, Agnolo. - Hai già un piano combinato? - Sì; ma è necessario che prima di tutto io mi renda conto di molte cose. Voi, che non potete ancora camminare
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guardò attorno, stupito. Dove si trovava? Era sogno o realtà ciò che lo circondava? La presenza di Agnolo gli snebbiò la mente. - Così a lungo mi avete
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testa il casco piumato. - Tra due giorni la nave ammiraglia mi condurrà a Famagosta. Vi attendo a bordo. Sta bene, Sagredo? - Il pittore s'inchinò
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che te, Lori. Non mi lascerai, vero? - Mai, nonna Bettina! - rispose Loredana, incapace ormai di fingere; e lacrime benefiche rigarono il suo visino
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la mamma coltivava i suoi fiori. - La voce di Loredana era piena di rimpianto. - Bisognerà che tu mi lasci questo quadretto. Voglio farlo vedere ai
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schiera di maschietti, otteneva invariabilmente tutto quello che voleva. - Ma tu mi rubi sempre le idee! - esclamò la Vendramin Calergi, alquanto
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, ma mi vogo col Doxe». Quel giorno le due fazioni si cimentarono in un giuoco atletico chiamato «Le forze d'Ercole»: un esercizio di vigoria e di
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come se volesse richiamare alla mente qualcuno. - Chi mi ha parlato di lui? - È la figlia del pittore Lorenzo Sagredo, fatto prigioniero dai Turchi a
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diverso da quello fanciullesco che aveva prima della• partenza. Alvise continuò: - Dio mi mandò un amico a conforto della mia solitudine in quella terra
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vegliardo. Si alzò e aiutò Alvise a togliere il quadro dal panno. - Vediamo che cosa mi avete portato di nuovo, - soggiunse poi, avvicinandosi alla porta per
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, Lori, porta una sedia a fra Eusebio. Riposatevi, padre. Mi direte dopo la buona novella di terra lontana. - Una fiamma rosea era salita alle guance di
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questo! - sospirò di nuovo la vecchia. - Sono ormai abituata a certi distacchi. Giovane sposa, ebbi lunghi periodi di solitudine; poi Dio mi mandò
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mia decisione; m'imbarcherò di nascosto sulla Santa Cattarina. - Come farai? - Domattina all'alba, con la complicità del nocchiero, salirò a bordo e mi
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comunità. Hai lasciato la tua vecchia nonna, la tua casa, per venire a combattere contro i nemici della nostra fede, e mi auguro che tu possa tenere
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Cattarina. Sono figlio di Zuambattista Benedetti. - Bravo capitano. Siamo stati sfortunati, ragazzo. In tanti anni di navigazione non mi sono mai trovato a
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