| Messer | Amantio, Pinellino, Guccio. |
Gianni Schicchi -
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dalla galera il Sopracomito a cui il | Messer | Grande consegna un foglio. Dal ducale palazzo poi esce |
I due Foscari -
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dalla galera il Sopracomito, a cui il | Messer | Grande consegna un foglio. Dal ducale palazzo poi esce |
I due Foscari -
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dalla galera il Sopracomito, a cui il | Messer | Grande consegna un foglio. Dal ducale palazzo poi esce |
I due Foscari -
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Escono dal palazzo ducale due Trombettieri seguìti dal | Messer | Grande. I Trombettieri suonano, ed il popolo si ritira. |
I due Foscari -
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Escono dal palazzo ducale due Trombettieri seguìti dal | Messer | Grande. I Trombettieri suonano, ed il popolo si ritira. |
I due Foscari -
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Escono dal palazzo ducale due Trombettieri seguìti dal | Messer | Grande. I Trombettieri suonano, ed il popolo si ritira. |
I due Foscari -
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Ems a Reichstadt e da Reichstadt a Berlino, gridando come | messer | Francesco: Pace! pace! pace! |
Il Corriere della Sera -
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ricercato è un abruzzese nativo di Civitella | Messer | Raimondo, un piccolo centro della provincia di Chieti. |
Corriere della Sera -
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del suo acquarello e disse ad Alvise: - Passiamo prima da | messer | Antonio. - Hai da offrirgli qualche cosa? - Sì. - Un altro |
Il ponte della felicità -
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e si sorridevano quasi a infondersi coraggio a vicenda. | Messer | Antonio li accolse con benevolenza. Prese l'acquarello di |
Il ponte della felicità -
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qualche cosa cercheremo sempre di ricavarci. - Ma che dite, | messer | Antonio! Questo quadretto non è di mio padre, - disse |
Il ponte della felicità -
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per il volontario inganno. - E di chi è, allora? - chiese | messer | Antonio. simulando meraviglia. - Vedo qui la firma di tuo |
Il ponte della felicità -
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Neppure per un istante aveva avuto l'intenzione d'ingannare | messer | Antonio; la sua coscienza non si piegava all'inganno. |
Il ponte della felicità -
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le pareva di naufragare in un mare tempestoso. Lentamente | messer | Antonio tornò verso di lei e il suo viso rugoso, |
Il ponte della felicità -
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al vecchio amico che con tanta generosità l'assisteva! | Messer | Antonio era entrato nel fondaco e aveva invitato i giovani |
Il ponte della felicità -
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di riconoscenza; ma lì per lì un certo pudore la trattenne. | Messer | Antonio indovinò il gesto non compiuto e un'ombra di |
Il ponte della felicità -
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aggiungere una parola, si allontanò, seguita da Alvise. | Messer | Antonio l'accompagnò con lo sguardo finchè scomparve alla |
Il ponte della felicità -
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del Cenacolo di San Salvi è proprio un fatto, perchè | messer | Benedetto Varchi, uomo a cui si può credere, dice di averlo |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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seconda dell'omaggio che doveva rendere il proprio padrone. | Messer | Adalberto, perchè in quell'ora si gloriasse di tutta la sua |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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lo sguardo acuto, reso acutissimo dall'odio, fece sì che | messer | Adalberto potesse dal profilo risoluto di Ugo leggere, e |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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invitò all'instituzione! Allorché adunque Guidello chiamò | messer | Ugo di Oldrado da Lanciasalda, il cavaliero, tenendosi |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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sproni, quasi ad assicurarsi ch'elle fossero affibbiate. | Messer | Adalberto intese troppo bene, e, seduto com'era, colla |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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offerta con quello consueto di porre l'elmo al cavaliero. | Messer | Ugo gli disse: - Offrite, o Bonello. Adalberto vide il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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aria ribalda, con cui gli aveva detto vent'anni prima: - | Messer | Oldrado è pronto a darvi l'omaggio! - Adalberto fissò il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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l'omaggio mio! - e si levò animoso. Quando l'araldo chiamò | messer | Ildebrandino, messer Aginaldo, messer Baldo, nè |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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levò animoso. Quando l'araldo chiamò messer Ildebrandino, | messer | Aginaldo, messer Baldo, nè Ildebrandino, nè Aginaldo, nè |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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l'araldo chiamò messer Ildebrandino, messer Aginaldo, | messer | Baldo, nè Ildebrandino, nè Aginaldo, nè Baldo, si mossero: |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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sarebbe potuto fare, ma non si fece, perchè autorevolmente | messer | Ugo gridò: - Il segno è dato da noi: ma l'araldo avvertì di |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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caro amico, che mi rammentava sempre il Cisti fornaio di | messer | Boccaccio, morì l’anno 1885 lasciandomi addoloratissimo. |
