Poi Mefistofele solo nell’ombra.
Faust e Mefistofele fuori del cancello.
(Entrano le Coretidi. Danza in cerchi (Chorèa). Mefistofele annoiato e confuso esce).
(Mefistofele entrando. Faust si desta).
(Mefistofele e Faust appariranno sovra un’alta roccia isolati ed immobili).
(Streghe e Stregoni inginocchiati in circolo attorno Mefistofele)
(Mefistofele, Pantalis, Nerèo e il Coro s’allontanano).
(Faust e Mefistofele scompaiono. Nel fondo il carnefice circondato da sgherri. Cala il sipario).
(Mefistofele porge a Faust un mazzo di chiavi ed esce. Faust apre il cancello ed entra in carcere)
(appariscono dei fuochi fatui, uno di questi si dirige alla volta di Faust e Mefistofele)
(Mefistofele distende sul suolo il mantello fatato, poi con Faust vi monta su: intanto cade rapidamente il sipario).
(Margherita si svincola dalle mani di Faust; Faust rimane un istante pensieroso, poi insegue Margherita. Ritornano Marta e Mefistofele).
Entra Faust splendidamente vestito coll’abito dei Cavalieri del XV secolo; è seguito da Mefistofele, Nerèo, Pantalis, da piccoli Fauni e da Sirene.
(All’ultime parole di Faust il Frate si trasforma e appare Mefistofele in abito da cavaliere con un mantello nero sul braccio).
Scena: Un giardino di rustica apparenza. Faust sotto il nome di Enrico, Margherita, Mefistofele, Marta. Passeggiano due a due in lungo e in largo.
Pfìtzer stampò la variante attuale: Mefistofele, che fu poscia adottata da Goethe, da Lenau, ecc.
conturbato medita. Mefistofele gli sta dietro come un incubo. Notte. Una lampada arde languidamente; scena quasi oscura. Il Vangelo aperto, come nel primo
a sinistra. Il vento soffia nei burroni; poi la voce di Mefistofele che aizza Faust a salir la montagna.