quadro della Madonna, i fiori di carta, i candelabri di cristallo argentato, mi sembrava più bello e alto di una montagna fiorita. E domandavo a Dio le
paraletteratura-ragazzi
signor Goffredo. Ecco che primo esce Anselmuccio: - Mi sembra che sia andata bene - risponde. Dopo un poco appare Sergio che con molta gravità dice: - Ho
paraletteratura-ragazzi
Il figlio adottivo di Bonuccello. - Fu una cosa terribile: sette anni fa mi trovavo imbarcato come pilota su un bastimento: ci colse presso le
paraletteratura-ragazzi
Pagina 116
di scimmione: - Papà - dice Vasco ricambiando con visibile piacere il bacio - non ti dovrai lamentare se domani mi debbo cambiare il vestito. Con
paraletteratura-ragazzi
Pagina 117
tonico sapore di prato fresco. (Voi mi domandate: «Ma questi ragazzi non facevano altro che passeggiare, mangiare e bere? E studiare?» Vi rispondo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 125
batteva la neve: la Maria, mia moglie, mi aveva pregato di non uscire con quella tormenta. Eppure dovevo arrivare al paese vicino ad ogni costo per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 127
. Quella porta lì. vedete. Mi affaccio da un finestrino e vedo un grosso lupo. (Lico alzò la testa come se seguisse il filo del racconto). Grido per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 128
L'Ingegnere narra l'episodio della spilla. - Io ero un ragazzo orfano e povero - seguitò con un sorriso pensoso l'ingegnere - e mi adattai a tutti i
paraletteratura-ragazzi
Pagina 141
. I nomi degli eroi italiani ve li dirà il maestro: io mi limito, ragazzi miei, a dirvene uno che vale per tutti: Il milite ignoto, cioè un soldato - e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 146
. Però non è giusto che mi voglia umiliare: anche lui dovrà studiare, fare della ginnastica negli studi, e quando sarà sicuramente pari a me gli vorrò
paraletteratura-ragazzi
Pagina 15
: Al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo cantava gloria tutto il Paradiso, sicchè mi inebriava il dolce canto. È la preghiera che la Chiesa ci pone
paraletteratura-ragazzi
Pagina 157
: - Questo è un affare vostro. Pensateci da voi. Io, quando ero in terza elementare non avevo nessuno che mi aiutasse. Eppure... - ma non seguitò per dire che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 16
studio del babbo di Sergio. Siccome questa storia è vera io ho dovuto scrivere a quel signore perchè mi desse l'autorizzazione di poter scrivere il suo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 17
dolenti ti cercavamo. Gesù rispose: - Perchè mi cercavate? Non sapevate voi che io devo occuparmi delle cose del Padre mio celeste? Ma poi si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 182
La predicazione di Gesù. Diceva: - La dottrina che vi predico è del Padre mio che mi ha mandato sulla terra. - Diceva: - Io sono la luce del mondo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 184
I veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: - Chi vuoi essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e mi segua. - E cosa voleva dire
paraletteratura-ragazzi
Pagina 187
nell'anima. Ora io mi domando: se l'Italia era così divisa fra genti e dinastie straniere, che onore potevano avere gli italiani? Per nostra fortuna, poi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 19
Apostoli: - Tutti quelli che mi hanno seguito fin qui sono digiuni. Bisogna dar loro da mangiare. - Signore, non abbiamo nulla, - risposero gli Apostoli
paraletteratura-ragazzi
Pagina 191
alcuni Apostoli sulle sponde del lago di Genezaret. e, rivolgendosi a Pietro, gli chiese per tre volte: - Simone, mi ami tu più di questi? - E
paraletteratura-ragazzi
Pagina 204
tirannide, straniera o domestica. Pei doveri che mi legano alla terra ove Dio m'ha posto, e ai fratelli che Dio m'ha dati - per l'amore, innato in ogni
paraletteratura-ragazzi
Pagina 216
: - I miei genitori non mi dànno da mangiare. Anselmuccio invece sospirò senza dire parola, quasi esprimendo con gli occhi «Fate un po' quello che volete
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
e conservarli sulla buona strada che li farà procedere su quella del loro padre; ma non mi resta a dir altro che io muoio contento di aver fatto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 313
vero che io copio i problemi da Sergio e da Anselmuccio: però sto zitto e non lo dico al maestro. Se mi chiama, sto zitto. - Peggio! - esclamò il
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
Guccio cerca legna per il fuoco. - Se tu mi segui. trovo io il modo - esclamò Guccio con una fermezza che fece sorridere di compassione e nello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 35
- disse Anselmuccio ridendo. - No! io mi chiamo Cherubino e quello si chiama Rubino - rispose Cherubino senza degnarsi di guardare Anselmuccio. Rubino
paraletteratura-ragazzi
Pagina 42
sapiente. Perchè mi dànno sempre dell'asino se esso è sapiente? - domandò Cherubino. - Tu sei un asino ignorante. - Ma asino è sempre asino. - Quello
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
accanto ai gradini dell'altare. A me però piaceva inginocchiarmi sul primo di questi gradini: mi sembrava, nella mia umiltà, di essere più degna di
paraletteratura-ragazzi
Pagina 70
Il maestro. - Perciò - seguitò il maestro commosso - non mi piace che voialtri prendiate a sassate i lampioni e nemmeno i vostri compagni. Il gesto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 77
le frasi dei suoi compagni. - Mamma, - dice - come mi piacerebbe veder quest'uovo sulla nostra tavola! Tu, che conosci la padrona della pasticceria
paraletteratura-ragazzi
Pagina 84