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene -
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Item a dì 26 di Gennaro seguente 1491 essendo io in casa di | Messer | Galeazzo da San Severino a ordinare la festa della sua |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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ed agli altri fratelli: Siate certificati della morte di | messer | Lionardo fratello vostro e mio quanto optimo padre, per la |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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adorna di pelo molto canuto e raro era bella la testa di | messer | Diego Alvaro; quando uscia dal Consiglio nell'ampia toga |
FIABE E LEGGENDE -
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Al tempo di cui tratto io, era Vicario per Firenze | messer | Cicciaporco Cicciaporci, uomo robusto quanto mai, e nemico |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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che faceva schifo soltanto a guardarlo. Tuttavia, per | messer | Cicciaporco, quel gatto era un essere soprannaturale e, non |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Essi però non sapevano quali legami esistessero fra | messer | Cicciaporco e il gatto Merlino; se li avessero saputi, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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in balìa del Vicario e del suo micio. Tre anni prima, | messer | Cicciaporco era seduto in una vasta camera del suo palazzo |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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del tesoro. La chiave di quella stanzetta è nelle mani di | messer | Neri de' Bardi. Con quel testamento non ti lascio il becco |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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pure la vena e scrisse, sotto dettatura del Diavolo: "Io, | messer | Cicciaporco di Bencio Cicciaporci e di madonna Vincenza |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- esclamò Cicciaporco. - Se distruggo il testamento, | messer | Neri de' Bardi, il quale sa che vi dev'essere, mi accuserà; |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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giorno furono fatti i funerali del morto; ma prima giunse | messer | Neri de' Bardi con la chiave per aprire la famosa stanza in |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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seguìto dal gatto, e rimase accanto alla finestra. | Messer | Neri de' Bardi mostrò a tutti i sigilli intatti, e sedutosi |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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il foglio. Ma dopo che v'ebbe gettato gli occhi esclamò: - | Messer | Bencio prima di morire si è burlato di me! - Perché? - |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Bardi. E, accostatosi alla bara, incominciò a gridare: - | Messer | Bencio! Messer Bencio, se siete vivo, rispondete! I rumori |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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alla bara, incominciò a gridare: - Messer Bencio! | Messer | Bencio, se siete vivo, rispondete! I rumori erano cessati e |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- I rumori dovevano venire dal piano superiore; - disse | messer | Neri, - qui, signori, non ci rimane altro che dare |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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che dare esecuzione alla volontà dell'estinto, e lasciare | messer | Cicciaporco padrone degli averi paterni. In quel momento |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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un Diavolo, che corse a spalancare la porta. Lo spettro di | messer | Bencio, nel vederlo, fuggì come il vento, lasciando il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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che alla mezzanotte si spalanca la porta, e lo spettro di | messer | Bencio compare sull'uscio. Ma il gatto, come la prima |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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dunque regolò a Firenze tutte le sue faccende, lasciò | messer | Neri de' Bardi suo procuratore e partì da Firenze a |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di soddisfazione. - Ormai posso dirmi un uomo contento. | Messer | Bencio è spaventato del viaggio e mi lascia in pace; il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- Pentiti, furfante, dannato! - seguitava a dire | messer | Bencio, senza smettere di malmenare il figliuolo. - Gatto |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di me, ti ho voluto far provare che cosa sarebbe di | messer | il Vicario se non avesse accanto il suo gatto. - Hai |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di Poppi un bellissimo cavaliere che disse di chiamarsi | messer | Lando Carnesecchi, e di esser cugino dello sposo. Però, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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lui, dov'era sparito il Vicario di Poppi. Dopo la morte di | messer | Cicciaporco ognuno si rese ragione dell'affetto di lui per |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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fecero aspergere d'acqua benedetta la camera occupata da | messer | Cicciaporco e quindi ne murarono porte e finestre. Si |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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sentiamo la virtù di quel povero ciabattiere, di cui parla | messer | Giovanni Villani. C’era dunque « un povero ciabattiere, il |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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in una parola in partita semplice i propri conti con | messer | Galateo. |
