di nuvole e di pioggia. Una bianca tristezza senza nome veste i muri, e nell'alto, una lontana luce, su li orli, un oro dolce sfoggia. Tu che mi
poesia
sempre nella città muta dei sogni. Io mi allontano e la mia veste bianca se la dividono i rovi, e la mia ghirlanda s'è mutata in una corona di spine
poesia
Non rammento. Io la vidi aperta sul mare, come un occhio a guardare, coronata di nidi. Ma non so né dove, né quando, mi apparve; tenebrosa come il
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