trattino colla cortesia cui hanno trattato me stessa; e se il galateo moderno non avrà per loro nulla da insegnare, la Gente per bene si troverà in
suocera; quanto alla mamma.... - Oh! alla mamma ho scritto sempre. Me lo figuravo. Eppure là l'indulgenza era sicura, l'affetto non correva pericolo
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? Di' che m'aaami diii.... - Sissignore. - Vorrebbe cantarlo con me ? - Chi me? Lui; chiunque; non importa; ai bagni si parla, si balla, si canta con
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' interrompere i discorsi; anzi, più la conversazione è animata più grida anche lui. Per me, tutte queste sono delizie, e non pranzo mai tanto bene, come quando
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disgraziato. Il mio nonno molte volte, mentre era fuori con me, mi aveva fatta entrare in un botteghino, dove si provvedeva di carta, inchiostro e
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li guideranno assai meglio di me. Ma ciò non toglie che avrei voluto farlo un po' piu lungamente anch' io. Non ne ho forse il diritto, io la bisnonna
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fiori. Per portare i diamanti ci vuole il permesso della Chiesa, ed anche del Municipio. Ma credano a me, signorine, non ci perdono nulla. Il
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sposa. - Io ho fatto un giro colla signorina Ipsilonne, che, ad ogni complimento che le facevo me ne rispondeva un altro, come se si giocasse di
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, quando riesciamo a scimiottare le signore straniere, lo facciamo a scapito del nostro carattere. Credano a me, signorine, non si lascino attirare da
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signorine della mia età. La prospettiva di quella Tota (signorina) che verrebbe ogni sera a vegliare con me, mi rallegrò. Le fanciulle hanno tanta esuberanza
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mi sposo. E poi, va' subito in cerca di una moglie per me. Gira per il paese, e tutte le piú belle ragazze e principesse che trovi portale qui al
Negretti! Negretti si svegliò e l'asino disse: — Vuoi venire in Africa con me? Tanto, domani è vacanza. E così il signor Negretti montò sulla schiena
e nessuno ha piú bisogno di me per guardarli. E le bambine imparano da sole a fare la calza. E andrà a finire che anche la terra si zapperà da sé
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? Che cosa avete da dire contro di me? — tempestò il gallo, furioso. — Signori, signori, — disse la topina, — possibile che anche qui si debba
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Pineto pensava: « Bellissima sarà piú bella di me? », e Tit brontolò una risposta che non si capì bene.
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un coraggioso sorriso. — E anche ora, sono io! Sí, sono io, Tit!Guardatemi! Avete mai sentito parlare di me? E mentre quei tre lo guardavano, con un
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, forte, invincibile Tit. Mi rimanderanno al ginnasio. Abbi pietà di me! I denti dei tre briganti battevano per la paura. Caterí ne sentiva il rumore, di
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potesse essere una specie di madre per me, — disse il povero Tit. Caterí congiunse le mani e avrebbe voluto dire: « Sarò io tua madre », ma al solito, non
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china la testa, afferrò il grembiule di Caterí. — Forse perché vuoi restare con me? — chiese Caterinuccia. Bellissima fece: sí. — Oh, cara Bellissima
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ancora cambiato strada. Ricordatevi di salutarli per me.
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tutte le parti. Un giorno prenderò un treno, un aereo, una nave e me ne tornerò in Marocco. E porterò Maristella con me.