Galateo morale -
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declinare e temendo che il padre tornasse, dovette lasciare | messer | Spini svenuto e correr giù a preparare la cena. La povera |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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raccoglie le preghiere, mi manda a te. Se tu vuoi salvare | messer | Spini, questa notte stessa devi portarlo via da questa |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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con voce avvinazzata, disse fra sé: - Come farò a portare | messer | Spini fuori di casa, se il babbo non va a letto? Vergine |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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senza mettersi le scarpe, e salita nella soffitta l'aprì. | Messer | Spini era sempre svenuto sul giaciglio. Ella cercò di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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poco prima. Teresona non esitò più, e corse in cerca di | messer | Spini. Questi non era più immobile come Teresona lo aveva |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e si metterà a cercarmi; non bisogna che ci trovi qui. | Messer | Spini capiva poco quello che ella gli diceva, ma Teresona |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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prese affetto per quell'infelice. Il giorno passò senza che | messer | Spini ricadesse nel letargo; ma appena la luna inondò con |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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l'opera sua per ottenerne qualche soldo. Una notte, vedendo | messer | Spini dibattersi furiosamente in preda alle convulsioni, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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va bene; - disse sant'Anna, - quando la persecuzione contro | messer | Spini cesserà, egli sarà guarito. La visione scomparve, ma |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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dalla croce, si era diretto al luogo dove tenevasi nascosto | messer | Spini. Egli era in un momento di calma e, seduto per terra |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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pregò fervidamente sant'Anna e la Vergine. In quel momento | messer | Spini fu assalito dalle convulsioni; egli incominciò ad |
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di Campaldino. Quando nessuno più rimase in quei dintorni, | messer | Spini riprese sembianze umane e Teresona respirò. Tutti e |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e ringraziarono le loro Protettrici. Dopo qualche giorno | messer | Spini non fu più assalito dalle convulsioni. Soltanto |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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che a Firenze non governava più il partito avverso a | messer | Spini, e che a questi era stato revocato il bando e la |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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qualche volta di me. - Ma tu mi accompagni! - rispose | messer | Spini, - mi sei stata compagna, sostegno, appoggio nella |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Così partirono, e dopo molti giorni di viaggio faticoso, | messer | Spini bussava alla porta del suo palazzo e, riconosciuto |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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più a nessuno così brutta come per il passato, forse perché | messer | Spini narrava a tutti la devozione di cui era stata capace |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Teresona si sentiva a disagio nel bel palazzo, e ormai che | messer | Spini era guarito e ritornato in patria, ella voleva |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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per aver notizie del padre suo e ottenerne il perdono. Ma | messer | Spini non glielo concesse e, anzi, per dimostrarle la sua |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e dagli amici di lui, e dove morì in tarda età. Appena | messer | Spini e la Teresona furono partiti dal Casentino, certi |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- rispose il Conte, - palesa tutto. - Ebbene, egli dice che | messer | Guido morirà repentinamente in età giovanile. Il Conte |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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aggiunse: - Vorrei sapere di che morte morirà? Intanto | messer | Guido s'era fatto bianco come un cencio di bucato, e non |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- Ordina al tuo cavallo di rivelare l'avvenire di | messer | Salvatico, - disse il Conte. Banfio rivolse le solite |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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allegramente. - Lo vedi, signore, il mio cavallo dice che | messer | Gentile figurerà in molte giostre in campo chiuso, e sarà |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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dei due nipoti del conte di Porciano. Ma torniamo a | messer | Gentile. A Rimini, dov'egli era rimasto tutto quel tempo, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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eredità, era il cruccio maggiore che potesse colpirlo. Però | messer | Gentile, mentre non risparmiava parole di conforto al suo |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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si contavano pochi campioni che osassero misurarsi con | messer | Gentile, perché