, mia per diritto, mia per tuo volere,  mia  non saresti più che non sei ora, mia non saresti più che
mia per tuo volere, mia non saresti più che non sei ora,  mia  non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del
ma se in me non l'ami, se tua vita crear non so della  mia  vita stessa, che più giova sperar, che più volere, che mi
e ancor vivo ad ogni istante nella tua indifferenza la  mia  morte. Né più mi giova mendicare i giorni né chieder altro
né chieder altro più dal dio nemico, se non che faccia  mia  morte finita.
 mia  madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca di
di sudore, gesticolo sconvolto, colpisco senza volere la  mia  gatta, urlo.
putride studiando anatomia, nuda veder l'origine d'ogni  mia  pena, il cor! E la ragion richiedergli di tanto e tanto
 mia  stanza squallida, nell'asil mio negletto, oh! quante volte
non ho sorrisi intorno... ma mi sorride il giorno, ma la  mia  musa è qui! È ver: son solitario. Vivo una vita grama... ma
umane, e sta spezzando il pane del Sapere fatal; della  mia  madre vedova che al par di me lo adora, e in lui vede
le quartine ?... Il bimbo ha biondo il crine, e la  mia  Musa è qui! Nella mia stanza squallida, nell'asil mio
Il bimbo ha biondo il crine, e la mia Musa è qui! Nella  mia  stanza squallida, nell'asil mio negletto, oh! quante volte
del prete che «prega ancora per me» lascia detto a  mia  madre quando si incontrano a messa.
sorella e una madre miraggio dei miei pensieri facesti, o  mia  Musa. soccorrimi! un bel canto ispirami! ... E’ una tomba,
l'Aurora, la Ubbia che attende il Mago. Blanda infanzia!  Mia  seria adolescenza!.. Io vi chiamo Manzoni!... Dalla sua
che mi leggea gli Sposi le prime perle dell'Arte ch'è or  mia  in fondo al cor deposi! Oggi piangendo vi rammento insieme,
fondo al cor deposi! Oggi piangendo vi rammento insieme, o  mia  madre, o Poeta!.. Ella che vive di fede e di speme, te
 MIA  MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve,
che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla  mia  porta udìa, la notte della santa Epifanìa, o son morti di
del sole, i bei vegliardi dallo scettro d'oro! Quando la  mia  scarpetta in sul verone tutta avvizzita facea la rugiada, e
che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla  mia  porta udìa, la notte della santa Epifanìa, o son morti di
Vieni e vedrai, specchio di un tuo sorriso, la tavolozza  mia  tutta splendore, e sentirai, commosse al dolce viso, le
tele sussurrar d'amore ... - Ma, ahi lasso! la gentil  mia  rondinella, è una debole, trepida fanciulla, che, sebben
E adesso tu, come puoi pretendere di ascoltare la  mia  storia se la mia storia è infangata, o non è ancora
tu, come puoi pretendere di ascoltare la mia storia se la  mia  storia è infangata, o non è ancora incominciata, se la riva
profondi ed al volto ti sale una fiamma? Non ha sole la  mia  giovinezza, non conta gli anni il mio core l'anima mia
la mia giovinezza, non conta gli anni il mio core l'anima  mia  dolorosa non sa le primavere. Fanciulla perché ti soffermi?
sono solo e percorro un sentiero erboso: alla  mia  sinistra scorre l'acqua, sulla destra il retro di una di
violento, fatto strano perché il timbro fondo e calmo della  mia  voce bastaspesso da solo ad acquietarli, i cani.
oggi, che  mia  madre mi rimprovera l 'indolenza e l 'essere sempre in
di Cerignola, il maggio rotolava di là dai finestrini,  mia  madre era morta all'alba, ed era accanto a me nel
noi sulla strada passi d'ombra ascoltavano i suoi racconti,  mia  madre era morta all'alba, la sua voce dalle sere d'inverno
il maggio era un lenzuolo immenso di azzurro e di caligine,  mia  madre era morta all'alba, e la Puglia era il paese più
qualche episodio, qualche nonnulla... un capitombolo dalla  mia  culla, un mal di stomaco, la fanticella, i Magi, i bricioli
vergine, robusto e blando!... M'udrai ripetere che la  mia  storia è fumo, é nebbia nella memoria, ma che l'aureola del
dei fanciulli il nostro invito: fu certo un cenno della  mia  sorella che di me ti ha invaghito, o un sospir di mia
della mia sorella che di me ti ha invaghito, o un sospir di  mia  madre! - Ero un intruso di cui dicean " morrà presto ", ero
al limbo; un'arpa eolia a cui l'aura mancava!... Musa, a  mia  madre tu ti festi ancella, mi apparisti nei dolci occhi
ancella, mi apparisti nei dolci occhi dell'ava e della  mia  sorella... E fui poeta. - Un povero poeta di te indegno, o
qualcosa il cui sapore mi plachi, plachi la fame in me e la  mia  voglia di vederti.
