Essendosi parlato a pag. 245-49 degli Enimmi ed Indovinelli, non mi sembra fuor di proposito il ristampar qui come appendice al libro, questo mio
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ammaestrar le fanciullo con l' esempio, e di infiammare gli animi loro a quelle virtù che leggono descritte; ma sopra ci ho voluto che quelle vite mi
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tenuta da tutte per un sennìno. "O sentiamo! esclam� la direttrice, facendo bocca da ridere. "Mi pare che non si sia incominciato troppo bene celebrando
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di così fatte materie: e ciò mi dà speranza del pari, che non abbia a riuscire sgradito ai lettori, nè abbia ad esserne tacciato di perdigiorno io
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raccoltele, là verso la fin dell'anno, nella sua stanza, disse loro: "Mi è venuto in capo di fare insieme con voi, mie dilette fanciulle, un esercizio
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, stava per alzarsi, quando il maestro si volse a lei con queste parole. "Signorina, io mi era messo qui col proposito di farle qualche censura
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dottrine religioso de' Protestanti; e di questo la debbo biasimar forte, non perch' io sia intollerante, ma perchè il mutare religione mi pare troppo
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deboli forze, e volentieri mi sarei scusata dal trattarlo; ma ne ha potuto più la ubbidienza alla nostra buona direttrice, ed il non voler esser io che
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leggere, per dir così che il meglio che seppi mi diedi a comporre la mia Mirtilla, favola boschereccia, che se ne uscì per la porta della stampa, ecc
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di non confondervi l'animo; e perchè mi pare d'aver anco toccati tutti i capi principali e generali, sotto le cui leggi si restringono gli altri
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"Sentite se è vero che i ghiotti ci rimangono. Ve lo vo' provare col fatto d'un pazzerello di giovanotto, che mi capitò sotto gli occhi leggendo
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veramente. Me ne rallegro; e la conforto a continuare. "Io, seguitò la direttrice, vo' fare a tutte loro una domanda, per provare chi mi sa rispondere a tòno
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"La Marianna Mancini, di cui oggi mi tocca a parlarvi, era nipote del famoso cardinal Mazzarino, ministro di Francia, e nacque a Roma nel 1649. Lei e
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NOVELLA. L'avere udito dalla nostra cara Isotta il soverchio amore del risparmio, o dirò meglio, la ingegnosa avarizia del marito della Papafava, mi
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"Bisogna che cominci dal confessare un mio peccato, incominciò a dire la signora Giannina: questa settimana c'è stata la mamma malata, e mi è mancato
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"La valente donna di cui oggi mi tocca a parlarvi, valorose compagne mie, si appella Anna Maria Arduino, una delle più rare donne del suo tempo
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, filosofesse, poetesse, artiste, letterate, eccetera, eccetera, le lodo e mi piacciono; ma, ecco, il vedere una donna maneggiare cadaveri e rinvoltarsi
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poetessa ed autrice drammatica, la qual fu moglie di un conte, scrittore eccellente, mi sono studiata di seguitare a capello i precetti del signor
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comechessia artiste, veramente io non la saprei indovinare; ma, volendo pur dir qualche cosa, io come io mi pare doversene attribuir la cagione a questo
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signora Mila, la Govona le par veramente che meriti di esser detta donna illustre?" "Sì signora, rispose la signorina, mi par che lo meriti al pari di
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è troppo grave peso alle mie povere spalle; e voi tutte, spero, mi compatirete, se io nol saprò trattar degnamente. Debbio raccontarvi, come sapete
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Vittorina incominciò di punto in bianco: "Io sono quella delle poetesse. Sei mesi fa mi toccò la Veronica Gambara, ora la Diamante Faìni: e forse Dio
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: "Mi ricordo l' amorevol rimprovero che mi fece la direttrice per essermi fatta aspettare quando mi toccò a legger la vita della Vittoria Colonna; e
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Pagina 206
"La Giulia Baitelli, della quale mi tocca oggi a parlarvi, incominciò senz' altro preambolo la Fulvia, viveva nel tempo medesimo che la Fenaroli
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, salì al suo posto, e cominciò: " Bisogna ch' io mi faccia dal ringraziare la nostra cara direttrice per lo scambio fattomi del tema del mio discorso