erano sicuri di essere scavalcati per la |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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delle spade pareva avesse il diavolo addosso. Le virtù di | messer | Gentile meravigliavano non solo i cavalieri, ma anche le |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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speravano, in segreto, di esser da lui preferite. Però | messer | Gentile non aveva occhi, non aveva pensieri altro che per |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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giunse un messo del conte di Porciano con una lettera per | messer | Gentile. Quella lettera, scritta con mano tremante per il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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tante sciagure da temer di morire da un momento all'altro. | Messer | Gentile, senza quel dolce affetto per Clemenza, sarebbe |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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la morte dei due giovani rendeva necessaria la presenza di | messer | Gentile a Porciano, e gli disse con gli occhi umidi di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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grata memoria del tuo soggiorno presso di me. Il cuore di | messer | Gentile balzò a quelle parole, ed egli stava già per dire |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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pensoso. I giorni passavano dopo l'arrivo del messo, e | messer | Gentile non poteva risolversi a partire da Rimini. Dal |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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altro, munito di una lettera ancor più stringente; e allora | messer | Gentile dovette fare gli addii ed inforcare il suo balzano. |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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- Torna, torna presto! Dopo pochi giorni di viaggio, | messer | Gentile giunse al castello di Porciano, e appena la vedetta |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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si collegarono, e, uniti, mossero all'attacco di Porciano. | Messer | Gentile, che aveva preveduto questo, ordinò che si munisse |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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nel castello le provvisioni venivano man mano a mancare. | Messer | Gentile, per non esporre i suoi uomini agli strazî della |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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quale investiva nel titolo e nei feudi del defunto Conte, | messer | Gentile de' Cerchi. Allora, quando il conte Gentile vide |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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al vento; e intanto donna Bella, la fanciulla curiosa, di | messer | Diego Alvaro già da due lustri è sposa. |
FIABE E LEGGENDE -
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la balda fierezza indifferente. - Fu un bellissimo colpo, | messer | - dice il morente -, se non fossi obbligato a partir, giuro |
FIABE E LEGGENDE -
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un vassoio d'argento. Madonna Isabella scórse la lettera. | Messer | Diomede Carafa le scriveva ancora d'amore, una lettera |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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nelle divagazioni di una mestizia insanabile. | Messer | Diomede Carafa sapeva amare: la sua anima nobile ed eletta |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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lo avrebbero amato se egli avesse voluto amarle. Ma | messer | Diomede non amava che madonna Isabella che aveva fama di |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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ella non fece che sorridere appena alle frasi amorose che | messer | Diomede le scriveva. Nel grande salone del suo palazzo, |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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di perle sulle fulve trecce, sedeva a conversazione con | messer | Diomede. Il giovane innamorato era seduto alquanto discosto |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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legno ce n’è di tante sorta— conviene aggiungere, come fa | messer | Giorgio nella Vita di fra Bartolommeo di San Marco, grande |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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- Stanotte! Ella acconsente... mi seguirà stanotte! Ah | messer | Diego Alvaro! le Fondamenta Rotte vedran sciogliere un |
FIABE E LEGGENDE -
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canali, era di un grigiore uniforme. Loredana si recava da | messer | Antonio. Che cosa le avrebbe detto il buon vecchio? Da |
Il ponte della felicità -
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chino, stretta nel suo logoro mantello. Ella pensava ora a | messer | Antonio, e il buio fondaco del vecchio le appariva in |
Il ponte della felicità -
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di un cordaio; vi si diresse. - Scusate, dove è andato | messer | Antonio? - chiese all'uomo intento al suo lavoro. |
Il ponte della felicità -
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lontano. Egli soggiunse: - È più di un mese che il povero | messer | Antonio ci ha lasciati. Morì all'improvviso. I suoi nipoti |
Il ponte della felicità -
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detto tutto? Credeva forse che egli potesse far ritornare | messer | Antonio dal misterioso e sconfinato mondo delle ombre? - |
Il ponte della felicità -