e bella, il crin di un bimbo, e le pupille meste della  mia  madre, e della mia sorella.
di un bimbo, e le pupille meste della mia madre, e della  mia  sorella.
trovo fra gli uomini talvolta, qualunque cosa io parli, la  mia  voce mi par che solo il nome tuo richiami. Io taccio allora
degli uomini rifuggo allora alla campagna solitaria o alla  mia  stanza solitaria e solo tutto in me mi raccolgo; ma
dalle ripe alte del fiume e pur dalle pareti della  mia  ignuda stanza, a piena voce il tuo nome riecheggia al mio
del tutto, al volgo preda senza schermo, parmi l'anima  mia  nel suo segreto. Ed il sogno che nasce palpitante, la
ogni viltà dal cuore mi toglieva. Dal più profondo della  mia  distretta, nella mente più oscura quella fiamma mi era
il tuo atto vittorioso, sarà il tuo porto». E sentii la  mia  vita fiammeggiare ed il deserto farsi popoloso, credetti
giorno nella notte e consumare quella fiamma mi parve la  mia  vita. Ma per più lunga strada il mio destino mi volse a far
ma a te vicino per più forte andare; in te concreta vidi la  mia  fiamma, in te il mio sogno fatto era vicino e la mia vita
la mia fiamma, in te il mio sogno fatto era vicino e la  mia  vita più certa: ogni ritorno, ogni vile riposo, ogni timore
se pur vicina ti sento lontana ancora come un tempo, e la  mia  fiamma geme che pur rifulse nella notte per sua forza,
piadina alla salsiccia che mangio è un grumo informe, nella  mia  mano.
sole, altro vento e più superbo volo per altri cieli è la  mia  vita ... Ma ora qui che aspetto, e la mia vita perché non
altri cieli è la mia vita ... Ma ora qui che aspetto, e la  mia  vita perché non vive, perché non avviene? Che è questa
basta! voglio uscire da questa trama d'incubi! la vita! la  mia  vita! il mio sole! Ma pel cielo montan le nubi su
ora ho freddo, ora ho fame, ora m'affretto, ora so la  mia  vita, che la stessa ignoranza m'è sapere - la natura
so che questo sangue ardente a un tratto mancherà, che la  mia  penna avrà uno schianto stridente... ... e allora morirò.
volò; fur molte, fur vaghe le idee del poeta, ma questa, o  mia  bella, sol questa ne so!
Sofia, come una chiesa, era piena di squilli l'anima  mia  ; come una selva era piena di trilli l'anima sacra alla
sempre nella città muta dei sogni. Io mi allontano e la  mia  veste bianca se la dividono i rovi, e la mia ghirlanda s'è
allontano e la mia veste bianca se la dividono i rovi, e la  mia  ghirlanda s'è mutata in una corona di spine, le mie piccole
una lettura triste) Aiutami a vivere,  mia  bella sultana, la vita dei reprobi volubile e vana. Sia
ingoii l'assenzio se manca il Falerno! Te nuda assomiglio,  mia  carne ideale, al legno d'un feretro che avesse le ale.
O sante gioie, o speranze divine! Che ce ne resta, o  mia  donna, a quest'ora? Ma non è tutto, non è tutto spine
ancora: o sante gioie, o speranze divine! Rifioriran,  mia  mesta giovinetta, rifioriranno quei tempi d'amore; e tu lo
tu che sei buona, e che preghi il Signore; rifioriran,  mia  mesta giovinetta! Nessun ci toglie un angolo di terra dove,
 mia  ganza, una bimba assai devota, e credo, a molti parroci ben
Omero, fu stamane a vedermi al mio studietto. La tavolozza  mia  si tinse a nero, e io lasciando i pennelli con dispetto il
mai nulla io vidi! Talor fra l'aure aperte e la verzura la  mia  stanca vecchiezza si riposa, quand'esco coi figliuoli alla
greco è svanita ogni rancura, e che quand'egli uscia dalla  mia  stanza - ho pianto!
