: «Avvicinati, Blabante, e dimmi: perché i due rustici ora usciti, si sono inchinati davanti a me in quel modo?» Senza avvicinarsi, Blabante rispose: «Mio signore
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disse il conte «perché tu hai dato a me, che cavaliere già sono, un'idea molto opportuna per il nostro viaggio. Quanto a te, se non ti basterà una
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io ti chiedo, signora, una prova d'amore! Vieni verso di me attraverso quest'acqua, nonostante la maledizione». Lei rispose piangendo: «Poiché ti amo
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. «E per il tuo onore non potrai farne meno di tre. Intanto, permetti che io prepari qui sull'erba un pasto per te e per me: un poco di carne, di pane
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botti d'oro, per ridarlo indietro!» «E se fosse un vescovo?» strillava un secondo. «Non vedete che strano elmo a forma di cupola santa? E sì, per me
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abbia creato quella figura d'incanto? E non è apparsa però a me e a te nello stesso modo e tempo, come alle visioni non usa fare?» Trattenendo i
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valicabile torrente ci dividono da lei... E guarda come ci sorride! Anzi, non te la prendere, come sorrida a me che sono alla tua destra di due passi
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, potrebbe capitare che io perda il conto di quelli fatti, e di quelli da fare. Contali tu per me, ed eviterò la confusione». Blabante chinò il capo, e
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e il volto chiaro. Narco balzò da cavallo e guardandola a faccia ora scoperta, gridò: «Beato me che ti incontro ancora! Mia signora, cos'era il sole
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