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nè delle piacevolezze; » e tutte le proferte rifiutano. | Messer | » tale m'impose dinanzi, ch'io vi salutassi per » parte |
Nuovo galateo. Tomo II -
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per » parte sua. - Che ho io a fare dei suoi saluti? » - E | messer | cotale mi dimandó come voi » stavate. - Venga, e sì mi |
Nuovo galateo. Tomo II -
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stava ai piedi della chiesa nella sua curte: c'erano pure | messer | Ildebrandino, Baldo, Aginaldo, e tra gli scudieri Aimone. I |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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era la furia di voler la pugna che si udiva esclamare: - | Messer | Aginaldo, che dite? - Dico che vorrà essere ottimo giuoco! |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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rinomanza quanto il vostro valore. - Così fu contento anche | messer | Aginaldo. E si separarono. Primo a mettere il piede sul |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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poi s'inchinò là dove la porta si spalancava. Venne innanzi | messer | Ildebrandino coll'usbergo sopra l'abito di pelle: e con lui |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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con Oberto sopraintenderebbe alle macchine guerresche: | messer | Aginaldo darebbe gli arcieri più abili, coi capitani |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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annunziò: - Madonna Imilda. Apparve la figliuola di | messer | Ildebrandino e della morta Adelasia, di vaga persona e di |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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fattole dal padre, s'assise al suo posto. A destra aveva | messer | Ugo, a sinistra il suo parente Oberto. Ildebrandino così la |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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moglie si misero a pregare. Quando il viaggiatore, che era | messer | Gentile di San Godenzo (il quale, in seguito ad una lunga |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Ma quando scoccò la mezzanotte alla torre del castello, | messer | Gentile si svegliò di soprassalto sentendo scorrere le |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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e aveva nel centro lo stemma dei Gentili di San Godenzo. | Messer | Gentile a quella vista fece per saltar dal letto dalla |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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se la trova davanti anche da quel lato. Per cinque volte | messer | Gentile ripeté il tentativo di fuggire, ma tutt'e cinque ne |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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impedito da quel feretro che gli sbarrava il passo. Allora | messer | Gentile capì che si trattava di un morto, il quale aveva |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Una voce si fece udire nel feretro e disse: - Io sono | messer | Lapo Gentile, zio tuo. Poco dopo la tua partenza, un giorno |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Pippo non rimase altro che ubbidire, e, stronfiando, seguì | messer | Gentile in cantina. Quando uno e l'altro vi furono giunti, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Bargello, gli altri mulattieri avrebbero fatto la pelle a | messer | Gentile, sul quale cadevano tutti i sospetti. Ma lasciamo |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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Ma lasciamo Pippo e torniamo al cadavere. Il Bargello e | messer | Gentile scesero in cantina aiutati da due servi di |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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di giustizia, si sentì tirar per la manica da quelli. - | Messer | Ramarro è qui, - gli sussurrarono all'orecchio. - |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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corridoio dicendo loro di tenersi pronti a un suo cenno. | Messer | Gentile, prima di rientrare in camera, impugnò la spada e, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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con la bocca a poca distanza da quella di lui: - Sono | messer | Lapo, torno dal Purgatorio a vendicare la mia uccisione. |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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andò in chiesa dove era ancora insepolto il cadavere di | messer | Lapo, cui fece dare onorata sepoltura nel sagrato, e quindi |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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camera rossa nessun viaggiatore è stato più molestato. | Messer | Gentile, prima di tornare a San Godenzo, andò ad Arezzo, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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per lanciargli in testa il suo berretto. All'improvviso, | messer | Diligenti, mentre stava per entrare sulla piazza, fermò il |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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il governo di Cortona. Il berretto era caduto di testa a | messer | Diligenti, ma la saggezza gli era rimasta nel cervello. |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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perché possa infonderla anche al Gonfaloniere. | Messer | Diligenti guardò il giovane meravigliato, ma rammentandosi |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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atto di sottomissione, e venne introdotto alla presenza di | messer | Lorenzo Venuti. - Che volete da me, messere? - gli chiese |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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testa