Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mi

Numero di risultati: 51 in 2 pagine

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 8 occorrenze

117. Al Sistema solare appartengono ancora altri corpi; le comete e le stelle cadenti; di esse mi riserbo di parlare fra poco, a luogo più opportuno.

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Pagina 112

Non mi par difficile dare, a chi conosce anche solo i principii elementari della geometria, una idea chiara dei procedimenti coi quali si riesce a

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13. Come si possa giungere a conoscere la grandezza della Terra, io non vel posso spiegare in questo piccolo libro Non mi par difficile dare, a chi

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Mi spiego con un paragone: supponiamo di trovarci in mare entro un battello circondato da varie altre navi ferme, e di avanzarci fra queste in una

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52. Per potervi spiegare il fenomeno delle stagioni e più innanzi facilitarvi intelligenza di certi altri fatti, di cui avrò a parlarvi, mi è

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A darvi ragione di questi due fatti, che primi nella Luna attraggono la nostra attenzione, mi è duopo aspettare che io vi abbia prima edotti e

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Agevolmente forse, anche da voi stesso, capirete la suaccennata concomitanza di fatti; ma per aiutare la vostra intelligenza mi vi soffermerò sopra

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Non a caso mi sono espresso così, poichè se in

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Natura ed arte

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Giovanni Virginio Schiaparelli 3 occorrenze

Mi son permesso di trascrivere questo passo del Secchi, perché è difficile dir più e meglio in sì poche parole. Ai nostri tempi la dottrina della

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avessero potuto esaminare le geminazioni coi proprii occhi. Che se alcuno di questi, ragionando ad hominem, mi domandasse: sapete voi immaginar qualche cosa

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ravvisare nelle medesime l'opera di esseri intelligenti, abitatori del pianeta. Io mi guarderò bene dal combattere questa supposizione, la quale nulla

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Pagina 509

Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

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Angelo Secchi 2 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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La piccola nebulosa visibile appena ad occhio nudo che sta nella Via Lattea nel Sagittario presso la stella μ (mi), è un intreccio sorprendente di

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cannocchialino diminuiva molto l’intensità della luce, lo levai affatto e mi misi ad osservare ad occhio nudo attraverso il prisma, o solo con una debole

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Osservazioni astronomiche e fisiche sulla grande cometa del 1862 con alcune riflessioni sulle forze che determinano la figura delle comete in generale

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Schiaparelli, Giovanni Virginio 16 occorrenze
  • 1873
  • Ulrico Hoepli
  • Milano-Napoli
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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In questa medesima sera la cometa fu osservata dal signor barone Dembowski a Gallarate, il quale mi comunicò le annotazioni seguenti, col permesso di

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). A completa oscurità mi parve uguale a β (quindi 2m, 0).

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replicato esame mi sono convinto esser totalmente identica. Anche la direzione dello zampillo ha poco cangiato (vedi Tav. V): ma esso è più lucente e

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Ad 8h 50m il capo della cometa mi sembra di due gradi più chiaro che β Ursae minoris e di due gradi inferiore a η Ursae majoris. (Ambe queste stelle

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mi sono accertato frapponendo una riga fra l'occhio e il profilo australe della Cometa. La direzione iniziale dell’asse della coda alla radice (dove

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indistinto: non mi riuscì di fare altre osservazioni, che quella della posizione.

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Il cattivo tempo non mi permise di vedere la Cometa nell’intervallo dal 7 al 14 settembre; in questo ultimo giorno la vidi per l’ultima volta vicina

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sensibile. In questa conclusione mi conferma una notabile osservazione fatta sulla gran Cometa del 1811 da W. Herschel, dalla quale appare che il

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mio sforzo di ravvisarla. Fu sempre di una estrema tenuità, e non mi è stato mai possibile seguirla oltre una lunghezza di mezzo grado. Il 6 di agosto

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mi indusse il noto precetto d’Orazio, nonum prematur in annum, che male si applicherebbe a questo genere di pubblicazione; vi fui indotto od anzi

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. Per le correzioni o per le modificazioni, che le cose esposte nella presente Memoria potessero subire dipendentemente da osservazioni altrui, io mi

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ricapitolare qui i fatti osservati che mi costringono ad ammetterla.

