Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: medico

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Legge 22 maggio 1978, n. 194 - Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza.

69227
Stato 16 occorrenze
  • 1978
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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I processi patologici che configurino i casi previsti dall'articolo precedente vengono accertati da un medico del servizio ostetrico-ginecologico

senza lo svolgimento delle procedure previste dal comma precedente e al di fuori delle sedi di cui all'articolo 8. In questi casi, il medico è tenuto a

Quando il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, riscontra l'esistenza di condizioni tali da rendere

L'ente ospedaliero, la casa di cura o il poliambulatorio nei quali l'intervento è stato effettuato sono tenuti ad inviare al medico provinciale

Il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di fiducia, trasmette al giudice tutelare, entro il termine di sette giorni

Se non viene riscontrato il caso di urgenza, al termine dell'incontro il medico del consultorio o della struttura socio-sanitaria, o il medico di

In presenza di processi patologici, fra cui quelli relativi ad anomalie o malformazioni del nascituro, il medico che esegue l'interruzione della

L'interruzione della gravidanza è praticata da un medico del servizio ostetrico-ginecologico presso un ospedale generale tra quelli indicati

produce effetto dopo un mese dalla sua presentazione al medico provinciale.

Se l'interruzione volontaria della gravidanza avviene senza l'accertamento medico dei casi previsti dalle lettere a) e b) dell'articolo 6 o comunque

) dell'articolo 6 e il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto.

Il medico che esegue l'interruzione della gravidanza è tenuto a fornire alla donna le informazioni e le indicazioni sulla regolazione delle nascite

Qualora il medico accerti l'urgenza dell'intervento a causa di un grave pericolo per la salute della minore di diciotto anni, indipendentemente

Quando la donna si rivolge al medico di sua fiducia questi compie gli accertamenti sanitari necessari, nel rispetto della dignità e della libertà

socio-sanitaria a ciò abilitata dalla regione, o a un medico di sua fiducia.

comunicata al medico provinciale e, nel caso di personale dipendente dell'ospedale o dalla casa di cura, anche al direttore sanitario, entro un mese

Legge 23 dicembre 1978, n. 833 - Istituzione del servizio sanitario nazionale.

69895
Stato 20 occorrenze
  • 1978
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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Le prestazioni curative comprendono la assistenza medico-generica, specialistica, infermieristica, ospedaliera e farmaceutica.

Le prestazioni medico-generiche, pediatriche, specialistiche e infermieristiche vengono erogate sia in forma ambulatoriale che domiciliare.

La scelta del medico di fiducia deve avvenire fra i sanitari di cui al comma precedente.

Il rapporto fiduciario può cessare in ogni momento a richiesta dell'assistito o del medico; in quest'ultimo caso la richiesta deve essere motivata.

Ai cittadini è assicurato il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura nei limiti oggettivi dell'organizzazione dei servizi sanitari.

proposta motivata di un medico.

L'assistenza medico-generica e pediatrica è prestata dal personale dipendente o convenzionato del servizio sanitario nazionale operante nelle unità

Il libretto è custodito dall'interessato o da chi esercita la potestà o la tutela e può essere richiesto solo dal medico, nell'esclusivo interesse

Gli assistiti possono ottenere dalle farmacie di cui al precedente comma, su presentazione di ricetta compilata dal medico curante, la fornitura di

Gli enti previdenziali di cui al presente articolo, fino alla data indicata nel primo comma, applicano al personale medico dipendente dagli stessi

utilizzare i servizi delle stesse, ivi compresi quelli medico-legali, per la istruttoria delle pratiche previdenziali.

L'assistenza medico specialistica è prestata di norma presso gli ambulatori dell'unità sanitaria locale di cui l'utente fa parte o presso gli

veterinaria, ivi comprese quelle già esercitate dagli uffici del medico provinciale e del veterinario provinciale e dagli ufficiali sanitari e

Gli accordi collettivi nazionali di cui al primo comma devono prevedere: 1) il rapporto ottimale medico-assistibili per la medicina generale e quella

politici, compreso per quanto possibile il diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura.

; g) alla medicina dello sport e alla tutela sanitaria delle attività sportive; h) all'assistenza medico-generica e infermieristica, domiciliare e

, superstiti, tubercolosi, assegni familiari, infortuni sul lavoro e malattie professionali conservano le funzioni concernenti le attività medico-legali ed i

approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, intendendosi sostituiti al Ministero della sanità la regione e al medico provinciale e al prefetto il

dell'articolo 33 da parte di un medico della unità sanitaria locale e deve essere motivato in relazione a quanto previsto nel presente comma.

degli infortunati e tecnopatici, per realizzare le finalità medico-legali di cui all'articolo 75 della presente legge.

Tecnica delle autopsie per riscontro diagnostico

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Giacomo Mottura 14 occorrenze

grandi scuole mediche del Medioevo e del Rinascimento. Da questa tradizione, dapprima comprensiva di tutto lo scibile medico, si sviluppò specialmente

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studente e del medico ed è in ogni caso strumento di sicuro affidamento nella verifica diagnostica. Essa interessa sia il comportamento del medico nel caso

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«Il medico provinciale può disporre il riscontro diagnostico anche sui cadaveri delle persone decedute a domicilio quando la morte sia dovuta a

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ospedali, cliniche e istituti di cura privati, o eventualmente al medico curante, tramite il medico provinciale, per i deceduti a domicilio, fece subito

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La larghissima discrezionalità affidata al corpo medico comporta, accanto alla facoltà di eseguire il riscontro, un'altrettanta larga facoltà di

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Nella lettera della legge pare di ravvisare il riconoscimento di questa opportunità quando, sempre nel citato art. 36, si legge che il medico

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che, qualora il clinico, primario o medico curante ospedaliero non chieda tempestivamente il riscontro diagnostico, debba immediatamente subentrare una

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«Se tale, come mi sembra, è il significato della «richiesta del medico curante, quando sussista il dubbio sulle cause di morte», allora ci si trova

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diagnosi o per il chiarimento di quesiti clinico-scientifici. - Il medico provinciale può disporre il riscontro diagnostico anche sui cadaveri delle persone

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negli aspetti «antipatici» del patologo che si pone a confronto col medico per controllarlo. Frangenti delicati possono presentarsi e non manca talvolta

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anche le formulazioni normative ed esplicite disposizioni da parte dell'autorità ecclesiastica, che aveva ampia giurisdizione sull'insegnamento medico

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quesiti clinico-scientifici. - Il medico provinciale può disporre il riscontro diagnostico anche sui cadaveri delle persone decedute a domicilio ecc...».

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Per quanto concerne il riscontro diagnostico, all'art. 36 è detto che «è eseguito, alla presenza del primario o del medico curante, ove questi lo

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medico singolo, ma anche come garanzia di efficienza del servizio assistenziale. Un elevato numero di autopsie rispetto al numero dei deceduti venne a

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