il proprio berretto. Sparì a un tratto dal volto di | messer | Venuti l'espressione di truce risentimento e, sorridendo, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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E i due pretendenti andarono sul balcone del palazzo dove | messer | Diligenti fece cenno ai suoi di avanzarsi. Essi si |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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fece cenno ai suoi di avanzarsi. Essi si avvicinarono, e | messer | Diligenti disse: - Cittadini, il Gonfaloniere rinunzia alla |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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il palazzo. Un grido di giubilo partì dalla folla, e allora | messer | Venuti disse: - Cittadini, riconosco di aver governato con |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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sorpreso quando, dietro al Gonfaloniere, vide uscire anche | messer | Diligenti. - Perché ve ne andate? - gli domandò la folla. - |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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più fedele. Questa saggezza e quella di cui ha dato prova | messer | Venuti, ce l'ha infusa questo giovane. E accennava Barnaba, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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gli Anziani, gli decretarono un ricco donativo in denaro. | Messer | Venuti e messer Diligenti gli fecero pure ricchi regali e |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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decretarono un ricco donativo in denaro. Messer Venuti e | messer | Diligenti gli fecero pure ricchi regali e gli dettero un |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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d'Iddio! Tu puoi! Ma io ti risparmio il delitto! Ti amò | messer | Oldrado! - ed Ugo diedesi a chiamare: - Aimone! Aimone! - È |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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no, no! E Bonello, come preso da un rimorso: - Ho giurato a | messer | Adalberto! - Morire così? Voglio vivere per combattere! |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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all'insù, già, lontano, queste grida ubriache: - Viva | messer | Adalberto! - Ugo si rivolse e vide moltissime fiaccole che |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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- Si accresce la taglia di due mucchietti d'oro.... O vivo | messer | Ugo o morto.... Ugo scese senza una direzione per la valle, |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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di cena, dopo una giornata d'arme come questa. E l'altro: - | Messer | Oberto non parlò con noi? Si è spento l'incendio, per |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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l'uno: - Ed ha di già fatto sacramento al vescovo | messer | Oberto. Hai veduto la croce sulla pergamena? Diceva |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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dicendo: - Niente! - e cominciava però a contorcersi. - | Messer | Ildebrandino, - prese a dire il nipote: - debbo annunziarvi |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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banda a banda il tuo avversario. Conosci la tua lancia? - O | messer | sì. L'asta è fatta col legno folto sulle nostre rupi, e il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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e, come si provò saldo, disse: - Avete ragione, padre, | messer | Adalberto non ci viene incontro di certo. E il padre: - |
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mostrerò ai vostri nemici ch' io so reggere l'armi di | messer | Oldrado! - Io ti dirò! Il figliuolo con piglio militare |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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o poco meno. Chi era Oldrado? Ella nol conosceva. | Messer | Eude le aveva detto: - Lo sposerai - ed ella aveva |
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Chi sarà il mio sposo? - È Oldrado. - Così diceva | messer | Eude. Lo sposo doveva essere vincitore: se vinto, |
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Dopo udii che si diceva, non so da chi: - Ma come? | Messer | Oldrado non si muove? - È sempre là ritto accanto al suo |
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chi per l'avversario, chi pel sinistro e chi pel dritto. | Messer | Eude non poteva restare indifferente a tanta lotta di |
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dama, ed ascoltammo l'araldo: questi proclamò, un giudice, | messer | Eude. Tra il silenzio Eude parlò: - Da valenti cavalieri. |
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egli restasse vinto? - E tacque, fidentissima, con Eude. - | Messer | Adalberto sapeva di struggersi, non sapeva d'essere amato. |
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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Così rompeva | messer | Oldrado il suo racconto. E fremeva: - Però nessuna |
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Boccaccio, che dice come in nessuna cosa fosse più bello di | messer | Forese da Rabatta, il quale fu un miracolo di bruttezza, nè |
Scultura e pittura d'oggi. Ricerche -
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piazza della curte di ***, di | messer | Ugo cavaliero, conte di Lanciasalda, sui monti di Saluzzo, |
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Signore Iddio, in questo dì per la solennità di | messer | Jesù Salvatore, ha deliberato ed ordinato di ricevere |
