! — Questa volta sono morto! — pensò il Re. — Vien qua, — disse la ragazza — búttati carponi. Io mi sederò sulla tua schiena, e la mia gonna ti coprirà
paraletteratura-ragazzi
Pagina 120
una Principessa. Se lo meritavano. — Ah, Maestà, eran le mie sorelle! Ma voi potete risuscitarle; non mi negate questa grazia! — Vedremo! — rispose Re
paraletteratura-ragazzi
Pagina 136
la figliuola del ciaba, devi rendermi un servigio: mi fido soltanto di te. Portami questa lettera al Re di Spagna, e attendi la risposta; ma nessuno
paraletteratura-ragazzi
Pagina 144
vecchina: — Ah, vecchina mia! mi han rubato anello. — Non ti disperare, non è nulla. Quando il Re avrà sposato, appena la Regina sarà entrata nel suo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 152
gusto, e dopo disse: — Mi sento meglio! - Un' altra volta gli venne la voglia d'un pasticcino di lumache. Ma non era la stagione. — Pasticcino di
paraletteratura-ragazzi
Pagina 160
sangue reale. — Sono. Ma se il Reuccio mi vuole, dovrà farmi tre regali. — Che regali dovrebbe fare? — La cresta del gallo d' oro, La pelle del Re Moro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 167
, — disse il Nano — vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno e la Reginotta per moglie, io andrò a liberarla dalle mani dell'Uomo selvaggio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 179
. — Che cosa ti senti, figliuola mia? — Maestà, non mi sento nulla; ma.... chi dà la sua parola la dovrebbe mantenere. — Come? Lei dunque voleva quel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 181
— Mi piace tanto, — rispose lei — che sento una gran voglia di cavalcarlo. — Fecero portare una scala, e la Reginotta montò sul cavallo di bronzo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 184
mia? — Il Reuccio mi ha tirato un calcio e mi ha rovesciato ogni cosa. — Sia fatta la volontà di Dio: il Reuccio è padrone. — Le vicine non capivano
paraletteratura-ragazzi
Pagina 19
glielo dicia. La Regina perdè il lume degli occhi: — Sporco galletto! ora ti concio io. Chiamatemi il cuoco. — Il cuoco si presentò. — Mi si faccia con
paraletteratura-ragazzi
Pagina 192
galletto! ora ti concio io! Chiamatemi il cuoco. - Il cuoco si presentò. — Mi si faccia arrosto pel pranzo. - In cucina gli tirarono il collo e lo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 195
guarisce sarà genero del Re. Insegnatemi il rimedio: mi basterà. — Prendi in mano questa spada e vai avanti, vai avanti. Arriverai in un bosco tutto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 210
andarsene: — Mi lasci qui incatenato? — Lo meriteresti, ma ti sciolgo. Se mi hai ingannato, guai a te! — Il giovane si presentò al palazzo reale e si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 217
ordinò: — Mi si selli il miglior cavallo della mia scuderia! — Montò a cavallo e via, come un fulmine, per la strada del bosco. Di tanto in tanto si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 231
, chiama.... L' avete più visto? Figuriamoci che pianto, quella povera mamma, quando apprese la sua disgrazia! Corse subito dal Re: — Giustizia, Maestà! Mi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 241
cagna, che abbaiava e ringhiava mostrando i denti. E Testa-di-rospo non voleva uscir fuori. — Perchè non vieni fuori? Perchè mi farete ammazzare. — E
paraletteratura-ragazzi
Pagina 272
uccisi, traeva un respiro dal profondo del petto. — Voi siete barone! — Che mi vale, Maestà, l'esser barone, se non ho da mangiare? — disse una volta un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 288
— Topolino, se mi vuoi bene, risuscita mio padre! Topolino esitava. Allora si fece avanti sua madre: — Topolino, te ne prego anch'io, risuscita il Re
paraletteratura-ragazzi
Pagina 299
cardellino strillava, sentendosi strappare le penne ad una ad una. — Dove son riposte le arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve lo dirò
paraletteratura-ragazzi
Pagina 31
pagava. E tornò a martoriarlo. — Dove sono le mie arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve lo dirò. — Non ti farò più nulla. — Son lì dove
paraletteratura-ragazzi
Pagina 35
dal Re. — Babbo, se mi vuoi bene, devi comprarmi quel Ranocchino. — Che vorresti tu farne? — Allevarlo nelle mie stanze: mi divertirò. - Il Re
paraletteratura-ragazzi
Pagina 48
. — Mi lascerei anche fare a pezzi, — rispose il Re. — Prendete un coltello di diamante, il più bel bue della mandria, una corda lunga un miglio, e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 54
! Mi spezzo! Dammi da bere! - Il Re si morse la, vena dell' altro braccio e ne fece schizzar il sangue. Intanto scivolava giù: Ma la corda da capo: — Ahi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 56
faccia. Lei disse: — Andiamo a presentarci al Re mio padre. Son tredici anni che non mi vede: - Al portone del palazzo reale non volevano lasciarla passare
paraletteratura-ragazzi
Pagina 71
Re. Fra un mese le domanderà: mi vuoi per marito l Se lei risponde di no, quello ne farà due bocconi. Bisogna avvertirla. — E il Lupo Mannaro dov
paraletteratura-ragazzi
Pagina 81
cominciò a baciarlo, a carezzarlo, a farlo saltare in aria come una bambola. — Mi vuoi per marito? Mi vuoi? - La Reginotta rideva: — Ti voglio! ti voglio
paraletteratura-ragazzi
Pagina 87
— Mi vuoi per marito? Ti feci fare apposta per me. — Lei tremava come una foglia. — Mi vuoi per marito? - Più la Reginotta sentiva quella vociaccia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 90
PREFAZIONE Queste fiabe son nate così. Dopo averne scritta una per un caro bimbo che voleva da me, ad ogni costo, una bella fiaba, mi venne, un
paraletteratura-ragazzi
Pagina Prefazione
pupilla degli occhi. Un giorno venne uno, e disse al Re: — Maestà, passavo pel bosco qui vicino, e incontrai l'Uomo selvaggio. Mi disse: Vai dal Re, e
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
so più dove dar di capo. Sapete che ho pensato? Domani mi farò prestar l' asino dal nostro vicino, gli porrò le ceste e vi porterò attorno per
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
, non ci ho colpa. È venuto un cardellino, si è posato sopra un ramo e si è messo a cantare. Canta, canta, canta, mi si aggravavano gli occhi. Lo
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
disse al padre: — Maestà, perchè tenermi rinchiusa qui ? Lasciatemi andar pel mondo. Il cuore mi presagisce che troverò la mia fortuna. — Il Re non
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
padre pensò d' andarsene in una pianura e chiamare la Sorte: — Sorte, o Sorte! - Gli apparve una vecchia, colla conocchia e col fuso: — Perchè mi hai
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
, e chiese di vederle. Osservò minutamente ogni cosa e poi disse: — Maestà, vi manca il meglio. — Che cosa mi manca — L'albero che parla. — Infatti
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
strapperebbe. — Tizzoncino, perchè non ti compri un paio di scarpe? — Maestà, ho i piedini delicati; mi farebbero i calli. — Tizzoncino, perchè la
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo
cuoco. - Il cuoco venne. — Credo che siamo in punto, — gli disse - mi pare una quaglia. — Bisogna vedere, — rispose il cuoco. La Reginotta sentì che
paraletteratura-ragazzi
Pagina Titolo