mai non vedeste a notte oscura spirti in fiamma esalar la  mia  pianura ? Gelsomini, se il suol che vi ha concetto nel
ch'io non senta il mio lezzo! Stelle, scendete nell'anima  mia  di me stesso a ingannar la tenebria! Rinnegate il Signore,
e l'alito affannoso ferve di vita. E risponde dall'anima  mia  triste un'ansiosa brama di vittoria ed un bisogno amaro di
certo punto - mi scuoto di colpo dopo un corpo a corpo con  mia  madre, in un viluppo sconsiderato, qualcosa di erotico e
fugge l'ora e mi toglie da me sì ch'io non possa saziar la  mia  fame ora qui tutta? Ma solo e miserabile mi struggo lontano
lontano e solo, anco s'a te vicino parlo ed ascolto, o  mia  sola compagna. Mentre di tra le dita delle nubi a che
assisto al mio dissolvimento ad ogni istante soffro la  mia  morte. E così attendo la mia primavera una ed intera ed una
ad ogni istante soffro la mia morte. E così attendo la  mia  primavera una ed intera ed una gioia e un sole. Voglio e
e l'affanno agli schiavi della vita - - purché alla  mia  pupilla questa luce che pur guarda la tenebra si spenga e
fili di pioggia come lame d'acciaio vibranti. Così l'anima  mia  si discolora e si dissolve indefinitamente che fra le tenui
Satira, alla livida Ironia... Diedi il braccio alla  mia  patria, le negai la poesia. Beli o ragli altri! - Io, mia
mia patria, le negai la poesia. Beli o ragli altri! - Io,  mia  Vergine, io ti amai ben d'altri amori! Dappertutto dove
mi rivelano la chiesa, dappertutto, o bionda Vergine, o  mia  santa, o Musa mia, fosti il culto e la vertigine, gaudio,
Vorrei levarmi verso l'infinito etere e a lui gridar la  mia  passione, vorrei comunicar la ribellione all'universo.
... ... Le lacrime mi sgorgano dal ciglio invirilmente. Oh  mia  fanciulla, oh tu non hai compreso di quanto amore io t'ami.
feristi. Se m'ami Elsa a che mi fai soffrire? Tu della vita  mia  unico raggio tu che sola m'infondi quel coraggio che mi fa
vorrei compagna e schiava dei dolori miei. Vorrei darle la  mia  sete di baci non noti al mondo; come un aratro sul suo sen
al passato ed al futuro! - E poi disse a se stesso: - Anima  mia  bevi l'ambrosia dai polmoni ansanti; centuplica le tue
l'estremo sacramento, non farei testamento, per morir colla  mia  sulla tua faccia, e all'inferno volar dalle tue braccia!
levai il primo canto, e la sua luce era certa promessa alla  mia  speme - e le dolci figure del mio sogno che appena
trattenne sull'orlo della vita ad angosciarmi in aspettar  mia  volta ed ai giucchi d'amore ed alle imprese giovanili mi
'1 fatale precipitar dell'ora, nel futuro pur m'indicava la  mia  ferma fede un giorno ed una gioia senza fine e
fine e l'affrettava. Ahi, quanto pur m'illuse la mortal  mia  vista che di fuor ci finge certo quanto ci manca sol perché
No,  mia  diletta, non ho più quattrini, per mutarteli in nastri e in
nella tempesta delle note e dei salti il mar fremente nella  mia  testa; l'amor, l'orgoglio oblìa del tuo poeta, le sue
prima creta che danzi bene! - Ella era uscita. La lucerna  mia  mi mandava una luce sepolcrale, fatta di sete e di
E una testa di satiro sbucava fuor dalle pieghe della  mia  cortina, e dondolando e ghignando cantava questa quartina :
box alla stazionedelle autocorriere appena fuori Cana.  Mia  mogliele riconoscerà certamente, Mr. Olmert, e mi
Poi altre dueche non ricordo. E che ne fu della modesta  mia  persona,Mr. Olmert? Come Le dicevo stavo tentando di
al sud della regione dei cedriinvasi dall'acqua salata.  Mia  moglie non vedrà le mieimmagini disseminate sui pali. In
Veggo tutto attraverso a un velo bruno, e scote appena la  mia  mente lassa la forosetta dall'anche di Giuno che mi sorride
quelle che ti piacquer tanto; mentre mi sdraio nell'inedia  mia  senz'ira e senza pianto; tu vivi e pensi e lotti e ardisci
è fuggito e a te giunge. - Io, da lontano, nella crescente  mia  ombra perduto, quando, plaudendo, ti diran sovrano del tuo
inchiostro. Ond'è che a notte, leggendo il poeta nella  mia  stanza queta, balzo repente, e, attonito, perplesso, parmi
rondine di mare che ieri,  mia  dolente, volava sopra il lago, con l'alucce sgomente, erra
nome e per vista conoscessi. Io non sono per te «io», la  mia  vita, io, questa mia volontà più forte, Il mio sogno, il
Io non sono per te «io», la mia vita, io, questa  mia  volontà più forte, Il mio sogno, il mio mondo, il mio
quercia, e affranto come un sibarita. E lo sa Iddio se la  mia  perla fina, questa infelice giovinezza mia, profanò la sua