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lingua nel parlare, la mia intenzione volta a vilipendio di | messer | Domineddio, del nostro avvocato santissimo, della giustizia |
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in luogo di un buon lanciotto! Fuori della curte di | messer | Ugo c'era una cappelletta: qui i due fecero un inchino |
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che sosteneva, la potentissima persona di un cavaliero. | Messer | Adalberto era un uomo nel vigore pieno della età virile: |
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della sozza camicia che vestiva nella torre della fame | Messer | Adalberto era primogenito, ed aveva avuto madre come l'ebbe |
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colle sue mani stesse. Partì, per sempre suo padre, | messer | Brunone: ma venne dentro subito un ospite aspettato e |
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scuri, le forche, e i quattro cavalli per gli squartamenti. | Messer | Adalberto fece atto da padrone, riconfermando i feudi e |
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Mandò Guidaccio con quaranta lance al cavaliero, dicendo: | messer | Adalberto l'aspettava per la prossima Pasqua di |
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di tutti, ma norma di guerra, la quale tanto più feriva | messer | Adalberto che aveva voluto solo procedere colla forza e |
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colla forza e senza lealtà. - O Guidinga! o schiava di | messer | Oldrado! - smaniava, tormentandosi, Adalberto.... Ma per |
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scudiero: c'erano messere Ildebrandino, messere Aginaldo, | messer | Baldo, con certi uomini di facce così sinistre!... Il |
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come quella di un ferito e di un annegato. Era | messer | Gisalberto! Quel morto affondava: qualcosa ancora si |
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morto affondava: qualcosa ancora si dondolava all'insù. | Messer | Aginaldo quest'altro! E i due cavalieri a vece di pupille |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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Ha domandato di me? - Sì: e ringrazia Iddio.... - Ringrazi | messer | Ugo. - A tutte l'ore! - Dannato sia! - imprecò Oberto. - |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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mosse qui, come combattè lo zio?... Che gloria!... E voi, | messer | Ugo, perchè avete spezzato l'uscio della cappella sacra? |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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combattere? Ch'io non conosca i valenti? Ebbene, senza | messer | Ugo io sfiderò Adalberto. Oberto fu contento. - Senza Ugo, |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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a ogni parola, dicendo: "Non dissi io vero? Ehi voi? Eh | Messer | Tale?", e tuttavia vi frugano col gomito». I tempi |
Il Galateo -
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di onetà e di gentilezza. Indi il dispetto del loro cliente | messer | Ariosto, che gettò per vendicarsene, l'insulto non su |
Galateo morale -
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da quella notte d'estate, e dalla sua conversazione con | messer | Tribolino. In quella casa scricchiolano ancora i mobili? |
Una notte d'estate -
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perché avea nomèa di feroce, vendicativo e sanguinario. | Messer | Cione ogni momento perdeva un parente, e il popolo di Poppi |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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del marito senza lagnarsi. Credete che per questo | messer | Cione si mostrasse abbattuto? Neppur per idea. Non s'era |
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parso un sacrilegio, in quel giorno funebre, di divertirsi. | Messer | Cione non solo non pregava né si mostrava afflitto, ma |
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raccontarle, altro che in mezzo a una brigata numerosa. | Messer | Cione, per altro, non aveva paura neppur del Diavolo, e |
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che avessero paura, e in mezzo a quel silenzio i passi di | messer | Cione echeggiavano sinistramente; ma egli non aveva paura. |
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diceva: - Torna addietro! Torna addietro! Torna addietro! | Messer | Cione non badò a quell'avvertimento, e giunse a un |
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Sappi, - rispose il fantasma, - che debbo andare a prendere | messer | Cione, l'oste di Poppi. Addio! Ciò detto frustò i cavalli, |
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ancora. - Ditemi un po', come si chiama questo morto? - | Messer | Cione, l'oste di Poppi, - risposero le donne. Ser Cione |
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Si erano mandati innanzi i balestrieri, i valentissimi di | messer | Aginaldo, con Irnando, coll'ordine di principiare l'offesa |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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Saremo più di cento lance!... Suonate la ritirata, suonate, | messer | l'araldo! Suonate, per pietà! - Così finiva a supplicare il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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capitano che lo conducesse al furore di una zuffa, così: - | Messer | Ugo! Ditemi che non è morto! Perchè mi partii dal suo |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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partii dal suo fianco? No, fu lui che mi mandò ad Eleardo! | Messer | Ugo!... - Suonate, la ritirata! E l'araldo dolorosissimo: - |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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comando! - Dopo fate a raccolta!... Oberto! Oberto! - E se | messer | Ugo tornasse? - Anche là al mio castello sono i nemici di |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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Ah tu sai ed esaudisci! Mi trovo tormentata! Amo | messer | Ugo! «Chi siete?» «Sono il figlio di Guidinga»... Ugo! |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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se domani avremo le gole salve dal capestro. Fummo traditi! | Messer | Baldo e Ildebrandino già lo dissero. Fummo traditi! - E chi |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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Questa vecchia, mio caro, rinchiude più segreti che | messer | Diego Alvaro Consigliere dei Dieci, te lo dice Lionello, e |