La maestra ha detto alla mamma che sono un bambino orgoglioso. Cercherò nel dizionario il significato di questa parola. A me, invece, ha detto che
come un angolo di pagina. Io e il mio papà andiamo a trovarlo spesso. Suona benissimo i bonghetti, il tamburo e la batteria Ha insegnato anche a me
, mi guarda con la faccia chiusa come un pugno, abbassa il vetro del finestrino e sibila tra i denti: - Grazie, il parabrezza me lo pulisco da solo
. Luca però è uno spilungone e í suoi pantaloni per me erano troppo lunghi. Quando li ho provati Andrea e sua madre hanno cominciato a ridere come due
brillano occhi immensi. Si siede accanto a me, appoggia la testa sulla mia spalla, chiude gli occhi: - Ti voglio bene, Nadir. - Anch'io. Ce ne stiamo
Oggi sono interrogato in geografia. La maestra mi chiede i nomi dei pianeti del sistema solare, ma io sono distratto e non me li ricordo. - Giove
annusando l'aria. - Eppure a me sembra lo scarico. A meno che ... tu ... non abbia ...? - Eh, sì. Deve proprio essere lo scarico — risponde la Nasochiuso
? - Beh, anch'io, la fama corre. Aziz regala a me un accendino con su dipinta la città di Novara, a Maristella uno con la città di Casablanca. Dalla tasca
ho mangiato in mensa, mi hanno dato il prosciutto. - È buono, sai? Preferisci il crudo? — mi ha chiesto Luisa la cuoca, che è un po' sorda. A me non
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, l'uomo più ricco del mondo, è un extracomunitario! Questa proprio non me l'aspettavo!
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me e così io cado seduto in una morbida cassata siciliana. Mentre Nerone continua ad ingozzarsi, Maristella ed io ci buttiamo alla disperata ricerca
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Andrea, il mio compagno di banco, corre più veloce di me (io però suono meglio il tamburo). La maestra dice pure che quando apriamo il gas per cucinare
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accanto a me nel corridoio, era nell'angolo delle sue rose, sulla strada tra i rovi sotto il sole, il foulard nero con i fiori rossi, vedi laggiù
dire ansimando: «Potessi portarli con me!».
FORSE CERCHI ME?... E FORSE PER CONTO DI QUALCUNO?... ME LO DIRAI, WADE!...
VIENI CON ME, FRATE!
VI SIETE DIMENTICATI DI ME, AMIGOS!
MA FORSE QUELLA VOLTA ME LO MERITAVO, KIT!
MA PER ME HAI CORSO UN GROSSO RISCHIO!
SEI PIUTTOSTO NERVOSO, AMIGO! HAI PER CASO PAURA DI ME?
NON PREOCCUPARTI, KIT! COSÌ NON VA BENE NEANCHE A ME!
QUEL CAFFÈ DEV’ESSERE DELIZIOSO! CE N’È ANCHE PER ME?...
DUE HANNO CONTINUATO LA FUGA!... DI QUELLO CHE ERA INSIME A ME, NON SO NIENTE!
EHI, LAGGIÙ! SONO TEX WILLER! E CON ME C’È WILL PATTERSON, SCERIFFO DI PHOENIX!
MENTI! CI SONO SOLO QUATTRO PERSONE, OLTRE A ME, NELLA LISTA DELGI OSPITI, E NESSUNO È UN PISTOLERO!
E CON ME LA PENSANO MOLTI ALTRI! SIAMO VENUTI FIN QUI AD ANGEL ROCK, LASCIANDO LE NOSTRE CASE, PER DAR LA CACCIA AI RAPINATORI DELLA BANCA!...
HO QUI CON ME IL TUO AMICO PADRE SEBASTIAN, KIT WILLER!... SE NON TI CONSEGNI SUBITO A NOI, LA SUA ANIMA CANDIDA VOLERÀ TRA BREVE IN PARADISO!
PER EVITARE LA TENTAZIONE DI SPARARE A QUEL SERPENTE, SARÀ MEGLIO CHE ME NE RESTI QUALCHE GIORNO QUI A TWIN FALLS, AD ASPETTARE IL TRENO DALL’ARIZONA!...
LO SAI QUANTO ME, INVECE!... SONO TORNATI INDIETRO, PERCHÈ VI PENSAVANO IN PERICOLO!... E CI HANNO ATTACCATO QUANDO CI HANNO VISTO MINACCIARE DI DAR