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che ho la tremarella, dubitando di mostrarmi troppo mal adatta al mettere in carta; e tanto più grave sarà il mio rossore quanto appunto mi tocca a
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lodi, dalle quali prese anzi materia a far il suo breve esordio dicendo: "La volta passata il signor maestro benignamente mi lod� per il mio modo di
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sarà un miracolo, sarà però comportabile. Ascoltate, chè la Livia comincia a leggere. "Stamane mi udirete parlare di una mia concittadina, che ebbe gran
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' essa gli ha chiamati; dove a me, dico la verità, peccato non mi pare: anzi mi pare un esercizio non solo dilettevole, ma anche utilissimo ad
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, che ho inteso subito per la carta, mi hanno fissato in quell' idea, e ho buttato là a caso." "E ci ha azzeccato." "Ma ecco: che vuol dire fermo gli
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, che dalla sua bocca mi ha fatto brutto sentire toelette, quando ci ha raccontato che la Paolina era elegantissima nella toelette." "O come avrei
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Pagina 252
italiane? non mi sarei fatto intendere da tutte quante? "Sì, sì, esclamarono tutte." "Veniamocene adesso a quella famosa stanza che i Francesi, tanto
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per me uno de' peggiori; così mi piace che si legga ora qui un capitolo di un buon libretto, che tratta assai briosamente questo argomento." E preso un
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Madonnina Malaspina; la quale, confermando a me il fatto, che mi pareva incredibile, mi scrisse: "In non ho merito punto: feci soltanto il dover mio
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franca, e dico senza riguardo, che il titolo di donna illustre, anche in questo caso mi pare darsi un po' troppo a buon mercato. Ascoltatemi
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, conforme esigono i tempi mutati. E però mi è parsa degna, più lei che qualsivoglia altra fondatrice, di essere ricordata fra le donne illustri, la cui
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Malatesta, secondo mi ha comandato, e segnatamente la via colei che di noi tutte è, non so qual più mi dica, se madre o maestra. "Questa madonna Battista
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tutta festosa incominciò: "La cara nostra direttrice ha voluto ch'io vi racconti la vita d' un' antica mia patriotta, ed io che mi sento sempre una
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vuole? io non ho mai letto altro che in scuola... Mi vergogno. "Il vergognarsi di comparire in pubblico fa segno di modestia e di animo gentile; ma qui
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esclamò: "Bisogna proprio esser sante! Io per me, se mi fosse toccato un marito tanto cattivo, non ci avrei avuto pazienza." E lei, continuò la direttrice
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' io vi parli di certe donne messinesi; ed io ve ne parlo in virtù della santa ubbidienza, ma un po' contraggenio, perchè l' argomento mi svaga poco
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affettuoso cenno del capo alla direttrice e a' maestri, disse con voce dolcissima: "La valorosa donna della quale mi tocca parlarvi, fu nobile donna di
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, volta alla direttrice, le disse con lieve cipiglio: "Ecco, signora direttrice, ma fa il piacere di dirmi, perchè mi raccomandò tanto di notare che la
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Napoli, se abbracciava il loro partito egli rifiutò per cagione di queste savio parole che Vittoria gliene scrisse: "Mi basta d'esser la moglie di un
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modello delle buone spose e delle buoni madri; questa è la Fulvia Fico, figliuola di Galeazzo principe della Mirandola; e forse perchè mi chiamo come lei, e
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domande.... "Che ricamatrice? pittrice. "Sì, ricamatrice. "E che domande vuoi fare? "Sentirete... "Sentiremo! mi canzonate... la filosofessa!..." E
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Pagina 77
, e papà e mammà vogliono che io stia a letto onde curarmi. Creda, mi rincresce; ma proprio non ho potuto. "Ho l'onore di segnarmi con tutto il
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illustre, della quale oggi mi tocca a parlarvi, era bella, era buona, era nobile e poetessa. Nata di famiglia assai cospicua, le fu data un'educazione
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applaudire la lettura di stamattina, e fanno bene anche adesso, che dicono alla lettrice amorose parole di conforto e di lode, alle quali mi accordo
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nominar sè: Annibale, replicò Annibale. - O se tu mi avessi vinto? esclamò allora Scipione che aveva vinto Annibale. - Se ti avessi vinto, rispose Annibale
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