FIABE E LEGGENDE -
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ma subito dopo questi odî si riaccesero, e intanto | messer | Forese tempestava di messi l'armaiuolo per avere la spada e |
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Firenze a sollecitarlo di rimandare lo scudo e la spada per | messer | Forese, il canto moriva sulle labbra di ser Baldo, e il |
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vestirò da contadino e li porterò sani e salvi a Firenze a | messer | Forese. - E se ti scoprono, Piero mio? - Non dubitate; ho |
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la stella, è finita per me! - mormorava il prigioniero. - | Messer | Forese non avrà più lo scudo né la spada, e mio padre sarà |
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di vedere la stella, che lo guidava fino alla casa di | messer | Forese, una ricca casa poco distante da quella chiesa di |
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rendiate la spada e lo scudo, e quando li avrò consegnati a | messer | Forese, vi prometto di tornare qui e fabbricarvi due |
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incontrava i fiorentini verso Montemignaio e consegnava a | messer | Forese la spada e lo scudo. Di ritorno a Porciano scrisse |
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gli pareva. Il solo che non potesse vederlo era un certo | messer | Lapo, un poetastro lungo e secco come una pertica, e |
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occasione si presentasse per metterlo alla berlina. Questo | messer | Lapo era un uomo alquanto pauroso; aveva paura degli |
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leggeva negli occhi. - Ti darò un'altra camera e a te pure, | messer | Lapo, - disse il Conte. - Voi dormirete nelle stanze |
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che compieva l'anno si presentò nella sala dov'erano | messer | Alessandro, madonna Berta, i loro valletti e le loro dame. |
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il farsetto e guardava il Conte. - Non ti basta? - domandò | messer | Alessandro. - Collinetta amena può contenere altre monete, |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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per empir la gobba ci volle tutto l'oro del forziere. | Messer | Alessandro era su tutte le furie e madonna Berta rideva. |
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Buti: una giovane di spirito intenso. Suo fratello, | messer | Francesco Buti, è un ricco mercante di Firenze, che certo |
Lo stralisco -
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che egli aveva maritata tre anni prima riccamente con | messer | Buonaccorso Rucellai, nobile e potente cavaliere. Per |
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dov'era mio padre e si squarciò il tetto. Un momento dopo, | messer | Buonaccorso si vedeva davanti il Diavolo, che gli diceva: - |
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Il Conte mandò subito alcuni uomini a Firenze per invitare | messer | Buonaccorso alle nozze della figlia, ma quando giunsero lo |
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fossetto in cui era sceso fin dal primo grido. — Chi è? — | Messer | Francesco Buti. — Abbia le grazie che merita, — disse |
Lo stralisco -
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che tanti ma tanti anni fa, c'era ad Arezzo un certo | messer | Parri di Spinello Spinelli, pittore molto reputato per |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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così assiduo al lavoro, gli domandavano: - Per chi lavori, | messer | Parri? - Lavorerò per il Diavolo, - rispondeva lui, senza |
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vecchia serva per nome Marta, che lo aveva allattato. Ma | messer | Parri non possedeva quella casa soltanto, ché il padre suo |
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della lampada che ardeva dinanzi alla Madonna, e disse: - | Messer | Parri, sbrigatevi a prendere moglie. - E perché mai? - |
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un cavallo bellissimo e bravo come non ce n'eran altri. | Messer | Donato voleva un gran bene a quel cavallo e ne era molto |
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il mostro, abitavano a poca distanza dalla casa di | messer | Donato, e il ragazzo con due teste s'era fermato più volte |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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la giovinetta aveva rintracciato i nipoti del defunto | messer | Antonio e, aiutata da loro, era riuscita a ricuperare buona |
Il ponte della felicità -
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libreria. D'antichi e nuovi scheletri vi giace un cimitero: | messer | Francesco spasima presso il gagliardo Omero, Rousseau e |
TAVOLOZZA -
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ad ogni parola, dicendo: » Non dissi io vero? Eh voi! Eh | messer | tale? E tuttavia » vi frugano col gomito ». Non afferrate, |
Nuovo galateo -
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