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Il signor Direttore Carlini mi comunicò quest’oggi un dispaccio telegrafico pervenutogli da Firenze, col quale gli veniva notificata la scoperta di

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Plössl (di 4 pollici d’apertura e 5 piedi di foco) mi parve che il nucleo fosse multiplo.

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una misura (difficile ad eseguire) mi ha dato 245° 5.

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Gallarate; e mi comunicò le seguenti annotazioni, che pubblico dietro consenso da lui avuto.

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Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 21 occorrenze

A pochi giorni dalla morte (giorni “ lunghissimi per il continuo ozio e brevissimi per la relazione ai mesi e agli anni decorsi, né altro mi resta di

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uno scandalo che sarebbe stato pericoloso per entrambi. Galileo insiste nel chiederle incontri: “Né mi opponga rispetto alcuno o sospetto o timore

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deve rinunciare a un invito di lei a Prato: “non solo per le molte indisposizioni che mi tengono oppresso in questa mia gravissima età, ma perché

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Pagina 105

possibile, vorrei vivere tutta la mia vita, o la maggior parte di essa, con voi, e sarò sempre felice di qualsiasi sistemazione mi consenta di farlo senza

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Pagina 113

dell’angelo Cosmiel: “Teodidatto mio, mi rendo conto che sei veramente un credulone e bevi tutto quello che ti raccontano. Quella sfera di cristallo

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greco, ma poi l’ho abbandonato perché mi allontanava troppo dai miei studi preferiti. La teoria della musica e i suoi rapporti con la matematica mi

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Pagina 146

calcoli astronomici e gli regalò un’amicizia intelligente. Quando nel dicembre 1788 morì, Lalande scrisse di lei: “La sua compagnia mi fu cara: mi tenne

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Pagina 172

presentò il suo “Trattato di meccanica celeste” a Napoleone Bonaparte, questi osservò: “Signor Laplace, mi hanno detto che in quest’opera così voluminosa

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quadrati monta in sella, e riuscirai, perdio, o ch’i’mi sventro.

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forma di consegna: una scatolina fatta scendere al suolo con una cordicella che mi riportava, se necessario, delle istruzioni”.

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acclamò. Einstein domandò a Chaplin: «Che significa tutto questo?». E Chaplin gli rispose: «Oh, proprio niente. Applaudono me perché tutti mi capiscono, e

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Pagina 239

spiegato la quarta dimensione. Forse apprezzò la lettera di un genitore che gli raccontava: «Mio figlio di otto anni mi ha chiesto: che cosa ha studiato

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Pagina 240

’improvviso un pensiero mi ha attraversato la mente: se una persona è in caduta libera, non avverte il suo stesso peso. Ero sbigottito. Questo semplice

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Pagina 243

Ecco come Tombaugh rievoca il suo momento più felice: “Improvvisamente mi balzò agli occhi un oggetto di quindicesima magnitudine. Eccolo, mi dissi

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“All’inizio – scrive la Bell – pensai che si trattasse di qualche interferenza. Ma alla fine di novembre mi convinsi che erano segnali reali che

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“Già da bambino – ricorda Drake – mi domandavo quale fosse l’origine dell’uomo e se esistessero altri esseri intelligenti nell’universo. Arrivato a

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non me ne accorgo/ se non che al viso e di sotto mi venta” ) Dante mostra di conoscere il principio galileiano di relatività del moto. Così forse si

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Paolo Gualdo: “Nell’ottobre scorso ero in un piccolo paese chiamato Belgentier quando mi accorsi della nuova stella vicino a Giove, a occidente

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risultano invece evidenti la rotazione della nostra Terra, e anche l’immobilità della Luna. Se mi si obiettasse che i sensi lunatici dei miei lunari si

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la distantia di due milia si poteva distintamente vedere. Questo mi parve effetto tanto meraviglioso che mi dette occasione di pensarvi sopra; e

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, alle quali chi prestava fede, chi le negava. La medesima cosa pochi giorni dopo mi fu confermata per lettera da un nobile Francese, Jacopo Badovere, da

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